17 gennaio 2008

La Torre vuole aiutare i giovani imprenditori valdostani

Una legge per favorire l’imprenditorialità giovanile. L’assessore alle Attività produttive Leonardo La Torre intende portare in giunta per il mese di febbraio e in Consiglio regionale entro il mese di aprile una legge per sostenere i giovani imprenditori. «Un simile disegno di legge è un tassello fondamentale per il rilancio del nostro sistema imprenditoriale industriale, - osserva La Torre - ma soprattutto interviene su una carenza cui da tempo dobbiamo dare una risposta». In effetti nel panorama nazionale la Valle d’Aosta non si dimostra particolarmente attenta a chi nutre il sogno di fare impresa. «E’ una linea di azione che ho ereditato dal mio predecessore. – ci tiene a precisare La Torre - L’Assessore Piero Ferraris nel 2006 aveva infatti commissionato ad un gruppo di docenti universitari uno studio per comparare le normative regionali e provinciali a sostegno delle imprese industriali e artigiane. Dalla ricerca emergeva un evidente vuoto legislativo proprio in questo settore. Io ho trovato questo lavoro già avviato e ho deciso di portarlo a compimento». I tecnici dell’assessorato stanno ancora studiando la bozza. «Non posso ancora dare anticipazioni precise sui contenuti. – riprende l’assessore - La filosofia che sta alla base del provvedimento è che un giovane nel suo progetto di impresa può mettere ambizione, lavoro e idee, ma con difficoltà denaro. Di conseguenza c’è la necessità di una legge che dia credito finanziario ai giovani. Una specie di prestito d’onore che ci permetta di credere e investire in loro. I contributi devono essere dati però con intelligenza attraverso l’attenta valutazione di un business plan».
Ettore La Carrubba, 37 anni, imprenditore valdostano dal 2005 componente della Presidenza Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria con la delega alle Politiche Sociali ed Economiche, e consigliere della sezione aostana, guidata da Luca Minini, guarda favorevolmente al disegno di legge. «Se la logica non è quella dei finanziamenti a pioggia – precisa – è un provvedimento legislativo che ci può trovare sicuramente d’accordo. Anche perché talvolta si può ottenere risultati più efficaci creando le condizioni ambientali adeguate per diffondere la cultura imprenditoriale piuttosto che limitarsi semplicemente a dare contributi». Per la Carrubba è importante non soltanto che si valuti il business plan, ma che si cerchi di inserirlo all’interno di un piano di sviluppo industriale regionale. «Sono d’accordo sulla necessità di sviluppare la giovane imprenditoria. Ma chiediamoci anche quale tipo di impresa può essere più utile alla Valle d’Aosta? Sono convinto che questo disegno di legge debba essere uno strumento non soltanto di aiuto ma anche di indirizzo».
L’imprenditore valdostano allarga ulteriormente il ragionamento. «Io non mi scandalizzerei – conclude - se a questi finanziamenti potessero accedere anche non residenti disposti a dare vita ad una attività imprenditoriale in Valle d’Aosta. Cerchiamo di attrarre idee innovative guardando al difuori dei confini regionali. Con una buona legge è possibile». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 16 gennaio 2008)

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