21 novembre 2019

Terenzio De Fazio (#CNATrasporti): «Il periodo estivo deve ancora crescere»

Proponiamo questa settimana l’intervista a Terenzio De Fazio, Presidente dell’Unione CNA Trasporti.

Prima di tutto spieghiamo qual è il suo incarico in Cna Valle d’Aosta?
Rappresento e faccio da collante tra le aziende di trasporto, cose e persone e gli enti preposti per cercare di risolvere le problematiche del settore. Prima di tutto l’abusivismo e la poca chiarezza delle norme.

Quanti iscritti avete come associazione nella sua sezione?
Siamo 62 iscritti di cui 40 noleggio con conducente, 4 taxi, 2 traslochi.

Lei è un conducente a noleggio, come lo è diventato?
Io lo sono diventato per caso. Ho letto un annuncio su un giornale dove si cedeva un ramo d’azienda e ne ho approfittato. Ho comprato la prima autorizzazione e poi ne ho acquistate altre. Sono  autorizzazioni rilasciate dai comuni in tutta Italia. Ora il rilascio è stato bloccato in quanto a livello statale stanno cercando di censirle per capire quante ne esistono. Se uno vuole iniziare c’è mercato.

Rispetto a come lo è diventato lei, è cambiato qualcosa negli ultimi anni?
Io mi occupo del settore da nove anni. I requisiti che servono non sono cambiati. Occorre la patente
B oppure D per gli autobus con i relativi K che sono i certificati di abilitazione professionale. Poi si
deve avere una iscrizione al ruolo che rilascia la Camera di Commercio previo una esame. E poi l’autorizzazione o da taxi o da ncc. Per superare l’esame si deve conoscere la legge nazionale per i trasporti, la legge regionale e un po’ di geografia.

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Uno dei problemi è la normativa che si presta ad interpretazioni e crea confusione. Per esempio la differenza tra noleggio con conducente e attività di taxi dal punto di vista normativo non è chiara. Poi
con l’arrivo delle nuove tecnologie – la mail, le prenotazioni, il sito internet – a livello nazionale il contrasto si è un po’ acuito.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Possibilità di lavoro ci sono, soprattutto nel periodo invernale grazie al turismo. Purtroppo non si
può dire la stessa cosa del periodo estivo. E in questo caso si deve lavorare in sinergia con gli attori del territorio. Si devono portare più turisti.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Voglia di lavorare, non guardare l’orario in quanto serve una disponibilità massima h24 e se parla inglese è meglio.

Ci sono problemi sul fronte pensionistico?
Noi siamo artigiani. Versiamo i contributi normalmente come fanno altre categorie.

Il mondo digitale è entrato nelle vostre professioni? E se sì come?
Inevitabilmente. Dalla semplice mail dove ti arriva la prenotazione all’invio di un preventivo fino al sito internet dove si pubblicizza la propria attività.

Problemi con Uber?
In Valle no. Il mercato è  troppo piccolo. Perfino a Torino fa fatica a prendere piede. Anche in altre
realtà più grandi comunque c’è stata una certa regolamentazione.

Un valore professionale da recuperare in questa nostra società?
La formazione, la professionalità, l’approccio con il cliente.

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