In collaborazione con il wineblogger Franco Ziliani di «Vino al Vino» ti propongo un sondaggio sul mondo del vino della nostra regione (si vota - come sempre - nella colonna di destra). Scegli fra le realtà produttive (privati e cantine sociali) che trovi nel sondaggio e che elenco in questo post quella che tu apprezzi maggiormente.
Ovviamente la stessa lista è commentabile e criticabile. In particolare mi piacerebbe che non soltanto indicassi chi è il produttore che preferisci, ma qual è, all'interno della sua produzione, il vino che ti piace di più e perché. Un voto ben motivato sarebbe indubbiamente il miglior contributo che puoi dare a chi parteciperà al concorso o leggerà questo post.
Invito anche altri wineblogger ad esprimersi sul panel e, magari, a pubblicizzarlo tra i loro visitatori.
Si può votare fino al 1° aprile. E non è un pesce.
Per approfondire ecco i 15 nomi in gara con tanto di link ai siti aziendali se qualcuno vuole saperne di più: Anselmet - Cave Coopérative de Donnas - Cave des Onze Communes di Aymavilles - Château Feuillet - Di Barrò - Elio Ottin - Feudi di San Maurizio - Frères Grosjean - Institut Agricole Régional - La Crotta di Vegneron di Chambave - L’Atoueyo - Les Crêtes - Lo Triolet - Maison Agricole D & D e Marziano Vevey.
Mi auguro che questo concorso diventi un'occasione in più per far conoscere la produzione valdostana. L'iniziativa come già fatto per il sondaggio-concorso sugli imprenditori e come intendo fare per quello sulla ristorazione potrebbe diventare un appuntamento annuale.
Se sei interessato a leggere dei post sul mondo vitivinicolo valdostano clicca qui.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
25 commenti:
A proposito... C'è anche chi per fine anno consiglia di stappare valdostano...
http://www.avvinare.it/2010/12/29/brindisi-di-fine-anno-un-bel-valdostano/
voterei Vini Rari di Giulio Moriondo ma purtroppo non c'è
Sono spiacente ma non partecipo al sondaggio in quanto è coinvolto un personaggio che non gode della mia stima, anzi !
@Anonimo
Per commentare pure da anonimo deve temere anche le sue ire. Chi commenta con così poco coraggio di certo non godrà mai della mia di stima.
Bravo Fabrizio, meglio perdersi il voto ed il commento di una persona del genere...
voto CROTTA DI VEGNERON
Ottima lista, anche se manca il mio preferito, Didier Gerbelle.
Evviva i vini valdostani
MAISON GROSJEAN PROTAGONISTA A SALONE VINI DI LIONE. Copiati il link e leggi:
http://www.aansa.it/turismovalledaosta/notizie/notiziari/enogastronomia/20101221010035194148.html
io scelgo Frères Grosjean, ma stimo anche tutti gli altri produttori valdostani.
sto con Randa , Didier Gerbelle tutta la vita.
In sua assenza, grave assenza, l'Atoueyo.
Grazie Fabrizio per la segnalazione. E complimenti per l'iniziativa. Non facile scegliere e capisco la difficoltà di rimanere nei 15.
Secondo me in val d'Aosta negli ultimi 10 anni sono stati fatti passi da gigante sul fronte della qualità. Ma non diciamolo troppo in giro ;-)
E io sto con Enrico. Anch'io ho votato l'Atoueyo.
Devo un po' di risposte a parecchia gente. Ci provo.
@ciciuxs
Su Moriondo ti invito a leggere la risposta che ha dato Ziliani a Enofaber sul suo blog. Ecco il link:
http://vinoalvino.org/blog/2011/01/vota-l%e2%80%99azienda-del-vino-valdostana-che-preferisci-un-sondaggio-di-impresa-vda.html
@Randa e @Togni
Sull'assenza del nome di Gerbelle(di cui ricordo personalmente un ottimo Torrette) posso soltanto dire che le liste sono quasi sempre garanzia di qualche illustre esclusione. Io a Ziliani avevo proposto addirittura di fare una lista di 10 nomi, ma è stato lui a chiedermi di allargare il panel, segno che si tratta comunque di una selezione ardua.
A tutti gli altri grazie per aver aderito all'iniziativa. E se avete un blog di settore e avete voglia di diffonderla...
Voterei volentieri una cantina che non è sulla lista, (e non è una coperativa di cui sono socio) la scelta evidentemente non è stata facile. Non la condivido in toto.
Aprezzo l'idea e vorrei votare un vino in particolare e non la cantina nel suo complesso:
un Vino di ottima qualità e con un ottimo rapporto qualità prezzo
Nus Rouge Lo Triolet
@Diego Bovard
Ti ringrazio soprattutto perchè hai indicato una bottiglia.Bella l'idea di votare il vino...
Come accennato su vino al vino e su enofaber questo sondaggio mi pare tanto interessante nei presupposti (la Vda vinicola luogo di sicura qualità) quanto pochissimo concreto nei fatti.
A Marsala troverò mai un Pinot gris di Lo Triolet?
Io stesso acccanito inseguitore di vini di nicchia, piemontese, bianchista non ho quasi mai bevuto vini della vda.
Ho paura che l'emozione di poter votare prodotti di nicchia (e un pelino snob) porti la gente al voto senza aver mai incocciato sulla propria strada un vino della vda.
