21 giugno 2017

#Cva e il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica


Con riferimento alle novità riguardanti la Riforma del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica approvate dal Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì 9 giugno, il Gruppo CVA ha ritenuto opportuno diffondere una nota sul'argomento.

«Al momento CVA - si legge nel comunicato - sta lavorando all’iter di quotazione in ottemperanza alla legge regionale di bilancio, nonché al mandato e alle indicazioni ricevute da Finaosta. La quotazione in Borsa rappresenterebbe un volano importante allo sviluppo futuro della società, in un contesto di mercato di libera concorrenza estremamente competitivo che vedrà presto significativi cambiamenti strutturali e tecnologici e dove sono richiesti processi decisionali rapidi per cavalcare e non subire i profondi cambiamento in atto. 
In questo contesto, CVA ritiene di dover operare sul mercato a parità di condizioni rispetto ai competitors privati, caratterizzati da processi decisionali particolarmente snelli e veloci. Un’efficienza operativa che lo status di società quotata consentirà di seguire e apprezzare grazie al costante presidio del mercato e agli elevati livelli di trasparenza e informativa societaria, richiesti dall’autorità di vigilanza. Inoltre, anche in termini di nuove assunzioni, il processo di quotazione consentirebbe di mantenere il legame con le attuali dinamiche del mondo del lavoro, senza dover attingere prioritariamente dai cosiddetti “listoni” ad oggi non ancora disponibili. Anche sul fronte finanziario, quello attuale è un momento storico particolarmente interessante per la miglior valorizzazione dell’azienda: l’economia a tassi bassi favorisce gli investimenti sulle società industriali di medie dimensioni e la nuova liquidità connessa al lancio dei PIR (Piani individuali di risparmio) sta portando a una crescita dei corsi azionari a vantaggio delle società quotate.In sintesi, la quotazione - peraltro solo di una minoranza del pacchetto azionario -  faciliterà lo sviluppo industriale del Gruppo, agevolerà l’attuazione del piano strategico di CVA, rendendo l’azienda un vero volano per la crescita del territorio, aumenterà notevolmente la trasparenza sul governo societario e renderà l’azienda maggiormente attraente per un management di alto livello. Tutto questo a beneficio della regione Valle d’Aosta, che potrà contare su un flusso di dividendi in linea con le remunerazioni correnti del settore e in rapporto a un aumentato portafoglio di attività». 

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