Siete
stati promotori di un corso per neoimprenditori e start up di cosa si è
trattato...
Si deve tornare al 2016 quando in un convegno nazionale
appresi che alcune Regioni italiane, due per l’esattezza: Friuli Venezia Giulia
ed Emilia Romagna, avevano stipulato una Convenzione di collaborazione con la
nostra Associazione, per l’assistenza manageriale ad aziende e /o iniziative
con esigenze temporanee. Contattai l’allora Assessore alle attività Produttive che
ne comprese l’importanza e rapidamente nacque la terza Regione convenzionata ed
anche noi ci impegnammo a fornire assistenza, formalizzando un accordo secondo
il quale la nostra associazione avrebbe offerto monitoraggio e tutoring, con
proprie figure manageriali, alle piccole e medie aziende che ne fossero prive e
che ne sentissero il bisogno. Consulenza ovviamente totalmente gratuita. Quando
in seguito la Regione ha ritenuto di organizzare un concorso a premi per le
migliori proposte di Start-up, coerentemente ci è stato chiesto di partecipare
alla iniziativa, offrendo assistenza nei limiti delle nostre possibilità. Dal
Concorso sono emerse alcune interessanti idee meritevoli di attenzione ed
assistenza.
Come avete scelto i relatori?
Personalmente mi sono rivolto ai nostri vertici romani ricordando
il nostro impegno assunto con la Regione. Ho ricevuto l’assenso immediato con
il contestuale coinvolgimento di un primario istituto, di assistenza e
formazione manageriale, di Milano, “Fondazione IDI Manager” legata
pariteticamente a FDM e CONFAPI . Docenti di primissimo livello sono stati
messi a nostra disposizione con finanziamento assicurato.
Grazie al vostro impegno è cresciuta la cultura
del management in Valle d'Aosta?
Non credo si possa affermare una così importante incidenza
sulla cultura manageriale locale che, a nostro modesto avviso, è già certamente
livellata allo standard medio italiano e noi la rappresentiamo
A livello di vita associativa qual è la
situazione? Quanti sono gli iscritti a Federmanager?
La dirigenza in valle, come in Italia, è da tempo organizzata
in associazioni di categoria : medici, insegnanti, commercio, pubblici e
privati. Io, personalmente, li rappresento, sindacalmente come Segretario
regionale CIDA (Conf. Ital. Dir. Ed Alte professionalità) Al momento però, l’associazione dei Dirigenti
industriali (Federmanager) spicca per la maggiore attività e qualità
d’intervento. Gli associati Federmanager sono un centinaio su un bacino stimato
di 150/180 fra attivi e pensionati.
Ovviamente siamo una piccola Associazione di dimensione coerente con la propria
Regione. Non avremmo certo i mezzi per esistere se la Direzione nazionale non
avesse deciso di finanziare il 75% del nostro fabbisogno. Mantenere costante la
fiducia dei nostri vertici e fatto di importanza vitale.
Voi avete un ruolo anche sindacale: c’è qualche
situazione critica da segnalare?
Sindacalmente abbiamo continuato ad assistere colleghi in
momenti di abbandono e/o variazione di incarico. La vertenza più impegnativa è
stata quella relativa al Casinò dove comunque, per la nostra natura di
dirigenti, abbiamo rappresentato una posizione molto più prossima alle esigenze
aziendali e pertanto molto meno seguita dalle altre confederazioni. Per quanto
riguarda altre vertenze, la ripresa economica, anche da noi in corso, ha
limitato l’emergere di nuove situazioni critiche
Il 2017 è risultato sicuramente uno dei più brillanti
esercizi della nostra storia. Importanti convegni sono stati organizzati con
interventi nazionali di notevole interesse. Sicuramente degna di nota è stata
la conferenza sul tema “Industria 4.0” organizzata con la collaborazione della
Regione e dei nostri vertici nazionali
Altre iniziative in vista per il 2018
L’iniziativa più importante per il 2018 è il mio personale
ritiro con l’affidamento dell’incarico a forze notevolmente più giovani ed in
grado certamente di proseguire e migliorare i già notevoli risultati ottenuti
con il mio personale massimo impegno.
Un sogno imprenditorial-associativo da
realizzare?
Vedere la nostra associazione protagonista nel grande progetto
nazionale che va sotto il nome di “Alternanza scuola lavoro”.
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