24 febbraio 2016

Edy Incoletti (#Logic): «Con #Aimsafe puntiamo al mercato nazionale»

Intervista a Edy Incoletti di Logic.

Incoletti partiamo dall'ultimo nato. Aimsafe. Di cosa si tratta?
Si tratta di Aimsafe obiettivo sicurezza. Può essere letto anche all'italiana “i am safe” e essere tradotto dall'inglese “io sono sicuro” che è proprio uno degli obiettivi che ci prefiggiamo. Siamo partiti con un'idea molto importante. Ci occupiamo di un tema di estrema attualità e importanza che è la sicurezza nel mondo del lavoro.

Come siete arrivati a ideare questo prodotto?
Innanzitutto l'idea parte da un'esperienza già consolidata. Ci occupiamo del tema già da vari anni, però nasce anche da una mia esigenza personale. Io sono responsabile sicurezza per la mia azienda e districarsi in questa selva di normative, scadenze, regolamenti documenti da fare e non fare, scadenze da rispettare non è semplice. Ti puoi appoggiare a dei consulenti che ti danno una mano, ottimi consulenti che ti offrono un servizio chiavi in mano, ma per chi vuole fare in proprio non è facile capire tutto quello che va fatto e come va fatto e qui interveniamo noi con il nostro software.

Si tratta di una piattaforma…
Il prodotto nasce cercando di combinare due esigenze diverse. Da una parte quella delle aziende. Tutte le funzionalità possono essere sperimentate gratuitamente. Si inseriscono pochi dati e il sistema già dà una specie di checklist, di lista di controllo, per capire cosa serve va, che ancora va fatto e quando scadono i vari adempimenti. Dall'altra parte c'è il grosso mondo dei consulenti che hanno bisogno di strumenti professionali per effettuare le loro valutazioni, redigere i loro documenti e anche questo lo possono fare sempre dalla stessa piattaforma e anche mettere in condivisione i dati con l'azienda.

Ci sono già molti utenti attivi. Come sta andando?
Siamo assolutamente entusiasti. Il riscontro è stato superiore a tutte le aspettative. In tre settimane abbiamo già 100 utenti registrati, più di 120 aziende gestite.

Quali sono i vostri obiettivi?
Abbiamo un obiettivo molto ambizioso. Vogliamo che questa piattaforma diventi un po' il punto di riferimento per tutti coloro che lavorano intorno alla sicurezza su lavoro. Adesso stiamo lavorando con altre aziende e consulenti. Sono già allo studio dell'evoluzioni che riguardano la medicina del lavoro e la formazione e vogliamo arrivare a coprire anche tutti gli altri settori, ad esempio quelli che vendono i prodotti per la sicurezza o chi si occupa della manutenzione di determinati macchinari.

Immagino che abbiate utenti non soltanto valdostani?
Stiamo lavorando con tutta l'Italia. Ovviamente è un prodotto molto incentrato sul mercato italiano in quanto ogni Paese ha le proprie norme. Gli utenti arrivano già da tutta Italia. Anzi siamo rimasti stupiti dal fatto che ci sono ottimi riscontri nel Sud Italia.

Si sentiva bisogno di un prodotto di questo tipo…
Certamente. E' innovativo. Lo puoi utilizzare mentre sei in giro per le aziende, mentre fai un sopralluogo. Non devi essere attaccato ad un computer, basta un tablet, un palmare, ma soprattutto il fatto che condividi le tue informazioni: con il cliente se sei un consulente o con il consulente se sei un'azienda e ognuno aggiorna la parte di propria competenza. Questo fa risparmiare tempo a tutti e annulla o comunque riduce gli errori.

Voi operate nell'ambito imprenditoriale a 360°. Un po' di mesi fa avete lanciato Hotel Sentiment. Di cosa si tratta?
Hotel Sentiment è partito circa un anno fa. E' un progetto completamente diverso nel senso che vuole essere un portale a tutti gli effetti, un posto cioè dove gli utenti, cioè in questo caso gli albergatori, si possono iscrivere e da una parte trovare informazioni su chi vende le loro stanze, cioè le on line travel agency, da booking.com a tripadvisor, e dall'altra parte lasciare le proprie opinioni o chiedere informazioni e pareri su questi operatori.

