Con riferimento alle novità riguardanti la Riforma del
testo unico in materia di società a partecipazione pubblica approvate dal
Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì 9 giugno, il Gruppo CVA ha ritenuto opportuno diffondere una nota sul'argomento.
«Al momento CVA - si legge nel comunicato - sta lavorando all’iter di quotazione in
ottemperanza alla legge regionale di bilancio, nonché al mandato e alle
indicazioni ricevute da Finaosta. La quotazione in Borsa rappresenterebbe un volano
importante allo sviluppo futuro della società, in un contesto di mercato di
libera concorrenza estremamente competitivo che vedrà presto significativi
cambiamenti strutturali e tecnologici e dove sono richiesti processi
decisionali rapidi per cavalcare e non subire i profondi cambiamento in atto.
In questo contesto, CVA ritiene di dover operare sul
mercato a parità di condizioni rispetto ai competitors privati, caratterizzati
da processi decisionali particolarmente snelli e veloci. Un’efficienza
operativa che lo status di società quotata consentirà di seguire e apprezzare
grazie al costante presidio del mercato e agli elevati livelli di trasparenza e
informativa societaria, richiesti dall’autorità di vigilanza. Inoltre, anche in termini di nuove assunzioni, il
processo di quotazione consentirebbe di mantenere il legame con le attuali
dinamiche del mondo del lavoro, senza dover attingere prioritariamente dai
cosiddetti “listoni” ad oggi non ancora disponibili. Anche sul fronte finanziario, quello attuale è un
momento storico particolarmente interessante per la miglior valorizzazione
dell’azienda: l’economia a tassi bassi favorisce gli investimenti sulle società
industriali di medie dimensioni e la nuova liquidità connessa al lancio dei PIR
(Piani individuali di risparmio) sta portando a una crescita dei corsi azionari
a vantaggio delle società quotate.In sintesi, la quotazione - peraltro solo di una
minoranza del pacchetto azionario - faciliterà lo sviluppo industriale del Gruppo,
agevolerà l’attuazione del piano strategico di CVA, rendendo l’azienda un vero
volano per la crescita del territorio, aumenterà notevolmente la trasparenza
sul governo societario e renderà l’azienda maggiormente attraente per un
management di alto livello. Tutto questo a beneficio della regione Valle d’Aosta,
che potrà contare su un flusso di dividendi in linea con le remunerazioni
correnti del settore e in rapporto a un aumentato portafoglio di attività».
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