Questa settimana proponiamo l’intervista
a Erika Galassi, albergatrice e Presidente del Consorzio di miglioramento
fondiario di Porossan.
Che cosa è e che cosa fa un Consorzio di miglioramento
fondiario?
Bisogna
parlare innanzitutto di Consorzi Irrigui e Consorzi di Miglioramento Fondiario
che spesso si fondono in un unico ente.Entrambi
si occupano di gestire e mantenere la rete di distribuzione idrica ad uso
irriguo presente sul territorio valdostano. La
rete idrica è composta dai canali irrigui che prelevano l’acqua generalmente
dai torrenti e attraverso una fitta rete di branche e ru, la distribuiscono sul
territorio. Le branche ed i ru sono stati sostituiti in alcune porzioni di
territorio, dall’irrigazione a pioggia e dai bocchettoni attraverso complessi
impianti irrigui permettendo un’ottimizzazione della risorsa idrica. I Consorzi
di miglioramento fondiario inoltre gestiscono quelle porzioni di territorio che
sono state oggetto di riordino fondiario ovvero, le particelle catastali
ricomprese in una certa superficie sono stare bonificate, ridisegnate e
riassegnate ai proprietari cosi da migliorare la gestione e la distribuzione
del territorio.
Si tratta di una realtà diffusissima
nella nostra regione e tutti aderiscono alla Fèdération des Coopératives: riusciamo a dare un po’ di
numeri?
Le
superfici dei Consorzi coprono quasi la totalità del territorio irrigato
Valdostano. Quasi la totalità in quanto vi sono delle piccole realtà che pur
essendo irrigate, non rientrano nella perpetrazione consortile. In termini di
numeri parliamo di circa 160 Consorzi di cui circa 130 attualmente aderenti
alla Federation des Cooperatives.
I numeri del vostro consorzio?
Il
Nostro Consorzio opera sulla territorio Collinare del Comune di Aosta nelle
frazioni di Porossan e Beauregard, nonché la zona di Saumont e del Ponte di
Pietra, ed una piccola porzione del Comune di Roisan, per un totale di 297 ettari
di cui 16 interessati dal riordino fondiario. Il nostro infatti è un consorzio
Irriguo e di Miglioramento Fondiario. E’
servito da 4 canali, in ordine dall’alto: il Pompillard, il Presto, lo
Champapon ed il Baudin che prelevano l’acqua da tre prese sul torrente Buthier,
la più alta a Valpelline, la seconda in corrispondenza del nuovo viadotto per Valpelline
e la terza a Saumont. I 4 canali servono 4 consorzi: Roisan, Porossan, Saint
Christophe e Quart pertanto portano l’acqua e servono il territorio da
Valpelline a Quart, attraverso una fitta rete di canali e branche.
Il
nostro consorzio conta circa 700 utenti e distribuiamo acqua sia per uso
agricolo che per uso irriguo civile.
Quanto è importante per un territorio l’attività del suo Consorzio?
II
Consorzi Irrigui sono fondamentali in quanto rappresentano uno strumento
indispensabile per la conservazione del territorio e la sopravvivenza
dell’agricoltura di montagna
Faccio l’avvocato del diavolo. Non è una realtà un po’ datata?
No,
assolutamente! Soprattutto in un periodo come questo, dove l’Europa ci chiede
il rispetto ed il corretto uso idrica, i Consorzi sono lo strumento
fondamentale per il dialogo tra L’Amministrazione Pubblica e coloro che
utilizzano il territorio. Diventano
sempre più importanti
Quali attività avete svolto
nel corso del 2017?
I
Consorzi Irrigui non hanno una grande disponibilità economica, hanno vissuto ed
ancora vivono, per la maggiore parte sui finanziamenti Regionali
dell’Assessorato all’Agricoltura, pertanto, in linea con la situazione
economica del momento, il nostro Consorzio si è limitato a mantenere il più
possibile in funzione la rete idrica esistente impresa alquanto ardua
quest’anno visti problemi legati alla frana di Ollomont che ha comportato la
chiusura dei canali per quasi tutto il mese di agosto. e potete immaginare il
disagio che hanno avuto i consorziati vista la forte siccità. inoltre, il
consiglio direttivo, sta lavorando già da due anni, e siamo in fase di
ultimazione all’aggiornamento e all’informatizzazione del catasto consortile.
L’intervento più significativo da quando lei è Presidente?
Purtroppo
la partenza del mio incarico da Presidente coincide con l’inizio delle
riduzioni dei contributi regionali pertanto, in questi anni non è stato
possibile mettere in piedi opere importanti, ma il Consiglio ha lavorato per
riorganizzare il Catasto Consortile così da riuscire ad arrivare a diventare
economicamente autonomi almeno per le spese di ordinaria amministrazione e
poter programmare investimenti futuri più grandi. Inoltre si è lavorato insieme
all’Amministrazione Regionale per portare a termine le procedure amministrative
dei riordini fondiari ed affidare ai proprietari le nuove particelle
Quali attività avete in
programma per il 2018?
Abbiamo
in programma interventi importanti di manutenzione e rifacimento di un tratto
del canale Pompillard che attualmente presenta delle perdite significative e a
livello amministrativo, vedremo finalmente ultimato il catasto consortile e
sarà in funzione il nuovo conteggio dei ruoli.
Un sogno da Presidente del
Consorzio da realizzare?
Il
mio sogno, che ho da quanto ho ricevuto l’incarico e che spero almeno di
iniziare è quello di servire l’intero territorio del Consorzio con l’acquedotto
irriguo impresa non semplice poiché i costi sono molto elevati, ma speriamo di
riuscire a piccole parti a servire tutti.
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