Mauro Baccega |
«Sono io ad essere fortemente sorpreso, perplesso e sconcertato nel leggere il comunicato stampa emesso dall’Associazione CNA Costruzioni Valle d’Aosta in merito alla pubblicazione del bando di gara per la realizzazione del nuovo edificio scolastico che nascerà in regione Tzamberlet ad Aosta.
Sono stupito dall’atteggiamento assunto dalla CNA Costruzioni in quanto il progetto preliminare della scuola prefabbricata in regione Tzamberlet è stato approvato il 15 aprile 2011 con deliberazione della Giunta regionale n. 880 e mai, fino ad oggi, questa Associazione ha avanzato dubbi, proposte o approfondimenti su tale progetto. Meno che mai è stata avanzata la richiesta di indire concorsi di progettazione. Contrariamente a quanto sostiene CNA voglio evidenziare che il bando di gara per la nuova scuola rappresenta un’importante opportunità di lavoro per tutto il settore dell’edilizia valdostana. Infatti una lettura meno superficiale e prevenuta del bando di gara permette di rendersi conto che la categoria prevalente del lavoro, per 8,7 milioni di euro, è quella degli edifici, per la quale sono diverse le imprese valdostane in possesso dei requisiti necessari, e che la parte relativa ai prefabbricati in legno è cosiddetta scorporabile, al pari degli impianti elettrici e termici e del movimento terra. Questa è stata una precisa scelta di impostazione del progetto finalizzata a favorire da un lato la legittima partecipazione delle imprese valdostane in qualità di capo commessa e dall’altro il rafforzamento tecnologico e di esperienza delle imprese stesse in settori non usuali per il contesto valdostano, ma maggiormente sviluppati in altri territori.
Nel merito degli appunti avanzati dalla CNA, sulla base delle analisi tecniche svolte dai competenti uffici dell’Assessorato, evidenzio quanto segue:
- considerato che le esigenze da soddisfare erano, sin dall’inizio, ben definite, grazie anche all’approfondito confronto avvenuto con l’Assessorato all’Istruzione e Cultura e con l’Amministrazione comunale, e che la situazione logistica dell’area disponibile ove realizzare l’intervento poneva dei vincoli urbanistici e dimensionali inderogabili, non si è ritenuto conveniente adottare la procedura del concorso di progettazione.
- l’Amministrazione, che monitora costantemente la situazione degli edifici scolastici, ha in programma la ristrutturazione di tutto il patrimonio scolastico d’istruzione superiore, ma con interventi che, nei casi più problematici, sono vincolati dall’impossibilità pratica di operare in presenza degli utenti (studenti, docenti e uffici amministrativi); pertanto gli interventi sugli edifici scolastici esistenti devono essere effettuati in una logica di delocalizzazione temporanea degli utenti e compatibilmente con la programmazione finanziaria.Le risorse per l’esecuzione di alcuni interventi sono già disponibili, così come già avviate le relative progettazioni.
L’obiettivo
principale che l’Amministrazione si prefigge mediante la
realizzazione della nuova scuola è quello prioritario di garantire
la sicurezza della popolazione scolastica e, previa delocalizzazione
degli utenti nella stessa struttura, intervenire negli stabili che
presentano criticità.
- per quanto riguarda la scelta della prefabbricazione in legno, effettuata nel 2011, che parrebbe escludere gran parte delle imprese valdostane, obbligando le poche in possesso dei requisiti a rivolgersi ai 6 o 7 prefabbricatori presenti in Italia, sottolineo che il possesso dei requisiti relativi alla categoria OG1 “Edifici civili e industriali”, non risulta di impedimento per operatori valdostani che, qualora non in possesso di una classifica adeguata, possono comunque costituire raggruppamenti temporanei di imprese.
Il punto
3.2.1, lettera a1, del disciplinare di gara indica esplicitamente che
la categoria OS32 “Prefabbricati in legno” non è a
qualificazione obbligatoria e pertanto non è richiesto il possesso
della stessa per la partecipazione alla gara (l’importo di tale
categoria, ai fini della qualificazione, è coperto dall’eccedenza
di qualificazione nella categoria prevalente); pertanto il limitato
numero di prefabbricatori in Italia non influisce sulla
partecipazione alla gara.
Le
lavorazioni di tale categoria, che incidono all’incirca per un 36%
dell’importo a base d’asta, potranno essere affidate in
subappalto, come gli impianti elettrici e quelli termici.
- La scelta di una struttura prefabbricata in legno,
individuata nel progetto preliminare, discende anche dall’esperienza
maturata a seguito della realizzazione della scuola di Via Chavanne,
soprattutto in relazione alla valutazione dell’efficienza di tali
strutture, rapportata ai costi di costruzione; l’esempio citato
della scuola prefabbricata in legno di Via Chavanne in Aosta, in
esercizio dall’anno scolastico 2009, conferma questa valutazione
in quanto le prestazioni energetiche verificate in questi anni hanno
portato i costi di gestione ad 1/3 rispetto ai costi sostenuti nelle
strutture esistenti di analoghe dimensioni e comunque a fronte di un
costo di costruzione più contenuto (con risparmi che possono
concretizzarsi fino ad un 30%) rispetto a quello di edifici con
analoghe prestazioni energetiche, ma realizzati con materiali
diversi.
- Concludo affermando che l’Amministrazione, al fine di contenere i costi di partecipazione alla gara, ha previsto una semplificazione dei contenuti della progettazione definitiva da presentare quale offerta di gara, rispetto a quanto elencato al Capo I, Sezione III – Progetto definitivo del D.P.R. 207/2010.
Per
l’espletamento di alcune prestazioni non ricomprese nella
progettazione definitiva, in quanto non necessarie per la valutazione
dell’offerta, la Regione ha peraltro previsto di procedere con
l’affidamento e la remunerazione di uno o più servizi a parte.
In conclusione ritengo
pretestuose e fuori tempo massimo le affermazioni di CNA Costruzioni
e come già affermato in Consiglio Regionale, rispondendo ad una
interrogazione, sottolineo che l’opera pianificata è fondamentale
per i nostri studenti, per i docenti e per tutto il personale che
operano nella scuola e ritengo necessario procedere alla sua
realizzazione. Inoltre, sarà mia cura pubblicizzare il numero delle
imprese valdostane che faranno richiesta di partecipazione al bando,
avendo i requisiti per poterlo fare».
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