Nell'ultimo consiglio regionale si è parlato di federalismo fiscale in seguito ad una interpellanza di VdaVive-Renouveau, presentata dal Capogruppo Robert Louvin. L'interpellanza spiega come il 30 novembre 2009 il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai e il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder abbiano siglato a Milano con i Ministri dell'economia Giulio Tremonti e della semplificazione Roberto Calderoli l’accordo per il nuovo modello di autonomia finanziaria provinciale correlato all’applicazione del federalismo fiscale di cui alla legge n. 42 del 5 maggio 2009.
Le autorità provinciali hanno dichiarato di aver scelto di avanzare esse stesse delle proposte concrete per applicare i principi del federalismo fiscale con un atto legislativo adottato previa intesa con le due Province autonome. Il nuovo equilibrio fissato comporta alcune rinunce in termini di entrate, ma anche qualche nuova attribuzione autonomistica ed è stato immediatamente recepito nella legge finanziaria del 2010.
Dove sta il problema? Molto semplice. «La sua lettura - si leggeva nell'interpellanza - desta particolare preoccupazione alla luce dell’intervenuta soppressione delle somme in precedenza attribuite alle Province a titolo sostitutivo dell'Iva all'importazione che, se dovesse essere parimenti prevista anche per la Valle d’Aosta, comporterebbe il venir meno di risorse per oltre 300 milioni di euro, ossia quasi un quinto del bilancio regionale».
L'Assessore Lavoyer sull'argomento non ha dato risposte sufficientemente rassicuranti. Segno che il tema è particolarmente delicato. Perchè scrivo di questo? «Nemo propheta in patria» direbbero i latini.
Infatti in un'intervista allo stesso Lavoyer pubblicata sul Corriere della Valle il 4 settembre 2008 e poi messa on line l'11 scrivevo:
Domanda: Tutte le tabelle comparse sui giornali in questi giorni mostrano una Valle d’Aosta non in grado di provvedere a sé stessa con le proprie risorse. Questo perché gli stessi milioni di euro derivanti dall’accordo sull’iva da importazione nel nuovo assetto sembrerebbero essere messi in discussione. Anche alcuni editoriali pubblicati sulle prime pagine del Sole 24 Ore vanno in questa direzione…
Risposta Lavoyer: Non credo sia possibile. Gli oneri acquisiti allora per mantenere quella somma sul territorio regionale erano sicuramente superiori… Tuttavia sono convinto che il rapporto con lo Stato su questa materia non possa essere di tipo conflittuale. Tanto per capirci, una regione come la nostra, di confine, di montagna, in questi oltre sessant’anni di autonomia speciale ha dato vita ad un modello che può essere utile a tutti, che, secondo me, ha funzionato. Questo può essere l’interrogativo da porre. Le risorse che abbiamo avuto le abbiamo spese correttamente?
Se volete leggervi l'intervista completa cliccate qui e qui.
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