29 aprile 2008

Ad Aosta si studia il cityporto

Progetto operativo per il Cityporto entro la fine dell’estate. Il Presidente della Chambre Pierantonio Genestrone, il vicesindaco Marino Guglielminotti Gaiet e il vicepresidente della società Interporto di Padova Walter Stefan, incaricata di predisporre uno studio di fattibilità per la distribuzione delle merci nel centro storico, hanno incassato nei primi giorni di aprile l’ok degli autotrasportatori valdostani. Le società Argol-Mussino e Fratelli Magro hanno infatti partecipato ad una prima riunione informativa «che ha visto gli operatori locali – hanno commentato Genestrone e Gaiet - accogliere positivamente la nostra proposta di collaborare alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nel centro storico, sul modello del cityporto operativo a Padova (vedi foto ndr)». «Gli autotrasportatori valdostani – hanno aggiunto il presidente della Chambre e il vice sindaco – hanno condiviso i principi che stanno alla base di questa idea e che consentiranno, una volta che sarà resa operativa, di garantire una maggiore razionalità nella distribuzione delle merci, oltre che una riduzione dell’impatto ambientale grazie all’impiego di un minor numero di mezzi». «Dotarsi di un simile sistema di trasporto merci – osserva Stefan - significa, allo stesso tempo, tutelare la salute dei cittadini, rispondere con efficienza alle esigenze degli operatori e snellire il traffico urbano in maniera significativa. A Padova questo esperimento di logistica urbana dura da quasi 4 anni ormai e ha registrato una crescita record: da 191.000 pacchi trasportati in partenza ai 375.000 del 2007. Oggi ci attestiamo sui 50.000 colli al mese. Ad aprile, come da business plan, festeggeremo il break-even, ossia il pareggio di bilancio. Come dire che Cityporto fa bene alla città e si ripaga da solo».
In sostanza, una volta completata, tale proposta dovrà rendere effettivo un modello di consegna merci in ambito urbano, mediante l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, con la creazione di una piattaforma logistica all’ingresso della città e il coinvolgimento degli operatori del trasporto, diminuendo così il traffico dei veicoli adibiti alla distribuzione delle merci. «Sarà ora compito della società Cityporto – ha concluso Genestrone – quello di approfondire con gli operatori locali la questione, innanzitutto con riferimento all’esistenza di una dimensione di traffico che consenta una gestione economicamente sostenibile del servizio. L’obiettivo è di giungere entro la fine dell’estate ala stesura di un progetto operativo, partendo ovviamente dall’esempio padovano che costituisce l’unico modello italiano di trasporto ecologico delle merci nei centri urbani in grado di raggiungere in soli quattro anni l’autonomia economica». Una prima richiesta che arriva dal mondo dell’autotrasporto valdostano è quella di puntare ad un coinvolgimento immediato dei corrieri nazionali (ad esempio Bartolini, Dhl e Tnt Traco), assenti all’incontro. Soltanto se tutti gli operatori convergeranno sull’unica piattaforma logistica alle porte della città sarà realmente raggiungibile l’autonomia economica tanto auspicata.

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