Dura nota di Confcommercio in merito alle prime cartelle della Tares che stanno giungendo alle aziende e «denotano la scarsa attenzione dei pubblici amministratori nei
confronti di chi produce reddito». «Si tratta di una vera e propria stangata - si legge nella nota diffusa dall'associazione - che
si somma all’Imu e che rischia di portare alla chiusura di molte attività creando
così il deserto commerciale, la morte dei paesi di montagna e la definitiva
fine dei negozi di prossimità la cui funzione sociale è sotto gli occhi di
tutti, soprattutto dal 2014 anno in cui gli anziani non avranno nemmeno più
l’agevolazione dei trasporti pubblici gratuiti. Speravamo nel buon senso degli amministratori comunali
nell’introduzione e applicazione della Tares, ma non è stato così. Sono state
approvate le delibere che fissano le scadenze e il numero di rate relative alla
Tares. Un momento cruciale dal quale siamo stati completamente esclusi da
qualsivoglia confronto per l’insensibilità di chi non considera i cittadini e
gli imprenditori che creano ricchezza per la comunità e per le casse comunali.
Nessuno si è sentito in dovere di aprire un confronto quanto meno sulle rate».
Per Confcommercio «la Tares, ma è bene ricordare che la Tarsu era già cresciuta
di oltre il 20% nel 2012, costituisce un autentico salasso per le imprese,
anche solo per la maggiorazione di 30 centesimi per metro quadrato prevista per
legge. Invece è pressoché raddoppiata. Dai dati elaborati da Confcommercio
emerge che l’Imu è stata superiore rispetto alla vecchia Ici del 281,5% e nel
caso dei laboratori del 243 per cento».
Pierantonio Genestrone, Presidente di
Confcommercio Imprese per l’Italia Valle d’Aosta, ritiene l'azione degli amministratori comunali inaccettabile: «Per Natale - ha detto - si pagherà anche
il secondo acconto su Ires e Irpef per gli autonomi e il conguaglio Irpef per i
dipendenti, la stangata davvero da killer seriale che potrebbe costringere
tanti imprenditori a cessare la propria attività. Ma quello che più scoraggia è
la totale assenza di sensibilità e di attenzione di chi governa nei confronti
di chi lavora e lavora duramente. Ho sempre premiato la reciproca
collaborazione, ma ho rilevato che ultimamente ciò avviene solo a senso unico. Denuncio questo comportamento lesivo dei ruoli delle rappresentanze in un
momento in cui si inneggia alla concertazione perché i risultati dimostrano
esattamente il contrario. Mi auguro di poter incontrare, se lo riterranno
opportuno, gli amministratori comunali»
0 commenti:
Posta un commento