Siete soddisfatti dei risultati ottenuti?
Sta andando abbastanza bene, anche se purtroppo subisce un po' la concorrenza dei social network più gettonati, per cui spesso le discussioni che partono sul nostro portale proseguono poi su facebook e questo ci fa perdere un po' di appeal. Tuttavia sta diventando un punto di riferimento per gli albergatori. Chiaramente è un prodotto completamente diverso rispetto al precedente. Questo è più un punto di incontro e discussione. L'altro è uno strumento tecnico molto specifico che si sviluppa a partire da una normativa, sistemi di calcolo e delle logiche abbastanza complesse.

Come il rapporto con l'innovazione delle aziende valdostane?
La Valle d'Aosta sta vivendo sicuramente dal punto di vista economico un momento molto difficile. Questo ha una doppia valenza per quanto riguarda l'innovazione. Da una parte le aziende attive, che vogliono darsi da fare sono obbligate a cercare degli strumenti di innovazione per trovare nuovi mercati o nuovi modi di stare in piedi. Dall'altra parte si vede purtroppo molto scoraggiamento, soprattutto per quanto riguarda la voglia di mettersi in gioco, di lanciare delle start up, delle idee innovative proprio perché in momenti come questi si fatica a vedere degli sbocchi e nasce un po' di ritrosia a mettersi in gioco.

Questo si riverbera sui numeri di questi aziende…
Assolutamente sì. Il mondo delle start up in Valle d'Aosta soffre dei problemi che ho già illustrato,. Inoltre operiamo in un territorio particolare. Siamo un angolino, un po' isolati dal resto del mondo, mentre le start up hanno bisogno di interconnessioni, di scambio di idee, di informazioni, di persone che le arricchiscono. Per riuscire a far progredire in questa Valle questo settore secondo me – lo abbiamo anche detto come gruppi dei giovani imprenditori di tutte le associazioni di categoria – occorre individuare una nicchia su cui specializzarsi, identificarsi e farsi identificare dal mercato come esperti in quel settore.

Voi avete presentato un documento in merito. A che punto è?
Il documento è piaciuto molto ed è stato tenuto molto in conto da parte dell'Assessore all'industria anche se non essendo più Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria non lo sto più seguendo io in prima persona, ma il mio successore Simone Lingeri. So comunque di incontri con la Pépinière e l'Assessorato per vedere come integrare con le politiche regionali al nostra proposta.

Per il 2016 qualche novità da annunciare?
Siamo impegnatissimi sul fronte di Aimasafe e sullo sviluppo delle nuove funzionalità. Abbiamo un sogno. Ci siamo prefissati degli obiettivi di numero di utenti e di consulenti coinvolti e spero di raggiungerlo già entro giugno invece che entro dicembre per offrire già da subito le nuove funzionalità e aprirsi a tutto tondo al mercato della sicurezza.

Questo è il primo prodotto con cui vi lanciate sul mercato nazionale?
Noi lavoriamo da sempre con tutta l'Italia. Questo prodotto rappresenta qualcosa di innovativo per noi n quanto da sviluppare software ci siamo messi a fornire un servizio. E' un modo di vendere completamente diverso, cioè da un utente che paga tanto a molti utenti che pagano poco, con una gestione della clientela molto diversa.

Un'evoluzione della società…
Direi di sì e ci auguriamo che ci renda più efficienti...

Un sogno da Imprenditore da realizzare?
Questo progetto è già parte di quel segno, cioè l'idea di trasformarsi da qualcosa di artigianale a qualcosa più industriale è un'esigenza di evoluzione di tutte le società e rappresenta il sogno che abbiamo da sempre. Iniziamo a costruirlo, iniziamo a vederlo e speriamo che a breve si concretizzi.

Un suggerimento a qualche giovane che vuole fare impresa?
Incontro spesso persone che hanno idee eccezionali, che ci credono, ma magari hanno paura perché non sanno se da soli basteranno. Io dico a loro di provarci perché è meglio fallire piuttosto che vivere con il rimorso di non aver tentato.

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