7 gennaio 2008

L'innovazione e Ribes ricerche

Sensoristica per il monitoraggio ambientale, materiali plastici termoconduttori ibridi e microsistemi. Sono tre i progetti di ricerca della «Ribes ricerche » finanziati dall’amministrazione regionale per quasi un milione e mezzo di euro (rispettivamente 428 mila, 275 mila e 700 mila) attraverso la legge 84 del 7 dicembre 1993 che norma gli interventi regionale in favore della ricerca e dello sviluppo. Ribes Ricerche è una società che opera nel settore della
ricerca industriale e dello sviluppo tecnologico per l’innovazione di prodotto e di processo e per il trasferimento di conoscenze e tecnologie verso altre aziende e che dall’aprile 2006 si è insediata in qualità di start up del Gruppo Ribes (http://www.grupporibes.it/) all’interno dell’incubatore di impresa di Aosta.
«Operiamo secondo un’ottica di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, - osserva l’amministratore delegato della società Umberto Bena - che vede le attività specifiche dell’azienda nella enucleazione di attività di ricerca e progetto; messa a punto prototipi; e trasferimento tecnologico». Per la fine del 2008 terminerà il progetto di ricerca sul monitoraggioambientale con la messa a punto di sensori per l’identificazione e la misura di gas nocivi basatisul silicio poroso, una soluzione che permette la creazione di un sistema di monitoraggio ambientale di tipo ottico a basso costo e di ridotto impatto sul territorio da sottoporre a rilevazioni e che, a breve, potrà essere utilizzato in Valle d’Aosta. «Per ora – precisa Bena – stiamo lavorando ad un sensore in grado di rilevare la CO2, ma è chiaro che l’architettura del sistema permetterà di costruire altri sensori dedicati alle famiglie degli SOX, cioè ossidi, solfuri e solfati, e degli NOX, cioè tutti gli azotati. Ad esempio l’utilizzo di questi sensori all’interno di una rete wireless permette il monitoraggio completo di una discarica o di un’area urbana, ad esempio di forte traffico».
Si concluderà invece alla fine del 2007 la sperimentazione per la realizzazione di un nuovo materiale plastico termoconduttivo ibrido in grado di gestire in maniera differenziata le fonti di calore e quelle di freddo. «In pratica – illustra l’amministratore delegato - si tratta di un materiale che potrà essere riscaldato in un’area definita e avere invece vicino, con uno spazio di intervallo minimo, una zona che viene mantenuta fredda, senza quindi trasferimento termico tra la zona calda e quella fredda». L’ultimo filone attivato, legato al settore dei microsistemi, è invece partito da poco meno di un mese, dal 1° ottobre, e si concluderà nel dicembre 2009. L’obiettivo è mettere a punto un microrelay con un’architettura «Mems» (Micro Electro-Mechanical Systems) la cui innovatività è proprio rappresentata dalle dimensioni che dovrebbero assicurare soluzioni più performanti per, ad esempio, le macchine di test delle industrie di stampaggio, garantendo risparmio di spazio, consumi più bassi e con una velocità di switch più elevate. «Abbiamo appena iniziato a lavorare ad un progetto, che – ne siamo sicuri - avrà sicuramente un impatto significativo sul mondo produttivo, - prosegue Bena – grazie all’impegno di un pool di industrie e centri di ricerca che vede convergere sullo stesso obiettivo l’Olivetti I Jet di Arnad e l’Università di Genova. L’ateneo ligure infatti per la parte di microelettronica vanta una forte esperienza sul settore».
Ribes ricerche attualmente occupa tredici persone, ma nel corso del 2008 punta a raggiungere le venti unità e a sviluppare nuovi progetti che potranno valorizzare ancora di più le competenze attualmente presenti in azienda al servizio da un lato del territorio locale e dall’altro del Gruppo Ribes di Ivrea (circa 270 dipendenti) che a sua volta si propone come partner di enti locali e società private per lo sviluppo di servizi e tecnologie avanzate in grado di supportarli nel processo di innovazione. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 25 ottobre 2007)

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