20 settembre 2008

Federalismo fiscale: studio sui bilanci preventivi 2008 delle Regioni

«Verso il federalismo fiscale: i conti delle Regioni». Possono essere riassunte in questo slogan le ragioni dello Studio sui Bilanci Preventivi 2008 delle Regioni, elaborato congiuntamente da FORMEZ e UIL, che è stato presentato con una conferenza stampa il 18 settembre presso la Fiera del Levante di Bari. Hanno partecipato all’incontro il Presidente Carlo Flamment, il Segretario Confederale UIL Guglielmo Loy ed il Segretario Generale della Regione Puglia Aldo Pugliese.
La Ricerca è stata protagonista anche il 19 settembre, nell’Assemblea dal titolo «L’efficienza della Pubblica Amministrazione come volano per lo sviluppo del Mezzogiorno», che si è svolta presso la Sala Tridente della Fiera del Levante e con un nuovo intervento del Presidente del Formez. Il dato più rilevante dello Studio è che le Regioni hanno un «fatturato» pari al 43% del Bilancio dello Stato e che il dato del 2008 ammonta a 212,3 miliardi di euro, con un incremento del 9,8% rispetto al 2007. «Alla base della Ricerca - si legge sul sito del Formez -, per ora limitata all’analisi dei dati finanziari delle Regioni c'è la consapevolezza che il federalismo fiscale è una riforma che riguarda da vicino la vita concreta delle persone, ma al tempo stesso si presenta di difficile comprensione per i cittadini. I concetti sono infatti complessi, anche a causa del fatto che in questi anni la discussione sul tema ha coinvolto soltanto addetti ai lavori e politici ed alcuni termini “specialistici” sono nuovi e di difficile comprensione sia per i giornalisti sia per i cittadini.
Infatti, se il concetto di base del federalismo fiscale è chiaro a tutti - una quota rilevante delle tasse pagate dai contribuenti deve restare nello stesso territorio e a vantaggio degli stessi cittadini - quando si entra nei meccanismi di come dovrebbe avvenire e soprattutto quando si scrivono le cifre, il discorso si fa molto più complicato».
Lo Studio è appunto finalizzato alla comprensione delle scelte politiche che indirizzano la costruzione dello strumento fondamentale di ogni Amministrazione, e cioè il proprio bilancio, nella convinzione che questo, oltre ad essere pubblico, dovrebbe anche essere di facile lettura per i cittadini. «D’altronde, - si legge ancora sul sito - quando gli Assessori Regionali detengono un potere di spesa, in alcuni casi superiore a quello dei Ministri, la conoscenza delle politiche regionali nel loro insieme diventa fondamentale per la tenuta del reddito delle persone, per lo sviluppo economico e per la coesione del Paese».

Qui trovate il link alla sintesi dello studio e alla versione integrale. Consiglio la lettura del secondo. Trattandosi di un file di word potete aiutarvi cercando la parola «Aosta» nel testo. E' una lettura stimolante. Spero di riuscirne a fare una sintesi questa settimana ad uso dei lettori del Corriere della Valle.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo ammirevole la costanza di Favre nel proporre didattiti . Ma credo sarebbe necessaria una correzione di rotta per non fare del blog una sezione italiana del Nullarbor tra Perth e Adelaide . Questo articolo è pari , mutatis mutandis , ad altri precedenti e credo seguenti , cioè non stimolante perchè su una nuvoletta . Con la teorica libertà del poter parlare di tutto sul " federalismo " non si parla di nulla . Ma si potrebbero enucleare due temi e proporre quelli : ha senso parlare di federalismo quando è chiaro che l'argomento è una cambiale propagandistica leghista e tutti i partiti fanno giustamente riferimento a una solidarietà che caratterizzerà il federalismo italico come un semplice riassetto delle tasse e per nulla quello che i leghisti vorranno accreditare ai loro elettori dalle caratteristiche che ben conosciamo ? Oppure , come si può parlare di federalismo in una VdA che coi 9/10 + l'IVA pari a metà della cifra predetta fa il pieno di privilegi ? A cosa sarebbe ipotizzabile rinunciare per essere parte attiva della politica nazionale e non solo dei mantenuti ? Il blog avrebbe + partecipanti se si spargesse la voce che questo è un luogo di dibattito democratico vero e senza peli linguali .

