28 aprile 2008

Professionisti valdostani - 10: Tutto quello che c'è da sapere sul formatore professionale

Identikit



Totale iscritti all'Albo
L’AIF, Associazione Italiana Formatori, rappresenta la prima e più importante organizzazione che riunisce, da oltre trent’anni (è nata nel 1975), coloro che esercitano professionalmente l’attività di esperti di processi di apprendimento degli adulti. E’ presente in tutte le regioni italiane e dal 2007 nella Regione Valle d’Aosta. AIF non ha un proprio albo, l’iscrizione è libera, ha quali punti di riferimento la «Carta dei comportamenti e dei valori» e un dispositivo di certificazione di competenze del formatore cui i soci possono accedere su base volontaria. I profili attualmente certificati sono: il formatore docente; il progettista di formazione; il responsabile di progetto; il responsabile di centro/servizio di formazione; il tutor per l’e-learning.


Iscritti AIF (tutte le Regioni)
2007: 2452
2006: 2305
2005: 2073
Gli iscritti AIF della Regione Valle d’Aosta sono al momento costituiti dal gruppo direttivo regionale che ha attivato il processo costitutivo nella nostra Regione.


Composizione direttivo regionale
Adelaide Sonatore (Presidente), Giuseppe Andriolo, Antonella Poliani e Renata Pellissier


Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti
Si prevede di giungere ad un numero complessivo di 30 soci nell’arco del primo biennio di attività.


Internet e Mail:

www.aifonlin.it

a.sonatore@libero.it

Le domande


Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
- L’ampliamento del mercato della formazione
- La maggiore stabilizzazione dell’offerta formativa
- La maggiore stabilizzazione delle opportunità lavorative per i formatori
- La maggiore solidità delle organizzazioni che si occupano di formazione
- Una sensibilizzazione del mondo delle imprese sull’importanza strategica della formazione
- La definizione di dispositivi di riconoscimento delle competenze dei formatori e del loro ruolo cruciale nelle organizzazioni all’interno del quadro di riordino delle professioni intellettuali
- La necessità per i formatori di avviare un rapporto con gli interlocutori istituzionali, di partecipare ai processi di costruzione e decisione del sistema
- Definire il quadro delle differenze e delle relazioni tra il sistema dell’istruzione e quello della formazione
- Sviluppare formazioni di eccellenza
- Ci sono limitate informazioni di tipo statistico sulla consistenza dell’universo dei formatori. Da una recente indagine regionale «Un sistema in evoluzione» risulta che il solo sistema della formazione finanziata F.S.E. registra 169 risorse umane stabili. Questi professionisti sono in maggioranza laureati e una esperienza professionale in media di 10 anni. Il numero complessivo dei formatori (e dunque non solo quelli operanti nel sistema della formazione finanziata e anche quelli non stabili) a livello regionale è sicuramente molto più elevato, ma mancano dei dati complessivi. AIF Valle d’Aosta ha avviato quest’anno un lavoro di ricognizione che potrà portare a un quadro più preciso.

Esistono possibilità di lavoro in Vallee d'Aosta oppure il settore è saturo?
Sì, i diversi enti di formazione operanti hanno volumi di attività crescenti da realizzare e i formatori con una solida formazione hanno possibilità concrete di inserirsi nel mercato del lavoro. Diversa è la risposta se ci si riferisce alla tipologia del lavoro a tempo indeterminato, poiché il mercato è caratterizzato da una certa ciclicità che non induce gli organismi di formazione a privilegiare forme di contratto a tempo indeterminato.


Esistono nuovi sbocchi professionali?
Il mercato della formazione in Italia è contraddistinto da disomogeneità. Da una parte vi sono le grandi imprese i cui investimenti nella formazione sono sostanzialmente stabili ed orientati ad una politica di consolidamento e solo in parte, dallo spirito evolutivo che caratterizza gli altri Paesi industrializzati.
D’altra parte la maggior parte delle imprese di medie e piccole dimensioni utilizzano poco la formazione. L’Italia è infatti posizionata agli ultimi posti della classifica europea che analizza le imprese con più di dieci dipendenti che investono sistematicamente in formazione e molto lontana dai Paesi europei maggiormente industrializzati (Germania, Francia e Gran Bretagna).
Se la media, in Europa, relativa a tali imprese si assesta infatti intorno al 47%, questa percentuale scende al 24% in Italia, che è quindi, in questa speciale classifica, davanti solo a Lituania, Bulgaria, Portogallo, Grecia e Romania.
L’AIF sta affinando il proprio ruolo istituzionale di organizzazione orientata all’evoluzione delle competenze dei formatori, intesi quali agenti di cambiamento, quali generatori di sviluppo e di innovazione ponendo quindi al centro la Persona in collegamento con le finalità dell’organizzazione di appartenenza.
L’AIF sta diventando un punto di riferimento nei nuovi processi di sensibilizzazione della committenza, pubblica e privata, all’importanza ricoperta dalla formazione nei percorsi di innovazione e di sviluppo della competitività organizzativa. La verifica del ROI (Return on Investment) della formazione da questo punto di vista è particolarmente rilevante, ma anche gli interventi sollecitati da AIF (quali la defiscalizzazione dei costi di realizzazione degli interventi formativi) per adeguare la normativa nazionale a quella dei principali Paesi occidentali.
L’ampliamento nei documenti nazionali e regionali delle tipologie d’intervento e dunque dell’offerta formativa (inserimento e accompagnamento lavorativo, prevenzione della dispersione scolastica e formativa, istruzione e formazione tecnica superiore, formazione continua, sviluppo dell’imprenditorialità, formazione permanente, personalizzazione dei percorsi, …) allarga gli orizzonti della formazione
La professione ha un’area d’intervento piuttosto ampia che si colloca all’interno di coordinate che vedono da una parte le diverse strutture organizzative (imprese, uffici formazione delle amministrazioni pubbliche, degli enti di formazione, delle agenzie per il lavoro –pubbliche e private-, università, ASL, organismi del volontariato, …) e dall’altra lungo l’intero ciclo del percorso formativo (il formatore come progettista, tutor d’aula, tutor di tirocinio, docente, coordinatore, dirigente di struttura…).
A livello regionale i documenti programmatori (quali il Progetto operativo occupazione 2007-2013) pongono una grande attenzione al capitale umano e dunque ai sistemi di formazione e istruzione. E imprese ed i singoli cittadini possono accedere a modalità di finanziamento diversificate per la formazione (misure e assi del POR, voucher previsto dalla legge finanziaria, …). Sulla rivista dell’associazione “ FOR” compaiono le riflessioni del mondo della formazione, gli approfondimenti e le linee di evoluzione.


