L'Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz e Stefano Landi della società SL&A hanno presentato alla stampa ed agli operatori del settore turistico il progetto del Piano strategico di marketing turistico per la regione Valle d'Aosta che sarà la base su cui costruire gli interventi promozionali e di comunicazione nel settore. All’elaborazione del Piano collaboreranno sei esperti della società SL&A di Roma, oltre a due risorse junior locali. La conferenza stampa, su cui ritornerò nei prossimi giorni, si è tenuta ieri pomeriggio presso la sala delle conferenze della Biblioteca regionale di Aosta. Tanta la gente presente per un evento che si presenta come una novità assoluta per la nostre regione. Nel passato si sono fatti molti piani di comunicazione, ma mai un piano strategico di marketing. Qui non si dà per scontato il prodotto, ma si esamina le potenzialità della regione e si prova ad ipotizzare i mercati più adatti con un occhio alla clientela di prossimità che - aggiungo io - forse nel futuro, dati gli elevati costi della mobilità, sarà più interessata a raggiungere la vicina Valle d'Aosta. Ci tengo a far notare che per chi è abituato a leggere il Corriere della Valle e questo blog non si tratta di concetti completamente nuovi. Segnalo in merito una bella intervista a Piero Roullet dal titolo «Serve un piano turistico» e la stessa intervista all'assessore Marguerettaz di qualche mese fa dal titolo limpido e cristallino: «Dico di sì al piano di sviluppo turistico». L'unica vera incognita è se il tessuto imprenditoriale saprà davvero fare sistema. Cosa che a noi valdostani, da quando c'è comunque una ricchezza diffusa, sembra riuscire non molto bene. Preoccupazione chiaramente manifestata durante il dibattito, ad esempio, da Gabriele Accornero (Finaosta e Forte di Bard). Qualche operatore turistico che mi sta leggendo ha voglia di raccontarmi le sue impressioni in merito all'incontro e soprattutto su quali possano essere i contenuti di questo piano?
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
3 commenti:
mi è d'obbligo segnalare che la Regione, in questo campo, è del tutto INADEMPIENTE.
Il PTP, approvato nel 1998, quindi dieci anni fa, poneva in capo alla Regione l'obbligo di predisporre i seguenti progetti e piani.
Mi limito ad elencare quelli aventi particolare rilevanza ai fini turistici:
1) Progetti integrativi di rilievo regionale
PTIR 1 - Valdigne
PTIR 3 - Bard
2) Progetti operativi integrati di rilievo subregionale
PTIL 2 - Grand Paradis
PTIL 3 - Cogne-Pilaz
PTIL 4 - Comba Freida
PTIL 6 - Valtournenche
PTIL 9 - Valli del Lys e d'Ayas
PTIL 11 - Valgrisenche
3) Programmi integrati di interesse regionale
PMIR 3 - Sistema dei castelli
PMIR 5 - Territorio walser
PMIR 6 - Alte vie e altri itinerari escursionistici
PMIR 7 - Turismo invernale
L'articolo 47 della legge urbanistica regionale 11/98, in accordo con il PTP, obbliga le stazioni e le località turistiche a formare i programmi di sviluppo turistico, con notevoli ricadute delle scelte operate dai medesimi sull'attuazione dei piani regolatori.
Cosa ha fatto e dov'era la regione in questi dieci anni?
1) Non ha posto mano a NESSUNO, dico nessuno, dei progetti e programmi di cui sopra;
2) Non ha mai dato alcuna, dico ALCUNA, indicazione alle stazioni e località turistiche per la predisposizione dei programmi di sviluppo turistico di cui sopra, al di là dei pochi e generici indirizzi contenuti nel PTP.
Ed ora (invero da tempo) i comuni si trovano, per legge, a dover adeguare i loro PRG al PTP, quando la regione in primis si è rifiutata di provvedere a quegli adempimenti che SONO di sua esclusiva competenza (c'è un ufficio e dirigente con apposita competenza).
Spero che qualcuno provveda a sollevare il problema in Consiglio regionale: le chiacchiere vanno bene, ma fino ad un certo punto.
Le puntuali annotazioni di Courthoud mi sembra che meritino una risposta. Confesso però di non avere ancora capito quanto la politica segua questo blog. Di certo, in generale, scorrendo i vari blog attualmente attivi, con l'unica eccezione di Caveri e Donzel, il mondo della politica, leggasi nello specifico Consiglio regionale, non sembra amare molto il comunicare on line.
Riorganizzare tutto il settore del Turismo in e per la Valle d'Aosta è un'impresa titanica, così come è ciclopico riprendere le fila del Trasporto (soprattutto nel settore pubblico, e specificatamente ferroviario. Mettiamola così: per ora è già un bene che finalmente si discutano le varie ed imponenti questioni. Non sarà facile trovare una "quadra" ottimale per tutti, ma se ognuno farà la propria parte (anche piccola), finalmente, pur se tra qualche annetto, sarà possibile passare all'azione ed agire concretamente sul territorio e sulle strutture.
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