In conclusione dei lavori consiliari del 25 gennaio, il Consiglio ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata in Aula dai gruppi Movimento 5 Stelle, ALPE e Misto in merito ai vertici societari della Compagnia Valdostana delle Acque, la società partecipata dalla Regione per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il testo, così come emendato nelle premesse su proposta della maggioranza, chiede l'intervento del Presidente della Regione per il tramite di Finaosta per «dare mandato al Consiglio di amministrazione di CVA per rimuovere dai rispettivi incarichi il Presidente e il Direttore, visto il venir meno del rapporto di fiducia».
Il Consigliere Roberto Cognetta (M5S), nell'illustrare l'iniziativa, ha richiamato la mozione approvata dal Consiglio l'11 gennaio scorso che prevedeva di audire i vertici e i tecnici della società con i dati di rendimento degli impianti forniti da Water Gen Power attraverso una gara bandita nel 2012 da CVA: «Il Presidente della Regione, durante l'intervento in Aula consiliare sulla mozione, indicava come risolutiva la questione delle giranti WGP nel momento in cui sarebbero stati forniti ai Consiglieri i risultati certificati delle prove di rendimento. Ora, nel corso dell'audizione ai vertici e ai tecnici di CVA svoltasi ieri, martedì 24 gennaio, in seconda e quarta Commissione, questi dati non sono stati presentati perché sono state effettuate dalla società prove certificate solo per 3 giranti su 30; inoltre anche le prove relative a questi 3 impianti non sono state fornite. Sottolineo, inoltre, che state numerose le gare di acquisto di trasformatori e alternatori vinte da WGP sui quali CVA non ha svolto le prove certificate dei rendimenti e, negli anni, molti Consiglieri hanno evidenziato al Governo regionale tutti gli interrogativi relativi all'affare CVA-WGP. C'è poi stato un fatto increscioso: in Commissione si è presentato il direttore generale, nonostante non fosse stato invitato, e ha posto come aut aut per l’audizione dei suoi dipendenti la sua presenza. Riteniamo intollerabile questo diktat da parte di una persona nominata in una società controllata. Chiedo a questo Consiglio un atto di responsabilità. Abbiamo a cuore questa Società, non vogliamo creare danno, ma far sì che la CVA possa funzionare nel modo migliore».
Il Consigliere dell'UVP Alessandro Nogara ha detto di «tornare indietro nel tempo: sono tematiche discusse in quest'Aula e in Commissione da anni. L'UVP su questa risoluzione non ha nulla da eccepire. Ciò che preme è sapere se il materiale cinese acquistato e usato nelle centrali abbia le caratteristiche adeguate. Ieri abbiamo avuto una brutta sorpresa: non ci sono stati consegnati i dati. Il nostro voto, previa accettazione del nostro emendamento, è favorevole».
Il Capogruppo di ALPE, Albert Chatrian, ha osservato: «Volevamo sentire le riflessioni del Governo su questa tematica, in particolare del Presidente della Regione che da anni ormai detta l'agenda delle società partecipate. Con questa risoluzione si certifica il fallimento del percorso intrapreso con Water Gen Power: la scelta è stata sbagliata, il danno è pesante e non si giustificano le scelte messe in campo in questi otto anni da CVA e finora sempre avvallate dalla maggioranza. Da domani si aprirà un'altra partita importante, perché un mese fa la maggioranza ha approvato di quotare CVA in borsa. Con i vertici di CVA abbiamo sempre avuto un rapporto difficile perché ci sono state negate informazioni importanti, non perché non fossero in grado di farlo, ma perché qualcuno lo impediva. Con questa risoluzione viene sancita, anche da parte della maggioranza, la fine di un metodo. Speriamo sia la conclusione di un'era e l'inizio di un'altra».
Il Consigliere del gruppo Misto Elso Gerandin ha aggiunto che «la CVA, gioiello della Valle d'Aosta, deve essere gestita in altra maniera: oggi vogliamo dire basta alla mancanza di trasparenza e alla tutela politica del Presidente della Regione. Con questa risoluzione, si votano le dimissioni dei vertici, di quegli amministratori che erano alla base della quotazione in borsa della Compagnia: questo fatto dà da pensare, ma ci fa anche dire "meglio tardi che mai", "basta con la politica che mente sapendo di mentire».
