5 marzo 2015

Massimo #Pesando: ecco come è cambiato il #mestiere del #tipografo




Intervista a Massimo Pesando, uno dei titolari dell'omonima Tipografia.

Come nasce la vostra avventura imprenditoriale? Si tratta di una storia trentennale...
Il tutto nasce da un evento triste. La scomparsa prematura di mio padre, Pesando Sandro, nel 1985. Mia mamma decise allora di provare ad investire sull'unico figlio sedicenne, visto che mio papà aveva appena aperto la sua azienda nel 1982. Questo ha fatto sì che io sia stato catapultato subito in questo settore. Mi ha fatto crescere personalmente, e ha permesso alla mia famiglia, compresi i miei cugini Roberto e Christian, di arrivare ad avere un futuro in un momento per noi difficile. Siamo professionalmente cresciuti in fretta.

Quali sono state le tappe più importanti?
Il settore tipografico si è trasformato in maniera importante in questi ultimi anni. I grossi cambiamenti sono stati prima di tutto agli inizi degli anni '80 l'avvento dei primi computer che facevano la videoimpaginazione. Cominciavi per la prima volta a vedere quello poi avresti voluto stampare. Da lì un altro salto generazionale è consistito nella stampa, non più soltanto litografica o tipografica, ma digitale. Nei primi anni '90 c'è stato così l'avvento delle prime stampatrici-fotocopiatrici e poi oggi il grande formato e la possibilità di fare cose interessanti ad ampio raggio, non più soltanto carta.

Il mestiere del tipografo è cambiato quindi profondamente negli ultimi 30 anni.
Assolutamente. E' cambiato e ha costretto tanti storici tipografici a cambiare la metodologia di ragionamento, di pensiero e di applicazione delle proprie capacità. Si è passati da un lavoro dove la manualità era molto importante ad una professione di tipo più industriale con le macchine dominanti e grandi capacità a livello di gestione del computer, di tutto quello che prima non era neppure immaginabile. Questo ha fatto sì che tantissimi tipografi, per poter essere al passo con i tempi, siano stati spinti ad innovare e ad essere spesso precursori per poter intercettare, nel più breve tempo possibile, i cambiamenti, spesso radicali, dei bisogni dei consumatori. Le aziende si sono impegnate nello sviluppare metodologie di stampa investendo in macchinari o comunque tecnologie che potevano sembrare utopie o follie ma che, alla fine, hanno avuto degli ottimi riscontri. Noi siamo una di quelle aziende.

Che tipologie di prodotti proponete in questo momento...
Noi proponiamo un ampio ventaglio di possibilità. Stampiamo dalla classica carta stampata, dalle microtirature, dall'editoria tradizionale ai gadgets, alla microproduzione di oggettistica e di regalistica. E non solo. Stiamo cercando di sviluppare tutto ciò che è cartellonistica e decorazioni di interni per poter intercettare un nuovo mercato che è quello del privato che vuole ravvivare la propria parete di casa o la propria auto. Ovviamente la stampa digitale sta diventando dominante.

Un elemento nuovo per il settore – non solo il vostro – è l'attenzione per l'ambiente. Anche voi avete delle attenzioni particolari in questo senso vogliamo parlarne?
Storicamente tutte le nuove tecnologie in cui abbiamo investito sono tutte certificate come ecologiche. Usiamo in tutti i settori della stampa a grande formato gli inchiostri a base acqua, siamo tra i pochi ad utilizzarli, cioè senza solventi e quindi non puzzano e non patiscono neppure a livello di gestione delle intemperie e i lavoratori non hanno alcun tipo di conseguenza. A livello di stampa offset usiamo soltanto inchiostri vegetali con una metodologia di stampa unica in Valle d'Aosta. Nel 2010 abbiamo infatti investito in una macchina da stampa quattro colori che non ricorre a nessun tipo di bagnatura ad alcol. E' una stampa diretta inchiostro-carta stampata e le lastre sono in poliestere riciclabile e, quindi, non abbiamo praticamente produzione di rifiuto o di scarto. Tutto è completamente riciclabile. Questa è una delle uniche macchine che erano in un progetto a livello europeo dove beneficiavano di contributi anche da parte italiana che abbiamo percepito.

La committenza è più privata o pubblica?
Ad oggi è dominante quella privata. Infatti ci stiamo trasformando cercando di capire che cosa adesso il privato chiede allo stampatore oltre alla solita carta stampata.

Voi lavorate anche molto on line... Entrate in contatto anche con clienti fuori valle?
Ho lavorato per qualche anno al sito per poter riuscire nel 2014 ad essere la prima azienda valdostana tipografica con un sito di vendita online. Questo ci ha permesso di avere una visibilità importante anche fuori dalla Valle. Del resto è importante uscire in quanto i numeri sono quelli che sono. Questo ci ha permesso di conoscere nuove aziende, nuove richieste, avere anche nuove collaborazioni. Stiamo cercando anche di entrare sui mercati esteri, ad esempio Francia e Svizzera

In 30 anni si è modificato non solo il mestiere del tipografo ma anche il fare impresa. Lei pii è anche nel direttivo di Valfidi dunque ha un ulteriore osservatore da cui analizzare il mercato. Quali sono le maggiori difficoltà che incontrate?
Oggi le imprese sono in difficoltà nell'accesso al credito ovviamente e le imprese valdostane trovano in particolare difficoltà in quanto sono sottopatrimonializzate e dunque per investire con le nuove normative fanno molta fatica. Nel settore poi della tipografia gli investimenti sono sempre di proporzioni molto importanti. Non è uno scherzo riuscire a farsi finanzaire. Questo comporta una fatica che si aggiunge anche alle difficoltà crescenti di incasso dei pagamenti delle forniture da parte dei clienti. E' difficile farsi pagare integralmente e difficile non vedersi contestata una fattura. L'online in questo caso per le tipografie ha un pregio rispetto al disagio globale che potete immaginare in quanto l'incasso si fa o anticipatamente o comunque alla consegna cosa che per il tipografo medio era un po' un'utopia.

Una novità aziendale?
Il settore delle decorazioni a cui ho già accennato precedentemente. Al privato possiamo proporre delle carte da parati e all'azienda delle decorazioni murali per accessi pubblici.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Vorrei poter sviluppare a livello italiano il commercio online dei nostri prodotti con queste linee di produzione un po' particolari.

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web