La società
Cooperativa di garanzia collettiva dei fidi tra imprese della Valle
d’Aosta – VALFIDI S.C. ha convocato per venerdì scorso, 26 maggio, nel
Salone delle Conferenze del Palazzio regionale, l’Assemblea
Ordinaria e l’Assemblea Straordinaria dei soci per apportare alcune
modifiche al proprio Statuto Sociale e per approvare il bilancio
dell’esercizio 2016.
Il Presidente Andrea Leonardi, aprendo i lavori, ha illustrato il percorso compiuto finora
da Valfidi
nell’ambito del
“territorio giuridico e tecnico” degli Intermediari finanziari,
avviato fin dal 2010. Nel mese di ottobre 2016 Valfidi è stata
iscritta nell’Albo Unico degli Intermediari finanziari, confermando
la qualifica assunta fin dal 2010 di Confidi Intermediario Vigilato.
Per completare lo scenario manca un ultimo passo, auspicato da
Leonardi, l’della aggregazione con gli altri Confidi operanti in
Regione Valle d’Aosta.
L’Assemblea
straordinaria ha approvato alcune variazioni statutarie resesi
necessarie ad adeguare l’operatività di Valfidi con quanto
previsto dalla normativa di Banca d’Italia per l’iscrizione
nell’Albo Unico degli Intermediari Finanziari anzidetto. I soci, in
una ottica di razionalizzazione della struttura dell’Intermediario
e della sua gestione , deliberano , tra l’altro, in merito alla
proposta di riduzione del numero degli amministratori (la
partecipazione al Consiglio di amministrazione sarà ridotta a 7
membri da 13), di riduzione dei Vice Presidenti da due ad uno,
introducendo, per favorire una costruttiva alternanza, pause
elettive.
Dal bilancio
dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 approvato nel corso
dell’Assemblea si ricavano alcuni numeri. Valfidi conta oggi 3.253
soci ordinari (imprese) e 8 soci sovventori. Nel corso del 2016 sono
stati ammessi alla cooperativa 118 nuovi soci e ne sono fuoriusciti
per recesso, decadenza o esclusione 113. Valfidi ha stipulato
convenzioni con 15 banche operanti in Valle d’Aosta, oltre che con
Aosta Factor S.p.A. e con 4 società di leasing. Al 31/12/2016 lo
stock complessivo di garanzie ammonta ad euro 85.417.773,
confermandosi sostanzialmente lo stock all’anno precedente; alle
suddette garanzie corrispondono oltre 195.000.000 euro di
finanziamenti e affidamenti attivi garantiti. # nel corso del 2016
Valfidi ha erogato 22.439.000 Euro di nuove garanzie corrispondenti
ad Euro 44.583.000 di nuove linee di credito concesse dalle banche
convenzionate. Le
garanzie in bonis rappresentano il 90,6% del totale, le garanzie
deteriorate il
9,4%, di cui il 7,%
sono garanzie relative a pratiche a sofferenza presso le banche. Le
sofferenze di cassa (posizioni escusse) sono svalutate al 97% mentre
le sofferenze di firma (posizione classificate a sofferenza dalla
banche ma non ancora escusse) sono svalutate al 61,7%. Il coverage
complessivo delle posizioni deteriorate supera il 50%.
«L’indice di
ingresso a deteriorato – ha spiegato il direttore di Valfidi
Roberto Ploner - risulta in calo, a dimostrazione del calo delle
posizioni problematiche; si è però registrato un decadimento delle
posizioni già classificate deteriorate. Il patrimonio netto della
società ammonta ad Euro 13.425.000. I Fondi Propri, (ex
Patrimonio di
vigilanza) ad Euro 13.097.000. Il margine di intermediazione, ovvero
i ricavi ammontano ad Euro 1.427.000 Euro, i costi operativi totali
ad Euro 1.153.000 e le rettifiche di valore o svalutazione per
crediti e garanzie deteriorati ad Euro 942.000. La gestione
caratteristica ovvero i ricavi complessivi al netto dei costi
operativi, genera un risultato positivo di circa 274.000 Euro; per
effetto delle svalutazioni l’esercizio chiude con un risultato
negativo.
«In merito ai
numeri sopra esposti - evidenzia Ploner – va fatto notare come
Valfidi sia riuscita, nel corso del 2016, a mantenere lo stock di
garanzie dell’anno precedente; un risultato positivo questo,
soprattutto se raffrontato con il trend dei Confidi nazionali e
tenuto conto della restrizione del credito delle banche e
dell’utilizzo sempre più massiccio da parte delle banche del Fondo
Centrale di garanzia a discapito dei Consorzi di Garanzia Fidi.
Riguardo alla percentuale complessiva del 9,4% di deteriorato,
evidenzia come questa sia al di sotto rispetto alle percentuali che
rileva la Banca d’Italia sul sistema del credito della Valle
d’Aosta».
Per Ploner «Questi
dati confermano come Valfidi in questi anni non abbia fatto mancare
il suo
sostegno alle
imprese, soprattutto a quelle che ne avevano maggiore necessità,
cercando
e trovando soluzioni
idonee a condividere il rischio con altri soggetti con, allo stesso
tempo, una dovuta attenzione però al merito di credito. Valfidi, al
fine di agevolare i propri soci, continua a praticare commissione di
garanzia tra le più basse in assoluto e soprattutto invariate dal
2010 ancorché il rischio di credito in questi anni, a causa della
difficile crisi economica che ha attraversato anche la regione Valle
d’Aosta, sia cresciuto in maniera esponenziale. Le commissioni
basse, unitamente alle svalutazioni hanno determinato il risultato di
esercizio»
Il Presidente
Leonardi ha rassicurato in merito alla «solidità patrimoniale di
Valfidi evidenziando
che l’indice CET1,
ovvero il principale indice di solidità patrimoniale utilizzato
dalle banche e dagli Intermediari Finanziari, per Valfidi si attesta
al 17,94%; ed evidenziando altresì come le percentuali di
deteriorato risultino inferiori rispetto al sistema finanziario
valdostano ed adeguatamente svalutate».
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