31 dicembre 2015

Che il #2016 sia l'anno del #Creato


Quest'anno grazie al fotografo Mauro Borbey il Corriere della Valle offre ai suoi abbonati un calendario dove la natura è protagonista. Vuole essere la nostra riflessione per immagini a partire dal forte impegno preso a favore del Creato da parte di Papa Francesco attraverso l'enciclica «Laudato si'».

Un inno anche alle bellezze di una Regione, la Valle d'Aosta, che, come il resto dell'Italia, dell'Europa
e del mondo, non vive momenti sereni stretta tra la crisi economica e la preoccupazione per una violenza fanatica che nulla ha a che vedere con la religione.

In questo ci aiutano le parole del Santo Padre che proponiamo alla riflessione comune: «Insistere nel dire che l’essere umano è immagine di Dio non dovrebbe farci dimenticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua. Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio. La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa
sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene. Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la propria identità. Dio ha scritto un libro stupendo, “le cui lettere sono la moltitudine
di creature presenti nell’universo”. (…) Questa contemplazione del creato ci permette di scoprire attraverso ogni cosa qualche insegnamento che Dio ci vuole comunicare, perché “per il credente contemplare il creato è anche ascoltare un messaggio, udire una voce paradossale e silenziosa”. Possiamo dire che “accanto alla
rivelazione propriamente detta contenuta nelle Sacre Scritture c’è, quindi, una manifestazione divina nello sfolgorare del sole e nel calare della notte”. Prestando attenzione a questa manifestazione, l’essere umano impara a riconoscere sé stesso in relazione alle altre creature: “Io mi esprimo esprimendo il mondo; io esploro la mia sacralità decifrando quella del mondo”. L’insieme dell’universo, con le sue molteplici relazioni,
mostra al meglio la ricchezza inesauribile di Dio».

E quando ci si rende conto del riflesso di Dio in tutto ciò che esiste, «il cuore sperimenta il desiderio
di adorare il Signore per tutte le sue creature e insieme ad esse», come appare nel bellissimo cantico di san Francesco d’Assisi:

«Laudato sie, mi’ Signore,
cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, 
per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile
 et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte».

A tutti, a nome della redazione del Corriere della Valle, l'augurio che il 2016 sia un anno di lode e di meraviglia.

Fabrizio Favre

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