30 aprile 2008

Valle d'Aosta: la nicchia delle erbe officinali

Un atout in più per il mondo agricolo. Profondamente convinti che prima di produrre sia fondamentale creare dei canali di vendita Maurilio Gobetto, Massimo Baldo di Saint-Vincent e i fratelli Favre di Champorcher, il primo agronomo e i secondi due produttori con oltre un ettaro a testa, hanno costituito questa primavera la B.G.F. srl con lo scopo di ultimare la filiera della produzione di erbe officinali in Valle d’Aosta. La società si occuperà di trasformare e commercializzare alcuni dei principali prodotti che si possono ottenere dalle piante officinali ed aromatiche. La società lega il suo operato all’associazione «Les fleurs du paradis», di cui i tre fondatori sono soci. L’associazione, nata nell’anno 2006, per volontà di un gruppo di persone interessate a promuovere e valorizzare le piante officinali sul territorio della Valle d’Aosta si prefigge lo scopo di valorizzare il paesaggio rurale Valdostano contribuendo, con proprie iniziative, alla programmazione e allo sviluppo delle attività atte a favorire il recupero dei terreni incolti e marginali perseguendo e diffondendo lo sviluppo delle buone pratiche di coltivazione e trasformazione dei prodotti derivanti dalle piante officinali. Inoltre l’associazione vuole favorire l’informazione sulle erbe officinali e sul loro utilizzo, recuperando in particolare il valore delle specie autoctone; attuando programmi di aggiornamento e perfezionamento tecnico degli operatori del settore. Gli obiettivi precedentemente illustrati hanno lo scopo di trovare per la Regione Valle d’Aosta un nuovo indirizzo produttivo utile ad incrementare il reddito nel settore agricolo, ampliando l’offerta formativa per i futuri giovani agricoltori che si troveranno di fronte un mercato sempre più competitivo. Nel 2007 il numero dei soci ammontava a 65 persone, dei quali 28 coltivatori anche se non tutti a tempo pieno. Le specie coltivate sono, per lo più appartenenti alla famiglia delle labiate. «Nel corso del 2008 – spiega Gobetto - è previsto il lancio di prodotti cosmetici, in particolare creme, erboristici, ad esempi le tisane, ed alimentari, commercializzati da subito sul territorio della Valle d’Aosta attraverso i punti vendita dei prodotti tipici Valdostani e sul sito Web in fase di allestimento. Vogliamo creare un marchio con un forte richiamo con il territorio anche perché il forte legame con la montagna ci garantisce prodotti con un lato tasso di oli essenziali che non possono essere ricavati da altre produzioni di tipo estensivo, realizzate dalle grandi multinazionali in nazioni come l’India o, più vicino a noi, nell’est europeo». Il settore è sottoposto a numerosi controlli. «A livello europeo, siccome tocchiamo settori come quello alimentare o sanitario – osserva Gobetto – ci sono 10-15 regolamenti europei. Paradossalmente invece a livello italiano sulla materia sono ancora in vigore dei regi decreti. Questo fa sì che talvolta le Usl non sappiano bene come affrontare la materia. Comunque siamo sottoposti a controlli intensi ch garantiscono un’elevata qualità dei nostri prodotti». Il prossimo passo per la produzione regionale, caratterizzata da un’alta tracciabilità, viste le ridotte dimensioni, sarà l’ottenimento della certificazione di agricoltura biologica. «Di fatto è già così – conclude Gobetto – occorre però qualcuno che lo certifichi ufficialmente. E’ un passo fondamentale per ottenere un adeguato posizionamento sul mercato regionale». (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 24 aprile 2008)

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