Luca Ciancetti (Podium Engineering) |
Nuovo ciclo di trasmissione su Radio Proposta in Blu per
ImpresaVda, programma realizzato in
collaborazione con la Chambre valdotaine
attraverso il suo sportello europeo di supporto alle imprese «Enterprise Europe
Network». Quest’anno avremo poi un occhio di riguardo per imprenditoria
giovanile, internazionalizzazione e innovazione. Il primo ospite è stato appunto
un imprenditore under 30: Luca Ciancetti della Podium Engineering, società
insediata nell’incubatore di Aosta, operante nel settore della gestione di auto
da competizione. Qui ti propongo il testo dell'intervista come è stato pubblicato sull'ultimo numero del Corriere della Valle. Buona lettura!
Spieghiamo
concretamente di cosa vi occupate?
La nostra attività valdostana è principalmente orientata
alle vetture a bassi consumi e a basso impatto ambientale. Nello specifico ci
occupiamo di sistemi elettrici ed ibridi per mobilità e con molta attenzione ai
sistemi a batterie
Da quanto tempo la vostra società è attiva?
La nostra società nasce nel maggio 2011.
Come mai vi siete insediati in Valle?
Perché la Valle ci ha offerto delle opportunità. Prima di
tutto la possibilità di avere delle infrastrutture adeguate con un’offerta
molto competitiva sia dal punto di vista economico che pratico.
In
quanti siete a portare avanti l’azienda?
Siamo in sette. Tutti ingegneri. Tutti provenienti dal
Politecnico di Torino. Siamo partiti in tre persone e ora siamo in sette.
E’ un’azienda molto under 35…
Assolutamente. Quasi under 30.
Quali sono le
competenze in campo?
Siamo tutti ingegneri con storie e formazioni molto diverse.
Alcuni di noi hanno delle competenze nel campo della meccanica, qualcun altro dell’elettronica
e diciamo che il punto di forza attuale è di riuscire molto bene ad amalgamare
queste competenze create in maniera diversa chi all’estero, in Inghilterra, chi
rimanendo a lavorare al Politecnico come ricercatore. L’insieme di tutte queste
competenze fa sì che l’azienda possa spendere sul mercato il suo know-how in
maniera efficiente.
Chi sono i vostri clienti?
La nostra attività fino ad ora è stata prevalentemente nel
campo dell’automotive e nel campo dei prototipi sia vetture da competizione in
esemplare unico sia vetture da esposizione. Le aziende a cui ci rivolgiamo
vogliono soluzioni high tech fatte in tempi molto brevi e che possano
caratterizzare dei loro prodotti.
Un esempio?
Sicuramente possiamo ricordare un progetto che ci ha visto
coinvolti in maniera molto intensa, cioè la P4/5 da competizione che è un auto
costruita per correre delle gare di durata presso il circuito del Nurburing in
Germania ed è l’esempio più classico del lavoro che può realizzare la nostra
azienda. Realizzare esemplari unici o di piccola serie con dei contenuti
particolari. La P4/5 ad esempio è la prima vettura ibrida ad aver concluso una
24 ore omologata dalla Fia.
Dal punto di vista
imprenditoriale l’Italia è un paese per giovani?
Bella domanda. La risposta migliore è che, forse, è un paese
un po’ confuso. Da un certo punto di vista offre delle possibilità. Noi siamo
un’azienda che basa la sua competitività sulle competenze e sul know how di
persone che sono state tutte formate nell’Università italiana e che sono molto
competitive sotto questo punti di vista. Per contro la creazione di un’azienda
e il fare imprenditoria in Italia incontra problemi legati ad una burocrazia
molto pesante, a modifiche normative continue. Si spende molto tempo ad
adeguarsi a queste regole che rendono di fatto l’azienda meno competitiva.
Altre difficoltà
incontrate? Che cosa invece vi è stato d’aiuto?
La burocrazia rimane lo scoglio più difficile da superare
per dare vita ad un’azienda che sia in grado di esprimersi sul mercato. Dall’idea
di un’azienda ad un’azienda funzionante passa un periodo molto lungo. Ci sono
però anche aspetti positivi come la pépinière di Aosta che ci ha offerto in
maniera molto lineare la possibilità di avere una sede adatta alle nostre
esigenze e allo sviluppo della nostra attività.
State sviluppando un
progetto di ricerca. Ce ne può parlare?
Il significato della nostra presenza in valle è molto legato
alla crescita dell’azienda e ad un progetto che si configura come un progetto
di sviluppo delle nostre attività legato allo sviluppo della mobilità
sostenibile e dei sistemi a batteria. In questo ambito abbiamo un planning tra
i 12 e i 24 mesi e vogliamo creare un laboratorio di ricerca orientato a questa
attività con l’obiettivo di migliorare competenze, know-how e avere un’ottica
più orientata al mercato.
Un sogno imprenditoriale da realizzare
In quanto ingegneri siamo molto concreti anche nei sogni. L’obiettivo
principale è quello di concretizzare il nostro lavoro di sviluppo e di ricerca
e di arrivare a proporre al mercato una serie di prodotti che siano molto
riconoscibili e legati all’immagine della Podium Engineering e che si spera
abbiano un grande successo sul mercato.
Prodotti made in
Valle d’Aosta dunque…
Assolutamente si. In un settore oltretutto a forte crescita.
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