La visione degli imprenditori valdostani si fa un po’ più ottimistica nel secondo trimestre del 2015, in linea con quanto osservato a livello nazionale. Il quadro economico che viene fuori dalla consueta indagine effettuata da Confindustria Valle d’Aosta su di un campione significativo di imprese associate (30,3%) relativa al secondo trimestre 2015 vede, infatti, il miglioramento di diversi parametri oggetto di osservazione. In particolare, a conoscere un vero e proprio balzo, sono le attese sulle esportazioni e sui nuovi ordini in generale.
«L’esame complessivo dei dati ottenuti dalla nostra indagine – afferma la Presidente di Confindustria Valle d’Aosta, Monica Pirovano – ci portano a nutrire un certo ottimismo, complici alcuni importanti elementi esterni quali la svalutazione del cambio dell’Euro che può ridare slancio alle esportazioni, il prezzo basso del petrolio e l’auspicato miglioramento del credito alle imprese in seguito alle misure espansive della BCE. Tuttavia, affinché questi elementi favorevoli conducano ad un consolidamento della ripresa è necessaria la cooperazione di tutti gli attori del sistema economico alla definizione di politiche mirate di sviluppo che
portino a delle riforme in grado di innescare meccanismi virtuosi. Penso, in particolar modo ad una disciplina organica delle leggi di concessione di finanziamenti alle imprese e all’attivazione della staffetta generazionale per ridurre la disoccupazione giovanile».
Il quadro economico che viene fuori dalla consueta indagine effettuata da Confindustria Valle d’Aosta relativa al secondo trimestre 2015 vede il miglioramento di diversi parametri oggetto di osservazione. Si riscontra, infatti, un discreto miglioramento per quanto concerne il dato relativo al carnet ordini: crescono dal 35% al 41,38% le imprese che ritengono il proprio carnet ordini sufficiente a coprire l’attività per oltre tre mesi; resta invece sostanzialmente stabile, intorno al 25%, la percentuale degli imprenditori locali che prevede il proprio carnet per meno di 1 mese, mentre passano dal 40% ad intorno al 34% quelli che pensano coprirà da 1 a 3 mesi. Resta sostanzialmente stabile il dato relativo al grado medio di utilizzo degli impianti. Non migliora tuttavia la propensione degli imprenditori valdostani ad investire: aumenta il numero di
coloro che si dichiarano convinti di non poter programmare alcun nuovo investimento (dall’80% del trimestre precedente all’82% dell’attuale).
Purtroppo poco più del 70% degli imprenditori continua a ricevere i pagamenti in ritardo. In media, in base ai dati rilevati a marzo si tratta di 82 giorni per quanto riguarda i committenti privati e di 79 per le pubbliche amministrazioni.
A conoscere un vero e proprio balzo, sono le attese sulle esportazioni e sui nuovi ordini in generale.
Sul fronte della produzione, il saldo fa rilevare un consistente rialzo: da -13,04% a 3,85% tornando ad attestarsi su valori positivi dopo i due cali consecutivi registratisi nei trimestri precedenti. Migliora il trend relativo agli investimenti: aumenta la quota di imprese che prevede di effettuare interventi per ampliamento della capacità produttiva (dal 19% del trimestre precedente al 29% dell’attuale). Resta invece stabile il dato relativo alle aspettative in merito all’andamento occupazionale.
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