Il Capogruppo di Stella Alpina Pierluigi Marquis ha dichiarato: «Il nostro ruolo ci richiama alle nostre responsabilità. Questo è un tema su cui l'opposizione ha condotto una intensa attività ispettiva, che non ha esaurito i dubbi. Vanno condotte riflessioni sull'argomento per approcciare le criticità in modo costruttivo; a volte vengono creati aloni di mistero in conseguenza a una mancanza di dialogo. Credo fermamente nella quotazione in borsa della CVA, che consentirà alla Valle d'Aosta di avere una finestra sull'estero, di migliorare le condizioni di sviluppo economico. Il nostro ragionamento deve agire nell'interesse dei valdostani».
Per il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, «non vogliamo fare del giustizialismo e non abbiamo, come legislatori, le competenze tecniche adeguate, ma crediamo che le responsabilità delle disfunzioni e di una carenza di comunicazione tra l'azionista e la dirigenza debbano essere analizzate e svelate. Oggi votiamo questa risoluzione anche in ottemperanza di un principio contenuto nel nuovo programma di maggioranza da noi sottoscritto e legato all'attualizzazione e alla valorizzazione della mission di CVA: elementi che richiedono energie e idee nuove. A noi interessano i risultati e crediamo che ora bisognerà individuare molto rapidamente una nuova governance perché il passo della quotazione in borsa della Compagnia è un momento molto delicato e non ci possiamo permettere buchi di governance».
Per il Capogruppo di Pour Notre Vallée Claudio Restano, «generalmente la politica prende decisioni ma nessuno poi paga le conseguenze. Oggi invece il Consiglio ha preso atto della situazione in essere a causa della dirigenza della CVA e l'intera Assemblea ha assunto questa scelta. Il nostro gruppo è nato per portare un cambiamento nel modo e nel metodo di assumere le decisioni».
Come qualcuno ha giustamente fatto notare l'operazione presenta alcuni punti interrogativi.
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
2 commenti:
Aggiornamento.
COMUNICATO STAMPA di FINAOSTA
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ll Consiglio di amministrazione della FINAOSTA S.p.A. si è riunito nel pomeriggio di martedì 7 febbraio u.s per assumere le determinazioni conseguenti alla risoluzione del Consiglio
regionale avente ad oggetto “Rimozione da parte del Consiglio di amministrazione di C.V.A. S.p.A. degli incarichi conferiti al dott. Riccardo TRISOLDI e al dott. Paolo GIACHINO.
Dopo ampia discussione, il Consiglio di amministrazione di FINAOSTA S.p.A. ha condiviso la necessità di verificare, con la dovuta attenzione e onde prevenire eventuali contenziosi in danno
alla società, le corrette modalità per addivenire alla rimozione dei rispettivi incarichi del dott. Riccardo TRISOLDI e del dott. Paolo GIACHINO.
ln particolare il Consiglio ha stabilito di acquisire da parte di legali di comprovata e nota esperienza uno o più pareri pro-veritate finalizzati ad ottenere, in tempi rapidi, indicazioni sulle modalità con cui dare corso a quanto contenuto nella risoluzione del Consiglio regionale.
Inoltre si è deciso di trasmettere al Consiglio di amministrazione di C.V.A. S.p.A. la risoluzione del Consiglio regionale e la deliberazione di FINAOSTA S.p.A. richiedendo allo stesso di fornire,
in tempi brevi, le proprie valutazioni e proposte circa le più corrette modalità di attuazione, per quanto di competenza, della risoluzione stessa anche tenendo conto dell'iter in corso, finalizzato alla quotazione della società.
“I legali verranno incaricati immediatamente - dichiara il residente, dott. Massimo LEVEQUE, - e verrà loro richiesto di esprimere i pareri, in ambito amministrativo-societario e di diritto del lavoro, nel giro di pochi giorni dopo di che saranno assunte le opportune decisioni'.
FINAOSTA S.p.A.
Aosta, lì 8 febbraio 2017
Comunicato stampa di CVA
Il Consiglio di Amministrazione di C.V.A. S.p.a. si è riunito in data 13 febbraio 2017 per trattare, fra i vari temi all’ordine del giorno, la “Risoluzione del Consiglio Regionale relativa alla rimozione da parte del Consiglio di Amministrazione di C.V.A. S.p.a. degli incarichi conferiti al Dottor Riccardo Trisoldi e al Dottor Paolo Giachino”.
In merito al punto di cui sopra il Consiglio di Amministrazione ritiene condivisibile che siano disposti, da parte di Finaosta, gli opportuni approfondimenti legali in merito alla fattibilità del
disposto consiliare, e che siano sentite le posizioni degli interessati relativamente a quanto indicato nella risoluzione. Pertanto il C.d.A. ha deliberato di attendere le risultanze dei pareri legali richiesti da Finaosta.
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