Ecco che cosa propongono per la Festa dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
Buona lettura e buona festa.
«L’Immacolata deve diventare la festa
della nostra speranza. La speranza non è un vago ottimismo, ma la certezza che
a tutti è offerta la possibilità di essere diversi, di essere fedeli al
progetto di Dio, non nell’illusione e nel sogno, ma nella concretezza della
nostra vita. In questa fedeltà nel quotidiano si rivela la grandezza di Maria. Maria
non è una creatura idealizzata, irreale, lontana, da ammirare. È una donna
vera, semplice, che incarna i grandi valori della nostra umanità» (P. Piero Buschini).
La gioia della
santità – «Maria
Immacolata ci parla della gioia, quella gioia autentica che si diffonde nel
cuore liberato dal peccato. Il peccato porta con sé una tristezza negativa, che
induce a chiudersi in se stessi. La Grazia porta la vera gioia, che non dipende
dal possesso delle cose ma è radicata nell’intimo, nel profondo della persona,
e che nulla e nessuno possono togliere. Il Cristianesimo è essenzialmente un
“evangelo”, una “lieta notizia”, mentre alcuni pensano che sia un ostacolo alla
gioia, perché vedono in esso un insieme di divieti e di regole. In realtà, il
Cristianesimo è l’annuncio della vittoria della Grazia sul peccato, della vita
sulla morte. E se comporta delle rinunce e una disciplina della mente, del
cuore e del comportamento è proprio perché nell’uomo c’è la radice velenosa
dell’egoismo, che fa male a se stessi e agli altri. Bisogna dunque imparare a
dire no alla voce dell’egoismo e a dire sì a quella dell’amore autentico. La
gioia di Maria è piena, perché nel suo cuore non c’è ombra di peccato. Questa
gioia coincide con la presenza di Gesù nella sua vita… Gesù è la gioia di Maria
ed è la gioia della Chiesa di tutti noi. In questo tempo di Avvento, Maria
Immacolata ci insegni ad ascoltare la voce di Dio che parla nel silenzio; ad
accogliere la sua Grazia, che ci libera dal peccato e da ogni egoismo; per
gustare così la vera gioia» (Benedetto XVI, Discorso in Piazza di Spagna – 8.12.2012).
La nostra vocazione – «La Vergine Maria è immacolata per poter
concepire e dare alla luce Gesù Cristo, cioè per permettere a Dio di farsi presente
all’uomo peccatore facendosi uomo. La Vergine Maria è immacolata affinché il
suo “sì” possa permettere a ciascuno di noi di ritrovare la propria vocazione
originaria, quella di essere “glorificatori di Dio”, santi e immacolati al
cospetto di Dio nella carità. Essere santi e immacolati, però, non è una
condizione per accedere alla presenza di Dio: ne è la conseguenza. Noi
diventiamo santi e immacolati, cioè diventiamo pienamente noi stessi, stando al
cospetto di Dio, accogliendo e riconoscendo la presenza del Signore nella
nostra vita. È la presenza di Dio che santifica l’uomo, non la santità
dell’uomo che rende presente Dio. L’alba non produce il sole: è il primo segno
che il sole sta sorgendo. Ma che cosa significa tutto questo per noi? Forse la
cosa più importante è quella di capire che la presenza di Dio è più grande dei
nostri peccati, più grande delle nostre resistenze all’amore. Un peccatore non
si purifica prima di trovarsi di fronte a Cristo, ma è purificato dalla
presenza di Cristo, perché la presenza di Gesù è la misericordia di Dio» (P.
Mauro Giuseppe Lepori, La vita si è
manifestata).
«Signore tu sei in
mezzo a noi,
ma non ancora
completamente in noi, non ancora fatto nostra vita.
Per questo siamo sempre
in attesa e il nostro tempo è ancora tempo di avvento.
Ti preghiamo: fa’ che
la pienezza di vita che risplende nell’esistenza di Maria
aiuti tutti noi a
pregare sempre con le sue parole:
“Ecco, sono la serva
del Signore, si compia in me la sua parola”.
La tua grazia, Signore,
guarisca anche in noi le ferite del peccato da cui hai liberato la Vergine
Maria,
perché, liberati dalla soggezione al nostro
istinto egoista,
possiamo essere anche
noi protagonisti della storia nuova a cui chiami tutti gli uomini»
(Piero Buschini).
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