Il presidente del Cervim François Stévenin, in rappresentanza anche della Valle d’Aosta, ha partecipato all’Assemblea plenaria dell’Arev, l’Associazione delle Regioni viticole d’Europa, che si è tenuta a Reims, nella regione francese Champagne-Ardenne, il 30 e 31 maggio.
Nell’occasione sono stati festeggiati i 20 anni di attività dell’Arev, che conta 70 Regioni associate di 17 Paesi Europei e alla guida della quale è stato nominato Jean-Paul Bachy, presidente della Champagne-Ardenne.
Nei due giorni di lavoro l’Assemblea ha approvato un documento della massima importanza per i produttori ed i consumatori, chiamato «La Déclaration de Reims», nel quale sono state ribadite una serie di posizioni:
- l’Arev richiama la sua opposizione alla soppressione dei diritti di impianto e chiede agli Stati dell’Unione Europea di non deliberare sulla abrogazione dell’attuale sistema se dopo il 2012;
- l’Arev si è sempre pronunciata contro l’indicazione del «cépage» e del «millesime» sulle etichette dei vini da tavola perché una tale misura va contro gli sforzi di miglioramento della qualità e rischia di creare confusione fra i consumatori, l’Arev chiede all’Unione Europea, come minimo, di controllare con rigore l’autenticità delle indicazioni d’origine ;
- l’Arev sottolinea che le pratiche enologiche secolari, controllate, costituiscono un «atout» per il mercato e l’autorizzazione di nuove pratiche può essere rilasciata solo quando si dimostri l’interesse generale dei produttori e dei consumatori;
- l’Arev riafferma che il programma di estirpazione non deve portare alla scomparsa di vigneti storici che rivestono che rivestono notevole importanza socio-economica, paesaggistica e di bio-diversità: va salvaguardata la specificità di intere zone, in particolare per quanto riguarda i vigneti in forte pendenza, per i quali vi è sempre stato il forte impegno del Cervim.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
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