19 settembre 2008

Internazionalizzazione: la Valle d'Aosta ci prova con la nuova convenzione Ice

Una nuova convenzione con l’Istituto per il commercio estero, partecipazione attraverso la Chambre al Centro per l’internazionalizzazione del Piemonte e il sostegno diretto alle imprese attraverso «Attiva», la società in house della stessa Chambre. Sono i tre pilastri su cui potranno contare le imprese valdostane che nel biennio 2008/2009 intendono proporsi sui mercati stranieri, tre filoni che poggiano sulla convenzione Ice 2008 che l’assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret, sta predisponendo in questi giorni in attesa di poterla sottoporre all’attenzione della Giunta regionale per la fine di settembre. La convenzione prevede una spesa complessiva di circa 800mila euro (cofinanziata al 50% dalla Regione): «I progetti – sottolinea Pastoret – tendono a presentare un’immagine complessiva della Regione, privilegiando le produzioni di eccellenza, allo scopo di permettere alle aziende valdostane di inserirsi in precise nicchie di mercato». Europa occidentale e Russia i mercati-obiettivo, dove da tempo sono proposte iniziative che garantiscono significativi risultati soprattutto nell’enogastronomia: il programma dovrebbe spaziare così dalla Fiera alimentaria di Lisbona al Sial di Parigi. Un’altra delle azioni particolarmente qualificanti del programma dovrebbe essere la partecipazione al Salon des energies renouvables, a Lione dal 25 al 28 febbraio 2009, per promuovere Rigenergia 2009, a giugno ad Aosta. Sul mercato tedesco invece saranno proposte le produzioni del settore zootecnico all’«Intermopro-Intermeat» di Dusseldorf. La Convenzione con l’Ice però prevede anche misure per aiutare manager e titolari d’azienda a individuare progetti concreti di internazionalizzazione di imprese locali; un’attività, quest’ultima, svolta con successo anche da Attiva (480mila euro il bilancio 2007): «La società – spiega il presidente della Chambre, Pierantonio Genestrone è stata costituita circa un anno fa con il preciso compito di sostenere le iniziative promozionali, con particolare riferimento all’innovazione e all’internazionalizzazione. Un impegno che va letto all’interno del quadro dell’Euroregione, dove anche la Chambre può giocare un suo ruolo importante».
In aumento anche le attività di business cooperation attraverso l’utilizzo di un apposito database per la diffusione di richieste e offerte di cooperazione. «Oltre al BCD database, per promuovere la cooperazione transnazionale, - conclude il presidente della Chambre - viene utilizzato il sito www.aostacompany.com. In particolare la sezione "Business Opportunities" è aggiornata periodicamente con richieste ed offerte di cooperazione provenienti da imprese valdostane o ricevute da altri sportelli europei, camere di commercio nazionali ed estere, enti per la promozione della cooperazione d’imprese».
Sul disegno complessivo messo a punto dalla Regione guarda con interesse Confindustria Valle d’Aosta che, si augura «che le sinergie tra i vari referenti possano concorrere ad aiutare maggiormente le imprese».
D’altronde la sfida dell’internazionalizzazione per le Pmi della piccola regione autonoma rimane delicata: tutte le strategie devono infatti fare i conti con il fattore dimensionale, spesso un limite alla capacità di competere all’estero. Non a caso lo stato di salute dell’export valdostano rimane definito dall’andamento di un’unica azienda, la Cogne Acciai Speciali, per dipendenti e fatturati la realtà più importante della piccola regione autonoma. Un’analisi ormai consueta che trova conferma nei dati del primo trimestre 2008 dove il peso della voce «prodotti in metallo» è preponderante. La flessione del 5,5% dell’export non deve invece trarre in inganno: il primo trimestre 2007 si era infatti distinto per una crescita eccezionale che l’azienda siderurgica non poteva continuare a mantenere su ritmi così elevati anche per l’anno in corso. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 17 settembre 2008)

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