I produttori della Vda non hanno saputo come invece in A.A. offrire piccole realtà di grande qualità ben distribuite sul territorio nazionale.
Bisogna ricordare che la nicchia può diventare loculo.
Un sondaggio del genere premierà i meglio distribuiti, vincerà senza dubbio Charrere perche il suo chardonnay è ben distribuito.
Il resto dei voti credo sia impossibbile da interpretare e dubito che stimoli la gente alla ricerca di vini che sono chimere introvabili.
Cortese Fracchia
a beneficio dei miei visitatori riporto la risposta che le è stata data da Enrico Togni sul blog "Vino al vino" di Franco Ziliani. Credo che sia doveroso per tutelare anche il loro lavoro. Sono contenuti che condivido e che credo condivideranno anche i produttori valdostani che, fra l'altro, invito a farsi avanti e a commentare.
Scusa Luigi, ma proprio non concordo con te:
1-le cantine possono essere anche tutte uguali, vasi vinari ed attrezzature, ma credo che ormai tu abbia passato la fase per cui ti stupisci difronte ad una botte da 100 hl, ma sia approdato alla fase per cui è quello che c’è nella botte che ti interessa, ed allora le cantine non sono più uguali.
2-”Non ritengo che la visita in sè sia elemento di valore, è solamente un piccolo corollario di un processo conoscitivo che ognuno deve fare da sè, anche lontano dai luoghi di produzione e dai produttori stessi”:scusa ma sbagli!
è proprio con la visita in cantina che percepisci il valore del prodotto, valore che poi ne giustifica il prezzo, soprattutto nel caso di vini prodotti in zone difficili: come diceva il sig. Ziliani le 5 terre, la valtellina, la valle d’Aosta e, permettetemi, la mia Valle Camonica, non sono proprio le colline del chianti, vedere i posti, camminare nei vigneti, capire il clima è un passaggio fondamentale per poi giudicare correttamente il lavoro di un produttore.
3-Usciamo per piacere dall’ottica che in cantina il vino lo devo pagare meno.
nessuno lavora solo per la gloria, inoltre non credo che all’enotecario di Torino dove tu puoi trovare un vino possa far piacere sapere che in cantina l’hai pagato la metà o alche solo un 20% in meno, credo che l’onestà di un produttore la si veda anche da questo, rispettare i patti commerciali con chi ti dà fiducia e ti aiuta nella commercializzazione perchè è un sistema e bisogna far sistema.
4-con riguardo alla mancata fatturazione ti spiego come funziona: se vendo ad un privato un vino regolarmente imbottigliato ed etichettato sono esentato dall’emissione di un qualsiasi documento fino a 100 lt (pari 133 bt. da 0,75 cl) ciò però non vuol dire che evada, perchè sul registro di commercilaizzazione bisogna segnare lo scarico e poi farlo sul libro dei corrispettivi.
Caro sig Fabrizio Favre,
il pezzo, dell'oramai "amico di penna", Enrico Togni che lei cita in realtà è una risposta ad una serie di miei interventi sul blog Vino al Vino.
Forse chi è interessato può leggersi tutto il dibattito, molto più corposo della citazione in oggetto.
In realtà, quello che mi pare essere venuto fuori chiaramente, è che i produttori della VdA non hanno partecipato al dibattito e abbiano continuato a coltivare la loro esistenza in "nicchia" con quel timore che hanno un po' le genti di montagna.
Bisogna che sulla scia di altri montanari (A.A. e Trentino)si tiri fuori la testa dalle vallate e si cominci a fare opera di proselitismo.
Temo che far affidamento all'enoturismo o al turismo sia un concetto affascinante ma fortemente limitativo.
Il web (che pare così poco frequentato dai VdA) e le possibilità di vendita (anche con operazioni di sconti sulle spedizioni), e di pubblicità che offre insieme ad un lancio dei propri vini attraverso degustazioni presso associazioni di sommelerie o altre attività promozionali sia doveroso.
@Fracchia
L'assenza dei produttori valdostani nel dibattito effettivamente è un dato negativo. Chi ci sta leggendo intervenendo darebbe un importante contributo al dibattito anche perchè alcune risposte alle sue attente considerazioni sarebbe bene che a darle fossero proprio i produttori valdostani.
Prisonnier Anselmet troppo buono
Favre,
manca la kiuva, con il suo picotendro e l'arnad montjovet superieur 2006, eccellenze del vino italiano e soprattutto valdostano. Peccato
http://espresso.repubblica.it/food/dettaglio/la-mappa-delle-eccellenze/2135515
coteau barrage di triolet numero uno;
fumin l'atoueyo due
fumin iar tre.
adoro il fumin e suggerisco quello di di francesco, saint-pierre
perchè non ci sono tutti i produttori ?
come posso votare un produttore che non risulta ?
In collaborazione con il wineblogger Franco Ziliani del sito Vino al Vino è stata fatta una prima selezione dei produttori da sottoporre ai visitatori del blog. Se il tuo produttore o la tua cooperativa non sono presenti - visto che è molto probabile che il sondaggio sia riproposto anche l'anno prossimo - puoi segnalarlo accompagnato magari da una tua opinione nello spazio commenti così potremmo magari tenerne conto per l'anno prossimo...
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