Centosessantamila cataloghi stampati e distribuiti su tutto il territorio nazionale e un fatturato di 3,5 milioni nel corso del 2007 (erano 2,5 nel 2003). Sono questi i numeri della Didisi di Mary Rollandin, tour operator nato in Valle d’Aosta, specializzato su tutto ciò che significa fare turismo ai piedi del monte Bianco. Ma non solo. Didisì da tempo ha affiancato al prodotto Valle d’Aosta una ricca offerta per i filoni «Isole» (Corsica, Sicilia, Sardegna e isola d’Elba) e «Coccole di benessere», concentrato sulle località termali, e recentemente ha proposto un catalogo ad uso esclusivo delle agenzie turistiche per i gruppi, un modo, quest’ultimo, per venire incontro ad una clientela italiana che non vuole rinunciare alla vacanza ma che deve fare qualche economia in più nel budget rispetto al passato. Un osservatorio utile, quello dell’agenzia di via Clavalitè ad Aosta, per farsi un’idea di cosa significhi fare turismo in Valle d’Aosta. «Il mercato estivo non è in crescita – commenta Rollandin -. E sulla nuova stagione siamo in difficoltà a fare previsioni. Diversa è invece la situazione dell’inverno, soprattutto grazie ai mercati stranieri. In particolare stiamo lavorando molto bene con la clientela russa che nell’ultimo anno ha fatto registrare un incremento del 30%. I russi amano molto la montagna, in particolare quella italiana. E sono clienti con un potenziale di spesa tutt’altro che indifferente. Quando arrivano le attività commerciali se ne accorgono. I russi amano lo sci, l’enogastronomia e lo shopping». Rollandin sull’argomento ne approfitta per analizzare le strategie della Regione in materia di campagne pubblicitarie. «Le iniziative di promozione lanciate dall’assessorato al Turismo – prosegue Rollandin – sul mercato russo hanno garantito riscontri positivi. Purtroppo non è sempre così. Ad esempio gli italiani sono sempre più assenti durante l’inverno. Sono convinta che si dovrebbe rafforzare le campagna di promozione sul mercato nazionale, magari consolidando il binomio turismo-agricoltura». Uno degli aspetti più particolari è la cura nei cataloghi. «Dedichiamo molto spazio alla presentazione delle strutture ricettive – conclude Rollandin- in modo che il cliente trovi esattamente quello che cerca. Il materiale fotografico e particolarmente ricco e l’offerta attentamente diversificata.
Purtroppo non sempre riusciamo a far comprendere all’albergatore quanto sia importante questo lavoro di immagine». Un’azione che si è rafforzata con il restyling del nuovo sito (http://www.didisionline.it/) che propone tutta l’offerta del tour operator anche in francese e in inglese. «Soprattutto per il catalogo Isole – le prenotazioni on line ci stanno assicurando buoni risultati, in particolare dai clienti stranieri che sempre più scelgono la via del “fai da te”. Sono arrivate richieste dal Nord Europa, dalla Svizzera e dalla Francia. Merito anche del fatto che il nostro sito è molto ben posizionato nei motori di ricerca». (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 26 giugno 2008)
Il crinale fra protesta e democrazia
9 mesi fa
1 commenti:
Un'altra vittima della crisi. Su La Vallée di ieri la notizia che il tour operator di Mary Rollandin ha fatto fallimento.
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