Intervista
a Edy Incoletti di
Logic.
Incoletti partiamo dall'ultimo nato. Aimsafe. Di cosa si tratta?
Incoletti partiamo dall'ultimo nato. Aimsafe. Di cosa si tratta?
Si
tratta di Aimsafe
obiettivo sicurezza. Può essere letto anche all'italiana “i am
safe” e essere tradotto dall'inglese “io sono sicuro” che è
proprio uno degli obiettivi che ci prefiggiamo. Siamo partiti con
un'idea molto importante. Ci occupiamo di un tema di estrema
attualità e importanza che è la sicurezza nel mondo del lavoro.
Come
siete arrivati a ideare questo prodotto?
Innanzitutto
l'idea parte da un'esperienza già consolidata. Ci occupiamo del tema
già da vari anni, però nasce anche da una mia esigenza personale.
Io sono responsabile sicurezza per la mia azienda e districarsi in
questa selva di normative, scadenze, regolamenti documenti da fare e
non fare, scadenze da rispettare non è semplice. Ti puoi appoggiare
a dei consulenti che ti danno una mano, ottimi consulenti che ti
offrono un servizio chiavi in mano, ma per chi vuole fare in proprio
non è facile capire tutto quello che va fatto e come va fatto e qui
interveniamo noi con il nostro software.
Si
tratta di una piattaforma…
Il
prodotto nasce cercando di combinare due esigenze diverse. Da una
parte quella delle aziende. Tutte le funzionalità possono essere
sperimentate gratuitamente. Si inseriscono pochi dati e il sistema
già dà una specie di checklist, di lista di controllo, per capire
cosa serve va, che ancora va fatto e quando scadono i vari
adempimenti. Dall'altra parte c'è il grosso mondo dei consulenti che
hanno bisogno di strumenti professionali per effettuare le loro
valutazioni, redigere i loro documenti e anche questo lo possono fare
sempre dalla stessa piattaforma e anche mettere in condivisione i
dati con l'azienda.
Ci
sono già molti utenti attivi. Come sta andando?
Siamo
assolutamente entusiasti. Il riscontro è stato superiore a tutte le
aspettative. In tre settimane abbiamo già 100 utenti registrati, più
di 120 aziende gestite.
Quali
sono i vostri obiettivi?
Abbiamo
un obiettivo molto ambizioso. Vogliamo che questa piattaforma diventi
un po' il punto di riferimento per tutti coloro che lavorano intorno
alla sicurezza su lavoro. Adesso stiamo lavorando con altre aziende e
consulenti. Sono già allo studio dell'evoluzioni che riguardano la
medicina del lavoro e la formazione e vogliamo arrivare a coprire
anche tutti gli altri settori, ad esempio quelli che vendono i
prodotti per la sicurezza o chi si occupa della manutenzione di
determinati macchinari.
Immagino
che abbiate utenti non soltanto valdostani?
Stiamo
lavorando con tutta l'Italia. Ovviamente è un prodotto molto
incentrato sul mercato italiano in quanto ogni Paese ha le proprie
norme. Gli utenti arrivano già da tutta Italia. Anzi siamo rimasti
stupiti dal fatto che ci sono ottimi riscontri nel Sud Italia.
Si
sentiva bisogno di un prodotto di questo tipo…
Certamente.
E' innovativo. Lo puoi utilizzare mentre sei in giro per le aziende,
mentre fai un sopralluogo. Non devi essere attaccato ad un computer,
basta un tablet, un palmare, ma soprattutto il fatto che condividi le
tue informazioni: con il cliente se sei un consulente o con il
consulente se sei un'azienda e ognuno aggiorna la parte di propria
competenza. Questo fa risparmiare tempo a tutti e annulla o comunque
riduce gli errori.
Voi
operate nell'ambito imprenditoriale a 360°. Un po' di mesi fa avete
lanciato Hotel Sentiment. Di cosa si tratta?
Hotel
Sentiment è partito circa un anno fa. E' un progetto completamente
diverso nel senso che vuole essere un portale a tutti gli effetti,
un posto cioè dove gli utenti, cioè in questo caso gli albergatori,
si possono iscrivere e da una parte trovare informazioni su chi vende
le loro stanze, cioè le on line travel agency, da booking.com a
tripadvisor, e dall'altra parte lasciare le proprie opinioni o
chiedere informazioni e pareri su questi operatori.