Quali iniziative di formazione avete realizzato nel 2007 e quali sono in programma nel 2008?

2007:
Conferenze AIF
- «La qualità dei processi di apprendimento- Lo sviluppo dell’apprendimento emotivo».
Relatore: Pier Sergio Caltabiano, Presidente Nazionale AIF e Direttore Generale del CTC di Bologna

- «Le competenze del formatore nei contesti di formazione continua».
Relatore: Giuseppe Andriolo, esperto di processi formativi, direttivo regionale

- «Le prospettive della formazione permanente - Competenze funzionali all’esercizio della cittadinanza attiva». Relatore: Adelaide Sonatore.

2008:
Conferenze AIF
- 21 febbraio: «Formazione nella Pubblica Amministrazione: Sviluppo del personale e crediti formativi». Relatore Ernesto Vidotto Responsabile Nazionale AIF Pubblica Amministrazione ed Esperto di sistemi. Sede: presso la sala del Vivaio forestale dell’Assessorato regionale Agricoltura e risorse naturali in Loc. Olleyes a Quart (Ao)

- 28 febbraio: «Formatori, saperi, prospettive … Un’occasione di riflessione su scenari, identità e percorsi degli operatori della formazione» in collaborazione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Università della Valle d’Aosta. Sede: presso l’Aula Magna dell’Università della Valle d’Aosta Via dei Cappuccini, 2/A Aosta. Relatori: Teresa Grange, Nadia Savoini, Remo Bonichi, Gianni Nuti, Barbara Vendemmia, Jean Frassy, Adelaide Sonatore. Chairman: Giuseppe Scaratti

- 16 aprile h. 14.30 la conferenza dal titolo «Il concetto di competenza tra risorse dell'individuo e agire organizzativo». Relatori: Lauro Mattalucci, consulente di formazione, e Rodolfo Buat, Responsabile del Personale del Casinò de la Vallée di Saint-VincentSede:Aosta presso la sala B.I.M. in Piazza Narbonne n. 16

- Sabato 10 maggio appuntamento con il 2° AIF DAY in simultanea con tutte le sedi regionali, per ragionare su alcuni macrotemi della professione del formatore.

- 22 maggio h. 14.30 Formazione e multimedialità Presentazione dei pacchetti formativi: Bed&Breakfast CD multimediale: la formazione a casa; Far feste. Percorso di formazione on line per l'organizzazione di eventi sul territorio; La 626 on-line; Opens on-line. Relatori: Maurizio Statti, Formatore e consulente neo-impresa, Francesco Yoccoz Formatore, Sandra Clerin, Formatore e progettista FAD.


Quali consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Seguire un percorso formativo solido integrando formazione universitaria e formazione sul campo. I corsi di laurea che preparano a lavorare in questo settore afferiscono principalmente alle facoltà di Scienze della formazione e di Psicologia, ma in relazione al profilo a cui si è interessati possono essere di riferimento anche altri percorsi (area economica e giuridica). Esistono anche molti master in collaborazione col mondo delle imprese e AIF ha un proprio programma formativo comprensivo di percorsi di formazione rivolti a formatori junior e senior. Tutte le informazioni in questo senso si trovano sul sito dell’associazione.Le prime esperienze di lavoro sono particolarmente utili per capire il funzionamento del sistema della formazione e per chiarirsi quali possono essere gli ambiti in cui direzionarsi ed orientare la personale crescita professionale. Il sistema è particolarmente complesso così come l’attività professionale, in cui gli elementi intangibili da padroneggiare sono molteplici e il lavoro con le persone delicato, occorre dunque avvicinarsi con un atteggiamento esplorativo e di ricerca.


Qual è il rapporto con il mondo delle imprese?
AIF ha due gruppi di lavoro nazionali su «Grandi imprese» e «Piccole e medie imprese» con lo scopo di migliorare il livello qualitativo della formazione per le imprese aumentando il livello di scambio e di diffusione di buone pratiche e di mettere a disposizione il proprio contributo di esperienze e di studi. Il punto di vista dell’impresa è continuamente sollecitato e presentato all’interno di eventi AIF (es: il convegno di Napoli dello scorso autunno). L'Aif collabora stabilmente col mensile de «Il sole 24ore» e «L’Impresa».

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