Oggi la Compagnia valdostana delle acque ha presentato i dati del suo ultimo bilancio di cui ho già parlato diffusamente in un precedente post. Per chi vuole saperne di più sul sito della Cva trovate le stesse slides che sono state presentate ai giornalisti, cioè l'intervento del Presidente Riccardo Trisoldi e quello del direttore commerciale Paolo Giachino.
Io voglio limitarmi ad alcune brevi considerazioni.
1°) La nomina a Presidente di Trisoldi, fino ad ora vicepresidente, è un fatto importante che pone fine ad elucubrazioni varie, fondate o meno, sul fatto che quel posto potesse essere appannaggio di un politico. In questa maniera invece è stata giustamente premiata professionalità e competenza. Spero che questa sia la linea che verrà seguita per tutte le partecipate. Sarebbe un buon inizio. Un inizio di cui sente particolarmente bisogno.
2°) Volete sapere come va Cva? Più che dei volumi o degli utili tenete conto del fatto che sono state rinegoziate con le banche le condizioni del debito scadente nel 2020. Lo spread applicato è sceso dagli iniziali 90 pb a 45 bp ed ora a 35 pb con decorrenza Aprile 2008. In parole molto povere significa che gli istituti di credito si fidano parecchio e se si fidano loro...
3°) La mentalità: Cva è perfettamente consapevole che il mercato valdostano non basta, che si deve crescere, che la concorrenza è sempre più agguerrita e così potenzia la propria offerta diversificando, non precludendosi nessun business sul territorio italiano e anche all'estero. Sa di muoversi in mezzo a colossi, che il mercato libero è sempre più un oligopolio. Ma le parole di Trisoldi sono state molto chiare: nessuna paura è una partita che si può giocare...
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
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