ImpresaVda on 20 settembre 2008 alle ore 11:17 ha detto...

In realtà in questo caso volevo più che altro offrire una possibilità di approfondimento. Quanto al dibattito democratico si può sicuramente fare di più ma mi sembra che, ad esempio, la sua libertà di esprimersi (e di dirmene di tutti i colori) non sia assolutamente ostacolata in questo blog. Il problema è che le voci alternative alle nostre sono pochine. In compenso sono in crescita i visitatori...

ImpresaVda on 20 settembre 2008 alle ore 11:26 ha detto...

Dimenticavo. I suoi quesiti sono interessanti. Personalmente sono convinto che la Valle d'Aosta debba fare la sua parte ed un dimagrimento delle risorse non mi fa urlare allo scandalo. E' per questo che da tempo sostengo che debba essere non solo rifatto un tagliando allo Statuto, ma anche rivisitata la spesa regionale. Faccio un esempio. Il sistema di partecipate pubbliche (con l'unica eccezione probabilmente di Cva) è davvero così necessario oppure si possono fare dei distinguo? Sicuramente in Valle vanno ridefiniti i confini tra pubblico e privato. E questo potrebbe anche garantire efficienza e nuovo sviluppo alla Regione. In realtà non si tratta di nulla di clamoroso. Se qualcuno vuole fare altri esempi si faccia avanti.

Anonimo ha detto...

Non si tratta , in prima battuta , di ridefinire i confini tra pubblico e privato in VdA col risultato di rinunciare a cifre di cui si ritiene si potrebbe fare a meno . Questo vale per la seconda battuta . La prima riguarda invece il rapporto Stato - VdA , che nella fattispecie deve ridefinire quale percentualwe delle tasse deve rimanere qui , posto che tutte + un 35 per cento è un fatto inaggettivabile . Sullo scaricare la mia ipotetica Glock su Favre : la motivazione è l'insostenibilità di una convivenza tra i principi cattolici e quelli rossoneri . Io scarico la Glock predetta , ma non c'è dibattito per la posizione gandhiana del Favre , che lascia dire ma non replica : il mio scopo era sentire motivazioni che mettano in crisi le mie opinioni , non dire la mia , funzionale solo al procurare repliche che , ripeto , mancano . Attendo l'intervista al Laurent da parte di Favre , corrispettivo di un'intervista a Berlusconi da parte di Bondi riportata sul Il Giornale . Ci sono due perle , una dell'intervistatore e una dell'intervistato ......

Anonimo ha detto...

A proposito del rivisitare la spesa regionale.
Mi pare che la prima e più macroscopica osservazione che emerge dallo studio FORMEZ e UIL sia questa:
in testa alla classifica per le spese pro-capite per le attività istituzionali (spese per il funzionamento della macchina amministrativa regionale, comprensiva di spese per il personale, spese istituzionali, spese di rappresentanza) sono le regioni a statuto speciale e, udite udite, prima in assoluto la VDA con 5.198 euro/pro capite (!)
seconda, a lunghissima distanza, la Sicilia, con 2.594 euro/procapite
3) Bolzano: 2.284 euro/...
4) Trento: 1.422 euro/...
5) Friuli Venezia Giulia: 819 euro/...

Faccio notare, en passant, che la VDA spende, solo per far funzionare la macchina, più del doppio di quanto spende la Sicilia (regione notoriamente spendacciona in questo campo, spesso portata, in negativo, ad esempio):
Infatti: (2.594 x 2) = 5.188 euro/pro capite, mentre la VDA spende 5.198 euro/pro capite.
E non si venga a dire che tale differenza può essere giustificata dalle maggiori competenze e dagli stipendi per gli insegnanti.
Insomma, in fatto di sprechi per far funzionare la macchina siamo I PRIMI in Italia (il y a des peuples ...).
Che cosa dovrebbero dire le ultime in classifica (Puglia, Emilia Romagna, Liguria), che, spendendo molto meno di 100 euro/pro capite, evidentemente viaggiano in bicicletta, anziché in SUV e macchine di rappresentanza tedesche (Cerise Alberto ne ha appena noleggiate un paio per la sua rappresentanza) ?

