Di
cosa si occupa la vostra azienda?
Io
sono artigiano da ormai quasi dieci anni e opero nel settore
dell'impiantistica edile. Principalmente mi occupo di ottimizzazione
e regolazione di impianti termici. Seguo gli studi tecnici nella fase
di progettazione per poi nella fase esecutiva fornire le centraline
ed i vari software e infine nella messa in servizio dell'impianto.
Come
è nata l'idea di operare in questo settore?
Io
ho notato che negli ultimi anni l'elettronica è entrata
prepotentemente nel settore impiantistico e questo ha creato un
problema di comunicazione. Mi spiego. Nel classico condominio mi
trovo il generatore termico che è appena stato sostituito, i
contacalorie di marche differenti in quanto qualcuno ha ristrutturato
o modificato il suo impianto, il sistema solare totalmente
indipendente e con Cosy, Connnection system, il prodotto che
propongo, ho trovato una soluzione per far dialogare i vari
componenti e trasportare su un portale web i dati di interesse che
possono essere i vari allarmi, dati di consumo, la videosorveglianza,
gli orari di riscaldamento o le varie necessità degli utenti.
Il
vostro valore aggiunto è la connessione e mi sembra che voi abbiate
sostanzialmente un cliente ben definito...
Mi
rivolgo principalmente ai gestori calore, quelli che fanno
l'assistenza nei condomini, però ho contatti anche con vari
amministratori soprattutto quelli che vogliono portare un po' di
innovazione nei loro impianti. Qui abbiamo tante seconde case e
consumano parecchio. Ottimizzando le accensioni semplicemente si
riesce a risparmiare molto. Poi mi rivolgo anche ai privati e
commercializzo un termostato smart di nuova concezione che funziona
geolocalizzando lo smartphone. Se uno si allontana da casa lui
automaticamente abbassa il riscaldamento ed evita di stare a fare le
fasce orarie. E' una nuova concezione di termostati che stanno
arrivando anche in Italia. E' quella classica tecnologia che serve a
semplificarci la vita non ad aggiungere problemi
Voi
collaborate anche con il FabLab. Come nasce questa partnership?
Nasce
grazie a Cristina D'Arienzo che si occupa della parte web di Cosy. E
invito tutti ad approfondire la conoscenza del Fablab. Per saperne di
più un primo passo può essere consultarne la pagina Facebook.
Quanto
conta l'innovazione nel vostro lavoro?
L'innovazione
conta tanto anche perché stanno continuando a cambiare i modi di
costruire gli impianti. Rispettoa dieci anni fa un impianto termico o
elettrico che sia è cambiato completamente. E secondo me come
artigiani dobbiamo focalizzarci sul rendere fruibile questa
innovazione anche agli utenti finali.
Voi
avete partecipato a InnovArti. Di cosa si è
trattato e perché avete partecipato?
L'obiettivo
di questo incontro era far capire quanto sia importante l'innovazione
nel fare impresa e come questa possa far nascere nuove idee e
collaborazioni fra gli artigiani.
Quali
difficoltà si incontrano nel fare impresa?
Non
vorrei essere troppo brontolone. I problemi in questi ultimi anni
sono sempre gli stessi. I pagamenti. Purtroppo non siamo tutelati in
nessun modo, poi la burocrazia che promette di semplificare le carte
ma non ci è ancora riuscita e le tasse che sono alte e soprattutto è
difficile capire quanto capitale si deve accantonare. Io non so mai a
inizio anno quanto pagherò di tasse cosa che probabilmente non
avviene nel resto del mondo o per lo meno è più gestibile.
Novità
in vista per la vostra azienda?
Cosy
è fresco, appena nato, di conseguenza sto continuando ad aggiungerci
funzionalità. Consideriamo che è un prodotto che nasce custom e
quindi ogni impianto avrà le sue esigenze e implica uno sviluppo. Il
prossimo progetto consiste nel realizzare dei piccoli sensori
wireless alimentati a batterie a bassissimo costo e soprattutto open
source. Il prossimo step sarà non solo programmare centraline
acquistate da altri, ma realizzare dei veri e propri sensori.
Oltre
al fablab in merito al settore della sensoristica prevedete altre
collaborazioni?
L'incontro
di Innovarti aveva anche questo obiettivo.
Un
sogno imprenditoriale da realizzare?
Il
mio mito è sempre stato Adriano Olivetti. Ho lavorato parecchio ad
Ivrea e ho visto tutte le strutture e come tutto è decaduto. Come
lui mi auguro negli anni a riuscire a riconoscere per tempo le varie
possibilità imprenditoriali, ma soprattutto non perdere mai di vista
le reali necessità degli utenti, delle persone.
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