22 dicembre 2017

Erika Galassi (Porossan): «Cresce l'importanza dei Consorzi di miglioramento fondiario»

Questa settimana proponiamo l’intervista a Erika Galassi, albergatrice e Presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Porossan.

Che cosa è e che cosa fa un Consorzio di miglioramento fondiario?
Bisogna parlare innanzitutto di Consorzi Irrigui e Consorzi di Miglioramento Fondiario che spesso si fondono in un unico ente.Entrambi si occupano di gestire e mantenere la rete di distribuzione idrica ad uso irriguo presente sul territorio valdostano. La rete idrica è composta dai canali irrigui che prelevano l’acqua generalmente dai torrenti e attraverso una fitta rete di branche e ru, la distribuiscono sul territorio. Le branche ed i ru sono stati sostituiti in alcune porzioni di territorio, dall’irrigazione a pioggia e dai bocchettoni attraverso complessi impianti irrigui permettendo un’ottimizzazione della risorsa idrica. I Consorzi di miglioramento fondiario inoltre gestiscono quelle porzioni di territorio che sono state oggetto di riordino fondiario ovvero, le particelle catastali ricomprese in una certa superficie sono stare bonificate, ridisegnate e riassegnate ai proprietari cosi da migliorare la gestione e la distribuzione del territorio.

Si tratta di una realtà diffusissima nella nostra regione e tutti aderiscono alla Fèdération des Coopératives: riusciamo a dare un po’ di numeri?
Le superfici dei Consorzi coprono quasi la totalità del territorio irrigato Valdostano. Quasi la totalità in quanto vi sono delle piccole realtà che pur essendo irrigate, non rientrano nella perpetrazione consortile. In termini di numeri parliamo di circa 160 Consorzi di cui circa 130 attualmente aderenti alla Federation des Cooperatives.

I numeri del vostro consorzio?
Il Nostro Consorzio opera sulla territorio Collinare del Comune di Aosta nelle frazioni di Porossan e Beauregard, nonché la zona di Saumont e del Ponte di Pietra, ed una piccola porzione del Comune di Roisan, per un totale di 297 ettari di cui 16 interessati dal riordino fondiario. Il nostro infatti è un consorzio Irriguo e di Miglioramento Fondiario. E’ servito da 4 canali, in ordine dall’alto: il Pompillard, il Presto, lo Champapon ed il Baudin che prelevano l’acqua da tre prese sul torrente Buthier, la più alta a Valpelline, la seconda in corrispondenza del nuovo viadotto per Valpelline e la terza a Saumont. I 4 canali servono 4 consorzi: Roisan, Porossan, Saint Christophe e Quart pertanto portano l’acqua e servono il territorio da Valpelline a Quart, attraverso una fitta rete di canali e branche.
Il nostro consorzio conta circa 700 utenti e distribuiamo acqua sia per uso agricolo che per uso irriguo civile.

Quanto è importante per un territorio l’attività del suo Consorzio?
II Consorzi Irrigui sono fondamentali in quanto rappresentano uno strumento indispensabile per la conservazione del territorio e la sopravvivenza dell’agricoltura di montagna

Faccio l’avvocato del diavolo. Non è una realtà un po’ datata?
No, assolutamente! Soprattutto in un periodo come questo, dove l’Europa ci chiede il rispetto ed il corretto uso idrica, i Consorzi sono lo strumento fondamentale per il dialogo tra L’Amministrazione Pubblica e coloro che utilizzano il territorio. Diventano sempre più importanti

Quali attività avete svolto nel corso del 2017?
I Consorzi Irrigui non hanno una grande disponibilità economica, hanno vissuto ed ancora vivono, per la maggiore parte sui finanziamenti Regionali dell’Assessorato all’Agricoltura, pertanto, in linea con la situazione economica del momento, il nostro Consorzio si è limitato a mantenere il più possibile in funzione la rete idrica esistente impresa alquanto ardua quest’anno visti problemi legati alla frana di Ollomont che ha comportato la chiusura dei canali per quasi tutto il mese di agosto. e potete immaginare il disagio che hanno avuto i consorziati vista la forte siccità. inoltre, il consiglio direttivo, sta lavorando già da due anni, e siamo in fase di ultimazione all’aggiornamento e all’informatizzazione del catasto consortile.

L’intervento più significativo da quando lei è Presidente?
Purtroppo la partenza del mio incarico da Presidente coincide con l’inizio delle riduzioni dei contributi regionali pertanto, in questi anni non è stato possibile mettere in piedi opere importanti, ma il Consiglio ha lavorato per riorganizzare il Catasto Consortile così da riuscire ad arrivare a diventare economicamente autonomi almeno per le spese di ordinaria amministrazione e poter programmare investimenti futuri più grandi. Inoltre si è lavorato insieme all’Amministrazione Regionale per portare a termine le procedure amministrative dei riordini fondiari ed affidare ai proprietari le nuove particelle

Quali attività avete in programma per il 2018?
Abbiamo in programma interventi importanti di manutenzione e rifacimento di un tratto del canale Pompillard che attualmente presenta delle perdite significative e a livello amministrativo, vedremo finalmente ultimato il catasto consortile e sarà in funzione il nuovo conteggio dei ruoli.

Un sogno da Presidente del Consorzio da realizzare?
Il mio sogno, che ho da quanto ho ricevuto l’incarico e che spero almeno di iniziare è quello di servire l’intero territorio del Consorzio con l’acquedotto irriguo impresa non semplice poiché i costi sono molto elevati, ma speriamo di riuscire a piccole parti a servire tutti. 

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