Riccardo Trisoldi |
Partiamo da un
po' di numeri. Dovreste avere ormai pronto il consolidato 2015?
Il 2015 è stato una
buona annata, a fronte di un calo generalizzato a livello nazionale
della
produzione
idroelettrica del 25%, in Valle abbiamo prodotto circa 3.1 miliardi
di Kwh con un incremento rispetto all'anno scorso, 2° miglior anno
dopo il 2013. Buona la produzione eolica pari a 134 milioni di KWh e
16 milioni di solare. Il fatturato consolidato è stato pari a 1.141
milioni di Euro grazie alle attività di trading. Sono stati
collocati sul mercato finale oltre 4.6 miliardi di KWh a oltre
100.000 clienti sul mercato libero e 72.000 sulla maggior tutela.
L'Utile netto consolidato è stato di 52.7 milioni di Euro, mentre
ante tasse di 83.8 milioni di Euro Con particolare
riferimento alla Valle d’Aosta, sono stati somministrati circa 28
mila punti di prelievo per circa 93 GWh sul segmento retail mercato
libero, e circa 89 mila punti di prelievo per 134 GWh sul mercato di
maggior tutela.
Per questi primi
mesi del 2016 che cosa si può dire?
Se nel 2015 abbiamo
tirato un respiro di sollievo, il 2016 si apre con un crollo dei
prezzi dell'energia, trascinato dal prezzo del barile e, quindi, del
gas. Siamo circa 12 Euro/MWh meno del 2015.
Come sta
evolvendo il mercato dell'energia a livello nazionale?
Aspetto economico a
parte l'evoluzione è pesante in quanto il mercato in seguito
all'esplozione delle fonti rinnovabili è diventato molto lungo in
termini di capacità produttiva il che si ripercuote in termini di
inutilizzo di impianti e significa che è in atto un profondo
riesame su tutti i meccanismi che regolano il mercato elettrico sia
per riequilibrare la domanda e l'offerta di energia da un lato e
dall'altro perché è sempre più pressante un'azione di
coordinamento con le politiche ele modalitò di funzionamento dei
mercati europei.
Sul fronte della
diversificazione, non solo idro, c'è qualche novità?
Noi continuiamo a
muoverci guardando al mercato con attenzione. Anche qui lo scenario è
cambiato in quanto l'enorme massa di liquidità in seguito al basso
costo del denaro
sta spingendo
diversi fondi d'investimento nel settore, con maggiore concorrenza e
crescita dei prezzi
offerti soprattutto nel solare e nell'eolico. In questa logica si
inserisce il nostro recente acquisto di due impianti eolici in
Puglia.
Riassumendo quali
aziende fanno parte del perimetro della società? Quali sono le
vostre attuali partecipazioni in essere? Nel corso del 2015 c'è
stata anche una cessione…
Nel corso del 2015
abbiamo fatto una profonda ristrutturazione del Gruppo, anche
societaria. Tutti i veicoli che avevamo prima – cioè Piansano,
Ponte Albanito e Cva Sole – sono stati incorporati in CVA spa.
Rimangono esterne perché hannod elle specificità operative o di
azionariato CVA Trading, che opera sul mercato libero e sul mercato
della maggior tutela, Idroenergia, Deval per la distribuzione, e
Valdigne Energie in quanto abbiamo una compartecipazione con il
Comune. Siamo usciti dalla quote di minoranza e abbiamo ceduto le
quote di Electrorhemes e WGP in quanto le abbiamo ritenute non
strategiche per l'azienda.
Qualche operatore
si sta affacciando in Valle. La concorrenza si è fatta sentire?
La concorrenza c'è
e c'è sempre stata. E' normale. Noi abbiamo impostato la nostra
campagna sulla chiarezza e sulla trasparenza. Abbiamo fatto un
affondo quest'anno offrendo delle coperture assicurative ai nuovi
clienti per rendere ancora più appetibile il pacchetto e quindi
contiamo di avere una buona risposta. Quello che mi sento di
raccomandare è di guardare e leggere tutto attentamente in quanto
come in tutti i mondi ci sono delle persone corrette, ma pure degli
squali.
contesto che le
dicevo è più aggressiva, ma bisogna guardarsi dai molti
incantatori. Noi
Avete mai pensato
ad una Cva che faccia da incubatore per progetti di giovani
imprenditori legati al settore dell'energia?
Onestamente no.
Anche perché in regione ci sono vari soggetti che si occupano di
incubazione. Sicuramente in varie occasioni ci siano prestati a un
confronto che mi auguro si statao costruttivo , dove abbiamo dato le
nostre indicazioni, le nostre impressioni per aiutare magari a
definire un quadro leggermente più operativo rispetto a quello che
si poteva immaginare nello sviluppo di una start up.
Qualche novità
in vista per il 2016 e per il 2017?
Nel 2016 ci saranno
alcune significative acquisizioni in quanto noi vogliamo uscire dalla
volatilità dei prezzi dell'energia e possibilmente avere maggiori
certificati verdi o tariffe fisse che stabilizzino i ricavi. Per il
2017 visto che la Legge Madia, che dovrebbe essere approvata a breve,
prevede un obbligo di quotazione è chiaro che la quotazione
diventerebbe un traguardo importante per l'azienda destinato a
cambiare le mentalità e gli approcci in generale di Cva sul mercato.
Sono previste
anche novità in termini occupazionali?
Abbiamo approfittato
di uno spazio normativo per concordare con i sindacati un piano di
pre-pensionamenti. Questo perché molti profili professionali che a
seguito del cambiamento normativo dovevano lasciare l'azienda non
sono più stati nella condizione di farlo. Di conseguenza tra il 2015
e il 2016 circa ottanta persone lasceranno il Gruppo. Questo vuol
dire che stiamo rivedendo tutte le modalità organizzative.
Ovviamente non vuol dire che non ci sarà bisogno di altri profili in
quanto c'è sempre un gap tra profilo che esce esigenze del mercato,
sempre più internazionale e finanziarizzato. Questo per dire che Cva
comunque rappresenta ancora un punto di riferimento per giovani
desiderosi di manifestare le loro capacità professionali.
Un sogno
imprenditoriale da realizzare?
Il mio sogno è che
l'azienda venga presa quale riferimento come la più efficiente del
settore energetico. Che diventi un emblema di efficienza e capacità.
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