Proponiamo l'intervento del Presidente della Camera di Commercio di Aosta Nicola Rosset alla Giornata dell'Economia 2017.
Buongiorno a tutti,
quello con la Giornata dell’Economia è un appuntamento ormai tradizionale per riunire i diversi attori del territorio, confrontarsi sull’andamento dei principali indici economici e per provare a tracciare un possibile percorso di lavoro per gli anni a venire.
Quella di quest’anno è però un’edizione che assume un valore ancora più importante.
Insieme alla Regione, a Banca d’Italia e con la collaborazione dell’Università, abbiamo infatti voluto, per la prima volta, riunire allo stesso tavolo tutti i soggetti che in Valle sono impegnati nel monitoraggio dei diversi aspetti economici.
Ne è nata una mattinata di lavoro che speriamo possa rappresentare un utile momento di confronto per cercare di meglio comprendere una situazione che si presenta ancora molto complessa e delicata.
A preoccupare è certamente il calo delle imprese, scese sotto le 13 mila unità, con il perdurare delle difficoltà per i comparti dell’edilizia e del commercio.
A destare ancora maggiori pensieri è soprattutto il calo delle iscrizioni, che nel primo trimestre 2017 hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi 10 anni.
Questo vuole dire che in Valle d’Aosta si fa ancora fatica a fare impresa e che le nuove generazioni non vedono in questo settore un ambito di interesse per la propria vita professionale.
E’ d’altra parte innegabile che fare impresa in un territorio di montagna non è certamente facile, sia in termini di sovracosti della montagna, sia per quanto riguarda i collegamenti e l’infrastrutturazione digitale.
E come non pensare ad esempio alle difficoltà derivanti dai collegamenti, con una situazione che vede le imprese valdostane pagare pesantemente i costi della rete autostradale senza poter usufruire in maniera ottimale di soluzioni alternative, quali ad esempio la rete ferroviaria.
Certamente molto è stato fatto ma i margini di crescita sono ancora molto ampi e richiedono l’impegno di tutti.
Un tema cruciale è quello del credito nel quale gli attori sul territorio, penso ad esempio a Finaosta e ai Confidi, devono mettere in atto sinergie ed integrazione di azioni per non disperdere le risorse.
Dopo una fase in cui garantire la liquidità faceva la differenza per la sopravvivenza delle imprese, è necessario ora pensare a strumenti più strutturali e finalizzati allo sviluppo.
Obiettivo dovrebbe essere quello di permettere alle imprese nuovi investimenti rivolti in particolare al ricambio generazionale, alla ricapitalizzazione e alla ristrutturazione del debito aziendale, ed in grado di creare posti di lavoro e portare energie e competenze giovani all’interno dell’azienda.
E parlando di giovani viene naturale pensare alle opportunità offerte dalla digitalizzazione.
Troppo spesso infatti gli imprenditori sono portati a pensare che questo sia un argomento riservato esclusivamente alle imprese del settore tecnologico, mentre invece si tratta di un processo che potrebbe interessare tutte le aziende valdostane.
Parlo, ad esempio, della possibilità di migliorare il proprio ciclo produttivo, o di trovare nuove formule per approcciare i propri clienti, di fidelizzarli, di rendere ancora più interessante ed unica quella qualità che da sempre è uno dei punti di forza del nostro territorio.
Perché tutto questo sia possibile è però necessario sviluppare competenze e professionalità in grado di sfruttare al meglio le diverse opportunità.
Va quindi portato avanti un lavoro di formazione delle imprese e dei loro addetti, e, al tempo stesso, serve instaurare un dialogo sempre più stretto con il mondo della scuola e della formazione.
E’ questa un’altra sfida importante che ci deve vedere in prima linea e per la quale stiamo già lavorando.
Cercare di far coincidere le esigenze del mondo scolastico con quelle delle imprese darebbe nuova linfa al nostro comparto imprenditoriale ed al mondo del lavoro, supportando anche quel passaggio generazionale che risulta fondamentale per il benessere dell’intera economia locale
Come appare evidente da questa rapida analisi della situazione, la carne al fuoco è certamente molta così come i possibili ambiti di intervento.
Al soggetto pubblico spetta il compito di mettere a disposizione delle imprese tutti gli strumenti necessari a cogliere le diverse opportunità che il mercato mette a disposizione.
Allo stesso modo è necessario che il comparto imprenditoriale riesca a comprendere e a portare a buon fine questo importante cambiamento di mentalità.
Solo la combinazione tra questi due fattori potrà permettere alla nostra economia di ripartire in maniera efficace garantendo quella spinta capace di risollevare l’intero sistema Valle d’Aosta.
Qui trovi l'analisi fatta dalla Chambre. Buona lettura
Obiettivo dovrebbe essere quello di permettere alle imprese nuovi investimenti rivolti in particolare al ricambio generazionale, alla ricapitalizzazione e alla ristrutturazione del debito aziendale, ed in grado di creare posti di lavoro e portare energie e competenze giovani all’interno dell’azienda.
E parlando di giovani viene naturale pensare alle opportunità offerte dalla digitalizzazione.
Troppo spesso infatti gli imprenditori sono portati a pensare che questo sia un argomento riservato esclusivamente alle imprese del settore tecnologico, mentre invece si tratta di un processo che potrebbe interessare tutte le aziende valdostane.
Parlo, ad esempio, della possibilità di migliorare il proprio ciclo produttivo, o di trovare nuove formule per approcciare i propri clienti, di fidelizzarli, di rendere ancora più interessante ed unica quella qualità che da sempre è uno dei punti di forza del nostro territorio.
Perché tutto questo sia possibile è però necessario sviluppare competenze e professionalità in grado di sfruttare al meglio le diverse opportunità.
Va quindi portato avanti un lavoro di formazione delle imprese e dei loro addetti, e, al tempo stesso, serve instaurare un dialogo sempre più stretto con il mondo della scuola e della formazione.
E’ questa un’altra sfida importante che ci deve vedere in prima linea e per la quale stiamo già lavorando.
Cercare di far coincidere le esigenze del mondo scolastico con quelle delle imprese darebbe nuova linfa al nostro comparto imprenditoriale ed al mondo del lavoro, supportando anche quel passaggio generazionale che risulta fondamentale per il benessere dell’intera economia locale
Come appare evidente da questa rapida analisi della situazione, la carne al fuoco è certamente molta così come i possibili ambiti di intervento.
Al soggetto pubblico spetta il compito di mettere a disposizione delle imprese tutti gli strumenti necessari a cogliere le diverse opportunità che il mercato mette a disposizione.
Allo stesso modo è necessario che il comparto imprenditoriale riesca a comprendere e a portare a buon fine questo importante cambiamento di mentalità.
Solo la combinazione tra questi due fattori potrà permettere alla nostra economia di ripartire in maniera efficace garantendo quella spinta capace di risollevare l’intero sistema Valle d’Aosta.
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