Corrado Brunet |
Il
nome già dice molto ma di cosa si occupa la sua azienda?
La
ditta è nata nel 1974 su idea di mio papà che con altri due soci ha
fondato l'azienda dove realizziamo e fabbrichiamo soltanto oggetti
dell'artigianato tipico della Valle d'Aosta a partire dalle Coppe
dell'Amicizia alle Grolle e poi negli anni ci siamo un po' evoluti
realizzando zuccheriere, animaletti, il tutto logicamente con legni
nostrani, tranne che per alcuni casi dove usiamo legni di
importazione.
Da
quanto lei è attivo in questo settore?
Nell'81
finiti gli studi e il servizio militare sono entrato in azienda con
mio papà e gli altri due soci e ho iniziato ad imparare il mestiere
poi mio papà è andato in pensione e ho rilevato io tutta l'azienda
cercando di portarla avanti e venire incontro alle richieste del
mercato che c'erano e ci sono tutt'ora.
Grolle
e coppe dell'amicizia sono un prodotto a forte vocazione turistica.
Chi sono i vostri clienti?
Su
Coppe e Grolle soprattutto turisti. In particolare per la Coppa
dell'amicizia, oggetto simbolo della Valle d'Aosta e conosciuto in
quasi tutto il mondo. I nostri canali di vendita sono soprattutto i
negozi presenti in Valle d'Aosta che si occupano di souvenir di
artigianato, poi abbiamo una fetta di fatturato derivante
dall'esportazione in Francia dove vendiamo esclusivamente Coppe
dell'Amicizia. Avendo poi il laboratorio con un punto vendita accanto
riusciamo ad avere anche una parte di fatturato derivante dalla
vendita diretta a clienti privati.
Una
curiosità. Quante Grolle o Coppe realizzate?
Di
Coppe ne vendiamo alcune migliaia all'anno in quanto ci sono varie
misure dalla più piccola di 10 centimetri fino ad un massimo di 15
becchi da 30-40 centimetri
Come
fate conoscere e commercializzate la vostra produzione?
Qui
in Valle dobbiamo ringraziare l'Ivat, l'ente che si occupa di
artigianato. C'è un magazzino dove consegniamo la merce ogni 15
giorni, una commissione valuta i pezzi e poi li mette in vendita.
Questo è un ottimo aiuto per noi artigiani in quanto abbiamo così
un punto fermo, direi strategico per commercializzare i nostri
prodotti.
Voi
siete presenti anche ogni anno alla Fiera di Sant'Orso. E' ancora una
finestra utile per chi svolge questa attività a livello
professionale?
Dal
76 partecipiamo alla Fiera invernale e a quella estiva. Abbiamo fatto
la scelta di partecipare soltanto a quella di Sant'Orso perché ti fa
conoscere di più, crea attenzione sulla produzione e richiama molti
visitatori di conseguenza riusciamo ad instaurare rapporti con nuovi
commercianti e la vendita che riusciamo a fare al privato al
dettaglio nei due giorni della Fiera. E' indubbiamente una vetrina
molto importante per l'artigianato valdostano e per le piccole
imprese come la nostra.
Sfogliando
il vostro catalogo non fate soltanto grolle. C'è interesse per
l'oggettistica nella nostra regione?
La
nostra azienda lavora prevalentemente con i turisti. Ovviamente è
qualche anno che stiamo passando un momento non dei più felici in
quanto la gente ama l'artigianato ma essendo oggetti in parte
sbozzati a macchina ma poi rifiniti a mano i costi non sono
accessibili a tutti. La gente fa un po' più di attenzione ma
l'interesse del turista rimane.
L'Ivat
ha da poco un nuovo Presidente, Ermanno Bonomi, una richiesta, un
suggerimento da sottoporre in quanto operatore del settore?
A
Bonomi abbiamo già fatto tutte quante le nostre richieste da anni
quando eravamo nei Consigli di amministrazione prima quando non era
ancora Presidente e sicuramente ciò che deve portare avanti è la
commercializzazione cioè il riuscire a mantenere i negozi dell'Ivat.
Se ci fosse anche la possibilità di trovare qualche punto diverso
anche fuori Valle mantenendo il marchio Ivat sarebbe importante.
Un'attrazione turistica non indifferente per far capire che cosa si
fa in Valle d'Aosta.
Altre
novità in vista per la vostra azienda?
Noi
abbiamo la speranza di riuscire a trasmettere il nostro lavoro su dei
ragazzi giovani che riescano a mantenere e a portare avanti
un'attività di artigianato che secondo me è molto a livello
commerciale e turistico per la Valle d'Aosta.In azienda quanti siete?
In tre. Io con altri due collaboratori più saltuariamente un ragazzo che viene a darci una mano.
Ricordiamo
dove è possibile trovarvi?
A
Introd, Ville dessus numero 9. Di fronte al Parc Animalier.
Facilissimo da trovare. Proprio sul bivio che va a Les Combes e alla
Valsavarenche e Val di Rhêmes. Lì abbiamo il nostro atelier al
piano terra dove si trovano le macchine. Al piano sopra la finitura e
accanto un'esposizione con tutti gli oggetti finiti.
Una
doppia occasione turistica visto che c'è il Parc Animalier nei
paraggi?
Esattamente
visto che il Parc Animalier è un'ottima attrazione turistica dove
tutti i giorni arrivano davvero tanti turisti oltre a gente del posto
si può cogliere l'occasione di visitare il parco e pois passare
dagli Amis du Bois e vedere un po' di artigianato valdostano.
Un
sogno imprenditoriale da realizzare?
In
questo momento molto difficile grossi sogni non ce ne sono. Bisogna
riuscire a mantenere e andare avanti con quello che si ha cercando di
migliorare. Sognare è bello ma teniamo un po' i nostri sogni nel
cassetto e poi vedremo se riusciremo a realizzarli.
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