Identikit
Iscritti dell’ultimo triennio
al 31/12/05 46
al 31/12/06 47
al 31/12/07 51
(ad oggi 53 di cui 49 iscritti all’Albo Professionale e 4 iscritti all’Elenco Speciale)
Tutti gli iscritti appartengono alla sezione A dell’Albo Professionale (geologo), non essendoci ancora nessun iscritto alla sezione B (geologo junior)
al 31/12/05 46
al 31/12/06 47
al 31/12/07 51
(ad oggi 53 di cui 49 iscritti all’Albo Professionale e 4 iscritti all’Elenco Speciale)
Tutti gli iscritti appartengono alla sezione A dell’Albo Professionale (geologo), non essendoci ancora nessun iscritto alla sezione B (geologo junior)
Suddivisione maschi e femmine
al 31/12/07 40 maschi e 11 femmine
(ad oggi 41 maschi e 12 femmine)
Composizione direttivo
Presidente Paolo Castello, Vice Presidente Stefano De Leo, Segretario Alessandro Bellini, Tesoriere Dario Mori, Consiglieri Mario Pignatelli, Luca Pitet e Roby Vuillermoz
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti:
Incremento previsto di 2-3 nuovi iscritti all’anno
Le nostre domande
Principali problematiche a livello regionale…e nazionale
Le problematiche più rilevanti sono quelle relative alla formazione universitaria, alla legge sulle professioni e alla legge Bersani.
Per quanto riguarda il primo problema, il nostro Ordine ha da tempo cercato di stimolare l’Università, in modo che essa fornisca dei percorsi formativi più ricchi di contenuti atti ad intraprendere attività professionali e che contemplino, tra l’altro, l’effettuazione di specifici tirocini. Perplessità si manifestano inoltre sull’attuale articolazione della laurea in triennale e magistrale che non sembra corrispondere alle richieste del mercato, come peraltro attestato dalla mancanza di inscritti alla sezione B (geologo junior).
Per quanto riguarda la legge sulle professioni, si attende da tempo una legge di regolamentazione che distingua in modo preciso l’attività imprenditoriale da quella professionale e che sia concertata e condivisa da tutte le componenti interessate; a tal proposito si segnala che l’anno scorso il C.U.P. (Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali) ha depositato in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare recante “Riforma dell’Ordinamento delle professioni Intellettuali”.
Particolarmente preoccupanti sono poi le problematiche conseguenti all’approvazione della cosiddetta “Legge Bersani”, la cui miope applicazione potrebbe comportare seri rischi alla collettività, ostacolando la crescita professionale in una piccola regione, quale la nostra, ed impedendo di mantenere il livello minimo di qualità a tutela dell’interesse generale di sicurezza.
Quali garanzie potrebbe infatti dare alla collettività l’affidamento al massimo ribasso di un incarico relativo allo studio della pericolosità geologica di un territorio così ampiamente soggetto a frane, inondazioni e valanghe, oppure a studi finalizzati alla bonifica di un dissesto o di una discarica o alla salvaguardia di una sorgente ?
A tal fine si auspica che la scelta del progettista avvenga, come peraltro consigliato dal Ministero delle Infrastrutture, con il criterio “dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, in quanto si ritiene che, a tutela degli interessi degli stessi enti pubblici e dei cittadini, il confronto concorrenziale debba avere per oggetto essenzialmente la qualità delle prestazioni offerte, desunta da profili tecnici e professionali, rispetto all’elemento prezzo.
Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
A seguito dell’avvenuta capillare realizzazione di opere infrastrutturali nella nostra regione e del rallentamento nella realizzazione di nuovi interventi edificatori, è diminuita l’attività del geologo in tali settori. Per contro si ritiene che l’attività professionale del geologo avrà sempre più importanza nell’individuazione e valutazione delle pericolosità geologiche e ambientali, con indicazione degli interventi di prevenzione e mitigazione dei rischi relativi, compreso quello sismico, e nella gestione delle georisorse, in particolare di quelle idriche.
La costituzione di un Ufficio Geologico Regionale, ente attualmente presente in quasi tutte le regioni d’Italia, costituito da diversi geologi assunti dall’Amministrazione che svolgono attività di ricerca, controllo e analisi delle problematiche relative alle pericolosità geologiche e ambientali e alle indagini del sottosuolo, potrebbe rivestire un importante ruolo nello sviluppo professionale e nella creazione di posti di lavoro.
Esistono nuovi sbocchi professionali?
Alla luce di quanto esposto sopra si ritiene che l’apporto del geologo sarà importante per la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio, il corretto sfruttamento delle sue risorse (da quelle naturalistiche a quelle idriche o legate allo sfruttamento dei materiali da costruzione) e la limitazione degli impatti legati alle attività antropiche (ad esempio nel ciclo di smaltimento dei rifiuti).
Ci indichi quali Iniziative di formazione realizzate nel 2007 e quali in programma nel 2008?
L’Ordine dei Geologi ha approvato nei mesi scorsi il regolamento per l’Aggiornamento Professionale Continuo obbligatorio per tutti gli iscritti, come previsto dalle proprie Norme Deontologiche. È pertanto in corso di predisposizione il programma di tale attività di aggiornamento, tra le quali avranno particolare rilievo quelle relative all’approfondimento delle problematiche connesse con le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e delle tematiche connesse con i rischi naturali che interessano la nostra regione (frane, inondazioni, valanghe, rischio sismico).
Alcuni consigli per chi si vuole avvicinare alla professione..
Scegliere un percorso formativo universitario che dia particolare rilievo alle metodologie di studio del territorio e del sottosuolo e nel contempo sia ricco in contenuti atti ad intraprendere l’attività professionale. Prendere coscienza che la laurea rappresenta solo un punto di partenza e che l’attività professionale richiede un successivo periodo di pratica e poi un continuo aggiornamento.
Qual è il rapporto con il mondo delle imprese?
Esiste la consapevolezza di dover collaborare, pur con differenti ruoli, per lo sviluppo del sistema economico valdostano. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 14 marzo 2008)
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