milioni con un +40% rispetto al 2006) sono i sistemi di protezione perimetrale integrati con le più avanzate applicazioni di controllo e supervisione. L’azienda prende il nome dal suo prodotto
principale, cioè il Ground perimeter system, il Gps, ed è intorno a questo brevetto che trent’anni fa’, a Montalto, la famiglia Capula di Ivrea, proprietari al 100% della Spa, ha fatto decollare l’azienda che all’inizio degli anni ’90 si è trasferita in Valle d’Aosta. Si tratta di un sistema
assolutamente invisibile che si presenta sul mercato della sicurezza come una rivoluzionaria
novità sia in Italia che sui mercati esteri. Il Gps infatti, essendo installato completamente sotto il
livello del terreno, è considerato particolarmente adatto per applicazioni in cui è richiesto un sistema immune dall’influenza delle condizioni atmosferiche (aeroporti, raffinerie,
industrie, installazioni militari) e anche per il rispetto dei canoni estetici (monumenti,
musei, abitazioni private). Quattro i segmenti di mercato su cui opera l’azienda: militare, governativo, industriale e civile. Ci sono pozzi di petrolio Eni protetti dalle nostre
strutture e poi aeroporti come la Torre di controllo di Amsterdam o quello Falcone e Borsellino
di Palermo o ponti, come quello, lungo trenta chilometri, che collega la Malesia e Singapore.
«Ci sono anche molti siti Telecom protetti con la nostra tecnologia – spiega il responsabile
marketing Gaetano Capula – e recentemente abbiamo firmato un accordo quadro con la catena dei Marriot Hotel».
La gamma di prodotti dell’azienda oggi però non si limita più ai soli sistemi di protezione perimetrale ma si è allargata ai sistemi di centralizzazione allarmi, ai sistemi di videosorveglianza e ai dispositivi di allarme e di alimentazione. Da cinque anni, ad esempio, la Gps, nel settore della videosorveglianza è distributore esclusivo Samsung Electtronics. «Disporre di una gamma completa di prodotti tecnologicamente avanzati – osserva Capula – permette di realizzare soluzioni con il massimo di grado di flessibilità ed efficienza. La centralizzazione dei sistemi consente di integrare le prestazioni di diverse tecnologie e di concentrare in un’unica stazione di supervisione impianti eterogenei ed indipendenti, operazione facilitata ed ottimizzata dall’utilizzo del sistema Multiplex2000 e dal software D2100CC. Il collegamento di più sistemi permette di realizzare impianti con estensioni e combinazioni praticamente illimitate».
Inutile dire che l’azienda fa grossi investimenti nella ricerca e sviluppo. In media negli ultimi anni è stato destinato all’innovazione il 18% del fatturato complessivo, cifre che permettono all’azienda di poter giocare la partita a livello mondiale e di avere clienti come Finmeccanica, Ibm, Bbc, Famiglia Reale saudita oppure Esso, soltanto per citarne alcune, senza dimenticare installazioni sulla frontiera spagnola, nelle industrie nucleari sudafricane, belghe e svizzere e nelle prigioni e nelle ambasciate tedesche.
L’azienda attualmente ha quattro filiali a Milano, Napoli, Bari e Palermo, due consociate, rispettivamente a Verona e Roma, una sister company in Inghilterra a Northampton, che si occupa anche del mercato internazionale. «Credo sia stata la grande intuizione di Pietro Capula – spiega il nipote Gaetano –. Mentre tutti gli altri accentravano la produzione puntando a ridurre i costi lui, con un investimento davvero sostenuto a partire dal 2003 ha reso ancora più capillare la presenza sul territorio nazionale e all’estero. Un’espansione costosa ma che ha creato uno sviluppo virtuoso dell’azienda. Nel 2008 le stime di crescita saranno ancora a due
cifre in quanto la domanda di sistemi di videsorveglianza è in continua crescita. Sono convinto che il mercato crescerà ancora del 30%. Vedremo quanto saremo bravi ad assicurarci la fetta più consistente di questo 30%». (Pubblicato sul Corriere della Valle del 1° Novembre 2007)
cifre in quanto la domanda di sistemi di videsorveglianza è in continua crescita. Sono convinto che il mercato crescerà ancora del 30%. Vedremo quanto saremo bravi ad assicurarci la fetta più consistente di questo 30%». (Pubblicato sul Corriere della Valle del 1° Novembre 2007)
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