La burocrazia ammazza le imprese. 31 miliardi all'anno, tempo e risorse sottratti al lavoro, lo dice la Cgia di Mestre. Nel rapporto OCSE 2017, l'Italia si piazza al 14° posto tra i 19 Paesi dell'area euro per facilità di fare impresa. Ai primi posti troviamo Finlandia, Paesi Bassi e Lussemburgo.Siamo all'ultimo posto per i costi per avviare un'impresa e per recuperare i crediti in caso di fallimento. Per avviare un'impresa ci vogliono 6,5 giorni, meno della media UE (9 giorni). L'OCSE ha calcolato che le imprese italiane destinano 238 ore (dato medio UE 149) per pagare le imposte, sono 30 giorni tolti al lavoro, che nelle piccole realtà sono un macigno. Ci vogliono 227,5 giorni, cioè 7,5 mesi (media UE 6,1), per ottenere un permesso per costruire e quasi 3 anni (media UE 1,8 anni) per avere una sentenza su di una disputa commerciale.
La regione più virtuosa in Europa è la finlandese Åland, la prima regione italiana, al 118° posto è il
Trentino, la Valle d'Aosta si piazza al 142° posto, sesta in Italia. Assolombarda stima che il peso della burocrazia sul fatturato tocca il 4% per le piccole imprese (2,1% per le medie), si passa dai 108 mila euro per una piccola impresa ai 710 mila euro per un’azienda di medie dimensioni, e ha rilevato che tra le 10 procedure esaminate le più lunghe e complesse sono quelle ambientali.
Sono dati impietosi che ci fanno capire quanta mala burocrazia ci sia in Italia e che demoralizza tanti imprenditori che lottano ogni giorno per tenere aperta la loro attività. Non a caso gli investitori stranieri sono restii a venire nel nostro Paese per mancanza di trasparenza, incertezza giuridica
e adempimenti troppo onerosi. Le imprese minori sono le più penalizzate perché non hanno uffici interni dedicati alle incombenze burocratiche e si devono avvalere di professionisti esterni. In Valle d'Aosta non sempre abbiamo saputo sfruttare il vantaggio di avere dimensioni ridotte e quindi la facilità di interazione con tutti i livelli dell'Amministrazione pubblica. Gli operatori valdostani,
per esempio, trovano molto complesso il SISPREG2014. Nella relazione sulla performance 2017 della Regione si legge che l'edilizia è uno dei settori più critici per i tempi lunghi (175 giorni di media) e per i costi per il rilascio di titoli abilitativi, numero eccessivo di amministrazioni ed enti interlocutori, differenze nelle procedure seguite dai Comuni e incertezza sugli adempimenti da
espletare.
La relazione elenca anche una serie di procedure che sono state semplificate: dal bando per il micro
credito, ai mutui per l'uso più razionale di energia, all'iscrizione on line alla Fiera di Sant'Orso. E se nel 2018 è la privacy che ha appesantito il carico burocratico, il 2019 è iniziato male con la fatturazione elettronica.
Sono anche previsti maggiori adempimenti per coloro che operano con l'ester: un'impresa commerciale con 5 dipendenti dovrà inviare documentazione all'erario 88 volte e una piccola impresa industriale con 50 dipendenti addirittura 99.
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