Anonimo ha detto...

anche l'Associazione artigiani CGIA di Mestre, (vedi ANSA odierna) pubblica studi ed analisi dalle quali si deduce (e lo dice esplicitamente) che le regioni autonome sono obese e necessitano di una cura dimagrante.

Alcuni esempi lampanti di come (non) funziona il "sistema Valle d'Aosta"

Contro una media nazionale di 56 dipendenti pubblici ogni 1000 abitanti, la VDA batte ogni record con 76,2 dipendenti (a me tale cifra pare sottostimata in quanto porterebbe a soli 9.525 circa il numero dei dipendenti pubblici; mi sembrava più attendibile altra fonte, che ora non ricordo, la quale parlava di 105 dipendenti pubblici sempre ogni mille abitanti, il che porterebbe a circa 13.125 dipendenti pubblici: per saperne di più occorrerebbe conoscere i criteri e le fonti usate per il calcolo dei dipendenti pubblici).

In ogni caso siamo, senza rivali, a livelli di eccellenza.

A livelli di eccellenza pressoché imbattibile siamo anche nel rapporto tra la spesa pubblica ordinaria del complesso delle Amministrazioni pubbliche ed il Pil.
Mentre la media nazionale è del 42,9%, la VDA primeggia ed eccelle con il suo 62,8% (una regione sola al comando, ovvero: il y a des peuples ...)
Seguono, seppure a notevole distanza, e praticamente in gruppo
Trento: 52,3%
Friuli Venezia Giulia: 49%
Bolzano: 46,6%

La verità è quindi, al di là del fatto che abbiamo risorse esorbitanti rispetto alle nostre necessità e a quanto produciamo, che tali risorse vengono spese male, molto male e in modo improduttivo, dai nostri amministratori.

In casi del genere, come minimo, si sostituiscono gli amministratori, ed in primis l'amministratore delegato.

ImpresaVda on 21 settembre 2008 alle ore 19:18 ha detto...

Voglio augurarmi che questi dati siano presi in esame in Consiglio regionale. Sono convinto che non possono più essere sottovalutati. La question tanto cara a Borluzzi (e forse dovrebbe diventare tanto cara anche a molti altri valdostani) dei 10/14 unita a questo continuo crescere della spesa pubblica disegna uno scenario amministrativo, a mio avviso, non più sostenibile. O per lo meno credo che qualcuno ci debba spiegare come è possibile farci fronte.

Anonimo ha detto...

Non si tratta di 10/14 , semmai di 14/10 . In una regione ove l'UV ha pianificato di coprire di silenzio il privilegio ( tale perchè concesso solo alla Valle d'Aosta ) di un regalo indicizzato iniziato nel 1993 e legato all'IVA da importazione venuta meno allo Stato ma che quest'ultimo ha ugualmente garantito alla VdA per omnia saecula , in questa regione va ricordato che ci sono due importi , i 9/10 di riparto e l'IVA predetta , suppergiù ammontante a metà del riparto . A me è tanto caro che ci sia sincerità in Valle e perciò detesto la disonestà intellettuale di chi finge che i nostri privilegi consistano solo nel riparto fiscale sbilanciato . La frase di Favre " IVA quale questione a me tanto cara " va interpretata come questione che va impostata correttamente , comprendendo ogni nostro regalo ricevuto , senza scordare ad arte nulla perchè scordarlo sarà comodo ma è anche falsità . In ogni regione si deve essere sinceri , in Valle è necessaria un'opera di chiarimento volta a spazzaturare le bugie come le uscite senza senso a scopo propagandistico . Un esempio : l'Ansa VdA di sabato , Rollandin che spara insensatezze sulla VdA , mantenuta da Roma grazie a IVA + 9/10 : noi , coacervo di calabresi - piemontesi - liguri e autoctoni dovremmo essere forza traente per un'immaginaria Europa dei popoli , anche se qui non ce ne esiste proprio nessuno , manco a cercarlo col lanternino . E' come se la squadra di calcio di Chatillon dicesse che vuole diventare la squadra che importa nel calcio europeo un particolare schieramento tattico in campo . E l'Ansa che dà spazio a tali amenità rollandiniane fuori carnevale ... IVA e 9/10 come sincerità dunque , prima ancora dell'analisi che tali due voci richiedono nel dibattito in corso , come dimostrazione di una sincerità che deve stare a cuore a ogni persona intellettualmente onesta .

