Il Senatore Albert Lanièce e il deputato Rudy Marguerettaz |
«Dalla
legge di stabilità del Governo Letta - ha spiegato Pier Antonio Genestrone, Presidente di Confcommercio e vice president di Rete Imprese Valle d’Aosta - ci aspettavamo molto di più; l’irrilevante
taglio delle tasse nel triennio viene totalmente assorbito, in termini di potere
d’acquisto dall’aumento Iva. La delusione è forte perché ancora una volta il
Governo non ha saputo dare risposte concrete alle attese del terziario e dei
consumatori. Ridurre il tasso
della pressione fiscale dal 44,3% al 43,3% in tre anni è poca cosa soprattutto
se si considera che la vigilia del varo è stata foriera di grandi promesse. Non
c’è stata la svolta che chiedevamo così come non c’è stato il più volte
promesso taglio alla spesa pubblica. Per questo
vogliamo incontrare i Parlamentari valdostani, e li ringraziamo per aver accolto
la nostra richiesta, per valutare le possibili azioni tese ad una concreta
riduzione della pressione fiscale in fase di dibattito della Legge di Stabilità
nelle due Camere del Parlamento».
3 commenti:
"Parlamentari valdostani" è un termine ambiguo, è accettabile solo se inteso quale abbreviazione di "parlamentari eletti in Valle d'Aosta". Il termine sintetico può essere ritenuto funzionale alla finzione localista di unici interlocutori del governo su questioni legate a tematiche che invece richiedono una mentalità oggettiva, non partigiana come peculiare nell'agire di chi è iscritto all'UV o del maestro di scuola elementare che fa parte della coppia solo perché ha stabilito di essere portatore delle istanze rossonere. Il carattere carnascialesco del definire la Valle una minoranza etnica e linguistica, capolavoro iniziale a Roma dei nostri due rappresentanti dell'UV, indica una posizione di bottega, giammai confondibile con quella dei costituzionalisti che opereranno per contrastare nelle sedi opportune l'improponibile principio dell'intesa Stato-VdA per ogni modifica statutaria, pseudo principio per non far mutare nulla di quanto indispensabile all'UV ma allineato all'integralismo, all'anacronismo e al contrapporsi al buon senso comune. Che poi organizzazioni valdostane vadano a incontrare i due rappresentanti dell'UV a Roma proprio nella sede dell'UV aostana, come Favre ci informa, è indicativo.
Avessi scritto i parlamentari "della Valle d'Aosta" avrei quasi potuto darle ragione ma mettendo "parlamentari valdostani" mi sembra chiaro cosa intendo scrivere. Anche nelle altre regioni le associazioni di categoria incontrano i parlamentari eletti nella loro regione. Non mi sembra una bestialità così enorme.
Non li incontrano in sedi smaccatamente di parte. Ho comunque ammesso che la terminologia era di duplice interpretazione.
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