Da sinistra il vice presidente Pierre Noussan, il Presidente Pericle Calgaro e il direttore Dino Marchetti |
Per effetto della recente riforma del Titolo V° del Testo Unico Bancario, gli intermediari finanziari che, come Confidi Valle d’Aosta, erano iscritti all’ex art. 107 del TUB e intendevano mantenere lo status di “Confidi vigilato”, soggiacevano all’obbligo di ripresentare domanda di iscrizione in un apposito Albo previsto dall’art. 106 del TUB.
Il nuovo Albo Unico raccoglie quei Confidi che risultano in possesso di determinati requisiti patrimoniali, organizzativi e di governance necessari per svolgere l’attività di concessione della garanzia. Tutto ciò determinerà un’ulteriore razionalizzazione del settore in linea con gli standard di vigilanza europea e al contempo consentirà di contenere e monitorare il rischio, contribuendo a selezionare un gruppo ristretto di strutture in grado di fornire, in nome e per conto delle aziende associate, una garanzia adeguatamente apprezzata dal sistema bancario.
In virtù dell’autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia in data 19 luglio 2016, Confidi Valle d’Aosta è ora un soggetto abilitato all’esercizio dell’attività di concessione di finanziamento sotto qualsiasi forma, ivi incluso il rilascio di garanzie che in ogni caso continuerà a costituire il core business del Confidi.
«L’assenso di Banca d’Italia - si legge in una nota - è un riconoscimento alla determinazione, alla competenza e all’attenta gestione che Confidi Valle d’Aosta ha dimostrato in questi anni, risultando uno tra i Confidi nazionali più solidi dal punto di vista patrimoniale. Si tratta di un traguardo importante che premia il lungo lavoro svolto dagli amministratori e dall’intera struttura. Da ora in poi le imprese associate potranno contare su di un Confidi rafforzato e con un ruolo maggiormente significativo nei confronti dell’intero sistema bancario. L’autorizzazione ci permetterà di continuare ad essere al fianco dei nostri soci per un migliore accesso al credito e per offrire un servizio ancora più di qualità. E’ un riconoscimento prestigioso che per noi un motivo di grande soddisfazione.
Il mantenimento dello status di “Confidi vigilato” è fondamentale poiché permetterà di continuare ad erogare i contributi in conto interesse alle imprese socie secondo quanto previsto dalla normativa regionale ai sensi della l.r. 21/2011».
Alcuni dati del bilancio semestrale di Confidi Valle d’Aosta al 30 giugno 2016
I soci sono 840 con uno stock di affidamenti di 240,9 milioni di euro per un ammontare garanzie di 80,8 milioni di euro . Il patrimonio (al lordo degli accantonamenti) è di oltre 28 milioni di euro. Il patrimonio di vigilanza (diverso dal patrimonio contabile) è pari a circa 22 milioni di euro con un Total Capital Ratio (Tier 1) di oltre il 20% a fronte di un minimo richiesto da Banca d’Italia del 6%.
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