ImpresaVda on 22 settembre 2008 alle ore 09:36 ha detto...

Mi perdoni il lapsus calami, ma in questo caso, come credo si evinca dal mio post, volevo soltanto attribuire a lei il fatto di aver posto il tema in agenda. Chi ci legge non ha voglia di portare un qualche nuovo contributo al dibattito?

Anonimo ha detto...

Non posso usare aggettivi , peraltro giustificatissimi , per definire l'exploit di Augusto Rollandin ieri sera al tg3 delle 19.30 , intervistato da Antonio Mannello ( costui su La Stampa scrisse che io odio la Valle : indicativo ! ): sarebbe fornire un pretesto per censurarmi . Il tema era il federalismo fiscale , Mannello ha rivolto domande che permettessero a Rollandin di menare il can per l'aia e lui lo ha menato . Evidentemente Rollandin doveva porre l'accento sul come modificare i 135/100 di cui la Valle stragode , ma si è limitato a dire che la regione può mostrare in qualunque momento la bontà dei suoi conti . Ma il problema è l'incongruenza dei 135/100 con il concetto di federalismo , non assicurare sul buon uso dei 135/100 che ci vengono regalati . Rollandin ha affermato che è un brutto vezzo quello di considerare il termine " speciale " sinonimo di privilegiato . Informo Rollandin sul fatto che gli ascoltatori del tg3( nel caso mio assolutamente casuale ) non sono deficenti e 135/100 è un privilegio che , per esempio , Piemonte e Marche , non " speciali " , non hanno . Poi Rollandin ha detto che le nostre carte contabili parlano chiaro , mostrando che la nostra contabilità non racchiude privilegi . Quindi 135/100 sarebbe la norma per ogni regione ! Le parole di Rollandin sono finite dritte nel " Dossier Valle d'Aosta " per documentare chi di dovere su come Rollandin , e quindi l'UV , tentano di modificare le carte , grazie anche a intervistatori tipo Mannello . Cosa pensa Favre su quanto scritto ( sul sito Rai il tg3 di ieri è ancora visibile per due ore ) qui da me ? Non ci sono nè frasi diverse o nè altre interpretazioni possibili delle parole di Rollandin .

ImpresaVda on 1 ottobre 2008 alle ore 16:03 ha detto...

Mi sono perso qualche passaggio . Come mai ora parla di 135/100? Comunque. In merito a quanto lei scrive credo che sia necessario che la Valle riguardi più attentamente i suoi conti. Tutto ciò che eccede il riparto fiscale può essere rimesso in discussione visto il nuovo scenario nazionale in cui è necessario che ogni soggetto sappia stare in piedi con le proprie gambe. L'importante è che non si alimenti l'egoismo regionale. Un'analisi attenta del bilancio regionale e di quali spese siano davero necessarie e quali no e un'assunzione di maggiori competenze potrebbe far bene a questa regione. Credo che in questo si debba essere molto pragamatici e non fare barricate nell'angoscia di proteggere la cassa, come ho già scritto in un mio precedente fondo.

Anonimo ha detto...

14/10 è più approssimato , 135/ 100 più preciso . Potevo scrivere 13,5/10 , la sostanza è quella . Affermare che la Valle deve comunque mantenere i 900/1000 corrisponde al ritenere la regione privilegianda rispetto a Lucania e Calabria : il motivo ? Ma avrei voluto un'altro tipo di risposta da Favre : il di lui giudizio sul menamento canino di Rollandin e sulla posizione non da intervistatore incisivo di Mannello . Era chiedere troppo ? Il mio post criticava il malvezzo del non voler affrontare i problemi da parte dei capoccia rossoneri e di fare collateralismo giornalistico da parte di dipendenti Rai ( pagati con le tasse di tutti ) .

ImpresaVda on 1 ottobre 2008 alle ore 18:13 ha detto...

Per Borluzzi:
Mi dispiace ma non è mia abitudine criticare i colleghi per cui non accetterò altri commenti sull'argomento Mannello. In merito alle dichiarazioni di Rollandin ho già scritto chiaramente il mio pensiero.

 

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