11 ottobre 2013

«Case fantasma»: Censiti 543 immobili con rendite attribuite per circa 838mila euro


Chiusa da parte della sede regionale dell'Agenzia delle Entrate l’operazione “case fantasma” con l’attribuzione a 543 immobili di una rendita complessiva di circa 838mila euro, frutto dell’attività di controllo sui fabbricati sconosciuti al Catasto.

L’operazione di regolarizzazione delle case sconosciute al Catasto è stata realizzata grazie all’incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), per “avvistare” così i fabbricati presenti sul territorio ma non nelle banche dati catastali.

Vale 838.671 euro la somma delle rendite catastali che sono state associate agli immobili accertati in Valle d’Aosta. In particolare, 730.812 euro sono le rendite definitive, cioè attribuite dopo che gli interessati hanno provveduto spontaneamente a presentare gli atti di aggiornamento del Catasto, mentre raggiungono il valore di 107.858 euro quelle presunte, cioè attribuite d’ufficio, perché gli immobili non erano stati accatastati volontariamente dai contribuenti alla data del 30 novembre 2012,  giorno in cui si è chiusa l’attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati.

Infatti, il Dl 78/2010 ha previsto l’attribuzione d’ufficio di una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati, associando agli stessi una rendita catastale provvisoria. Per presumere le rendite catastali e associarle ai fabbricati, l’Agenzia si è basata su precisi parametri, acquisiti anche con sopralluoghi esterni agli edifici non in regola. 

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