Buone notizie per il mondo della viticoltura valdostana. Nei giorni scorsi è stata diffusa una comunicazione della Commissione Agricoltura dell’UE che identifica il CERVIM quale referente per le viticolture di montagna e in forte pendenza, riconoscendone il lavoro svolto in particolare negli ultimi anni.
Il testo dell’OCM vino, il nuovo regolamento europeo per il settore vitivinicolo, approvato dai ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea lo scorso 19 dicembre, ha introdotto un regime di estirpazione volontaria su un periodo di tre anni, per una superficie totale di 175.000 ettari e con premi decrescenti.
«Le pressioni esercitate dal CERVIM – si legge in una nota diffusa nella giornata di ieri - e i dati raccolti e trasmessi alla Commissione Agricoltura dell’UE, relativi alle viticolture di montagna e in forte pendenza, hanno dimostrato l’importanza strategica per gli ambienti di coltivazione, e nel contempo l’estrema fragilità, di tali sistemi viticoli. Grazie a ciò gli Stati membri potranno scegliere di escludere l’estirpazione in tali territori, preservando un patrimonio viticolo altrimenti a rischio di eliminazione».
Il lavoro da fare è però ancora molto. E il Cervim non manca di farlo notare. «Rimangono tuttavia ancora da definire – si legge ancora - i criteri di identificazione di tali territori. Per uniformare l’applicazione della deroga, la Commissione avrebbe scelto di utilizzare i criteri CERVIM (pendenze del terreno maggiori del 30% e/o altitudine superiore ai 500 mt, ad esclusione dei sistemi viticoli in altopiano; sistemi viticoli su terrazze o gradoni) “tenuto conto l’esperienza del Centro, che sembra essere ben riconosciuta dai professionisti del settore”. In quest’ottica anche il Ministero delle Politiche Agricole, d’intesa con i rappresentanti delle amministrazioni regionali, nella sua ultima riunione, ha convenuto di far riferimento ai criteri elaborati dal CERVIM».
“Tale comunicazione – afferma François Stevenin, Presidente del CERVIM – non può che riempirci di soddisfazione e rappresenta il giusto riconoscimento per tanti anni di lavoro, svolto a livello internazionale, a favore delle viticolture di montagna e di forte pendenza”.
A seguito di tale riconoscimento, il CERVIM si impegnerà nei prossimi mesi ad implementare il censimento dei territori viticoli di montagna e di forte pendenza, includendo anche i territori non associati, e ne approfondirà la conoscenza tecnica e strutturale.
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