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Monica Pirovano |
Il Documento è il risultato di un intenso anno di lavoro, durante il quale la Commissione presieduta da Carlo Pesenti ha ascoltato tutte le componenti del sistema associativo (Associazioni Territoriali e di Categoria, Federazioni Regionali, di Settore e di Scopo, Soci Aggregati, per un totale di circa 180 imprenditori).
“Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto. – ha dichiarato Pirovano – Confindustria si è mostrata coesa e determinata su di un progetto complessivo di riforma e di modernizzazione del nostro sistema associativo dimostrando, ancora una volta, che siamo l’organizzazione più incisiva e all’avanguardia a livello nazionale. Ora bisogna dare gambe al progetto in modo da rafforzare al più presto il nostro sistema, attraverso la riorganizzazione, la razionalizzazione delle strutture e la messa in rete, pronto a rispondere alle sfide presenti e future imposte dai nuovi scenari geo-economici e sociali sempre più in rapido e continuo mutamento».
«La nostra Associazione - ha detto infine Pirovano – vede rafforzata la rappresentanza regionale in quanto parteciperemo di diritto, insieme agli altri Presidenti delle Confindustrie regionali, al Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione, oltre che al Consiglio generale, che andrà a sostituire la Giunta. A livello locale vi è la precisa volontà di rendere sempre più forte la nostra azione di tutela, rappresentanza e servizio, soprattutto nei confronti delle micro e piccole realtà, concentrandoci sui veri problemi che interessano le imprese, senza polemiche e con senso di responsabilità».
Di seguito, gli obiettivi cardine della Riforma.
Vision rinnovata, Valori, Etica, Legalità
Verrà riscritto il Codice Etico e dei Valori Associativi, per farne strumento di governo dell’associazione, dotato di cogenza e valenza statutaria, che fissi non solo i principi fondanti e i valori costitutivi, ma anche i requisiti di accesso e permanenza nel sistema, le regole e le prassi comportamentali per ogni associazione o individuo coinvolti nell’agire confindustriale.
Verrà istituito un apposito organismo, il Consiglio di Indirizzo Etico e dei Valori Associativi terzo e indipendente rispetto alle componenti o ai livelli associativi, con funzione di continua verifica, evoluzione e aggiornamento delle ambizioni etiche e valoriali dell’associazione.
Rafforzamento dell’identità, con una gestione più rigorosa del perimetro associativo
Obiettivi:
- da un lato, rafforzare criteri, valori, priorità di crescita attorno ai quali consolidare una forte identità associativa in cui tutto il sistema imprenditoriale possa riconoscersi con orgoglio e che possano diventare la vera discriminante qualitativa di appartenenza;
- dall’altro, pervenire a una gestione consapevole e governata del perimetro associativo attraverso una rigorosa qualificazione dei meccanismi di cooptazione, in particolare, introducendo maggioranze particolarmente qualificate negli organi direttivi, in ogni caso di delibera in merito all’adesione di nuovi settori a Confindustria.
I tre assi della mission: identità, rappresentanza, serviziLa mission di Confindustria viene focalizzata lungo 3 assi: identità, rappresentanza efficace, servizi efficienti:
- conferire a Confindustria nuove articolazioni e innovativi meccanismi di governance, per garantire efficacia nella rappresentanza e standard di eccellenza dei servizi offerti ai propri associati;
- creare le condizioni affinché Confindustria continui a porsi come attore imprescindibile nell’elaborazione delle politiche economiche, sociali e industriali del Paese, ponte tra il sistema imprenditoriale e la società nel suo complesso, seguendo un percorso di innovazione, formazione e attrazione dei talenti, diffusione di una cultura d’impresa etica, globale e sostenibile.
Partecipazione a rete
Vocazione europea e internazionale
- Ci sarà anche una nuova struttura internazionale cuifaranno capo tutte le iniziative di internazionalizzazione secondo un approccio di valorizzazione delle opportunità internazionali del sistema imprenditoriale italiano nel suo complesso, di creazione di sinergie tra territori e filiere settoriali e inoltre di presidio diretto di aree geografiche di particolare interesse attraverso le Rappresentanze Internazionali.
Associazioni più forti. Rappresentanza più compatta
Ridurre le sovrapposizioni funzionali e strutturali
La Commissione ha pertanto ridisegnato il modello confindustriale, mantenendo e valorizzando la ricchezza costituita dalla duplice natura del rapporto associativo (territoriale e settoriale), ma riconducendo i diversi livelli all’interno di un quadro ordinato di prerogative e competenze.
In particolare, a livello territoriale, è stato profondamente rivisto il rapporto tra le Associazioni di Territorio e le Rappresentanze Regionali, ricostituite come efficaci organismi per la gestione dei rapporti con le istituzioni regionali, più vicine alle esigenze delle associazioni che vi partecipano, alleggerite nella governance, ma rese più forti nella rappresentanza sia verso l’esterno che verso l’interno grazie all’istituzione di un Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione, composto dai Presidenti di tutte le Rappresentanze Regionali. Il suo Presidente (nominato d’intesa con il Presidente di Confindustria) diviene automaticamente Vicepresidente di Confindustria, garantendo così un più rapido trasferimento delle tematiche di interesse dei territori ai vertici confindustriali. La carica di Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione viene conferita con alternanza di mandato al Presidente di una Regione del Centro Nord e di una del Sud.
All’interno di questo Consiglio viene istituito un apposito Comitato per le Politiche di Coesione Territoriale, intese come priorità di politica economica nazionale, cui aderiranno i Presidenti delle 8 Rappresentanze Regionali del Sud e 3 Presidenti ciascuno in rappresentanza del Centro, del Nord Est e del Nord Ovest.
Valorizzare i “soci”: imprese e associazioni, in un nuovo modello di governance
1. Il Consiglio di Presidenza (l’attuale Comitato di Presidenza) composto da 10 membri (incluso il Presidente). Ne fanno parte di diritto il Presidente di Piccola Industria, il Presidente dei Giovani Imprenditori e il Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale.
2. Il Consiglio Generale (l’attuale Giunta), organo di indirizzo strategico e di controllo in cui sono rappresentate le Associazioni e le diverse componenti o rappresentanze dirette. Il numero complessivo dei componenti del Consiglio Generale dipenderà dalle aggregazioni effettivamente realizzate: secondo le proiezioni effettuate si attesterebbe a circa 160 membri.
Viene soppresso il Consiglio Direttivo.
Tutte le associazioni del sistema partecipano all’Assemblea dei Delegati (attuale Assemblea Generale), le cui funzioni, valenza e periodicità vengono fortemente incrementate dalla Riforma. Completano il modello di governance i Giovani Imprenditori, la Piccola Industria, cui si aggiunge il Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione e l’Advisory Board, organo consultivo di elaborazione strategica per la Presidenza di Confindustria.
Efficienza economica
Continuo rinnovamento
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