Siete
soddisfatti dei risultati ottenuti?
Sta
andando abbastanza bene, anche
se purtroppo subisce un po' la concorrenza dei social network più
gettonati, per cui spesso le discussioni che partono sul nostro
portale proseguono poi su facebook e questo ci fa perdere un po' di
appeal. Tuttavia sta diventando un punto di riferimento per gli
albergatori. Chiaramente è un prodotto completamente diverso
rispetto al precedente. Questo è più un punto di incontro e
discussione. L'altro è uno strumento tecnico molto specifico che si
sviluppa a partire da una normativa, sistemi di calcolo e delle
logiche abbastanza complesse.
Come
il rapporto con l'innovazione delle aziende valdostane?
La
Valle d'Aosta sta vivendo sicuramente dal punto di vista economico un
momento molto difficile. Questo ha una doppia valenza per quanto
riguarda l'innovazione. Da una parte le aziende attive, che vogliono
darsi da fare sono obbligate a cercare degli strumenti di innovazione
per trovare nuovi mercati o nuovi modi di stare in piedi. Dall'altra
parte si vede purtroppo molto scoraggiamento, soprattutto per quanto
riguarda la voglia di mettersi in gioco, di lanciare delle start up,
delle idee innovative proprio perché in momenti come questi si
fatica a vedere degli sbocchi e nasce un po' di ritrosia a mettersi
in gioco.
Questo
si riverbera sui numeri di questi aziende…
Assolutamente
sì. Il mondo delle start up in Valle d'Aosta soffre dei problemi che
ho già illustrato,. Inoltre operiamo in un territorio particolare.
Siamo un angolino, un po' isolati dal resto del mondo, mentre le
start up hanno bisogno di interconnessioni, di scambio di idee, di
informazioni, di persone che le arricchiscono. Per riuscire a far
progredire in questa Valle questo settore secondo me – lo abbiamo
anche detto come gruppi dei giovani imprenditori di tutte le
associazioni di categoria – occorre individuare una nicchia su cui
specializzarsi, identificarsi e farsi identificare dal mercato come
esperti in quel settore.
Voi
avete presentato un documento in merito. A che punto è?
Il
documento è piaciuto molto ed è stato tenuto molto in conto da
parte dell'Assessore all'industria anche se non essendo più
Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria non lo sto più
seguendo io in prima persona, ma il mio successore Simone Lingeri. So
comunque di incontri con la Pépinière e l'Assessorato per vedere
come integrare con le politiche regionali al nostra proposta.
Per
il 2016 qualche novità da annunciare?
Siamo
impegnatissimi sul fronte di Aimasafe e sullo sviluppo delle nuove
funzionalità. Abbiamo un sogno. Ci siamo prefissati degli obiettivi
di numero di utenti e di consulenti coinvolti e spero di raggiungerlo
già entro giugno invece che entro dicembre per offrire già da
subito le nuove funzionalità e aprirsi a tutto tondo al mercato
della sicurezza.
Questo è il primo prodotto con cui vi lanciate sul mercato nazionale?
Noi
lavoriamo da sempre con tutta l'Italia. Questo prodotto rappresenta
qualcosa di innovativo per noi n quanto da sviluppare software ci
siamo messi a fornire un servizio. E' un modo di vendere
completamente diverso, cioè da un utente che paga tanto a molti
utenti che pagano poco, con una gestione della clientela molto
diversa.
Un'evoluzione
della società…
Direi
di sì e ci auguriamo che ci renda più efficienti...
Un
sogno da Imprenditore da realizzare?
Questo
progetto è già parte di quel segno, cioè l'idea di trasformarsi da
qualcosa di artigianale a qualcosa più industriale è un'esigenza di
evoluzione di tutte le società e rappresenta il sogno che abbiamo da
sempre. Iniziamo a costruirlo, iniziamo a vederlo e speriamo che a
breve si concretizzi.
Un
suggerimento a qualche giovane che vuole fare impresa?
Incontro
spesso persone che hanno idee eccezionali, che ci credono, ma magari
hanno paura perché non sanno se da soli basteranno. Io dico a loro
di provarci perché è meglio fallire piuttosto che vivere con il
rimorso di non aver tentato.
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