Ultima parte del documento distribuito in occasione della presentazione del piano strategico di marketing regionale. Latitano un po' i commenti. Possibile che nessun albergatore, dopo l'Assemblea regionale, abbia voglia di dire qualcosa? Siete tutti d'accordo con la vision dell'Assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz?
In tema di mercati, la prima sfida è quella dei mercati di prossimità. La Valle d'Aosta, grazie alla sua posizione, è alla convergenza di attenzioni e desideri di un bacino di milioni di cittadini italiani ed europei, che possono raggiungerla con strade e autostrade in non più di due ore. A questo mercato - fondamentale per la Valle d'Aosta - è necessario rivolgersi con un sistema coordinato di proposte stimolanti, che suggerisca sempre più occasioni di visita e turismo. Un cartellone coordinato di eventi di qualità e di richiamo che renda desiderabile venire in Valle molte volte durante l'anno e fermarsi almeno qualche giorno ogni volta. Ma, al contempo, occorre un sistema di gestione dei punti e dei momenti di massima concentrazione che renda comunque possibile una fruizione turistica piacevole, evitando potenziali crisi da «troppo successo».
In un raggio più ampio, che verrà ancor più allargato con la prossima, nuova realtà dell'Aeroporto, si sta creando un altro e ben più vasto bacino di attenzione, che poti à raggiungere la Valle in tempi comunque molto contenuti e con costi molto più convenienti che in passato. Un bacino di raggio continentale che chiede, oltre che le offerte tradizionali, anche proposte di vacanza e insieme di senso, esperienze rare e memorabili: in altre parole, motivi per partire da casa per periodi anche contenuti, ma certo non «mordi e fuggi». A questo livello, e con attenzione alle diverse sensibilità e ai gusti differenti, occorre creare e promuovere prodotti turistici specifici per i segmenti e le nuove tribù di consumatori.
C'è poi un terzo livello a cui siamo chiamati a rapportarci: quello mondiale. Senza facili illusioni, le analisi di mercato evidenziano che alcune delle nostre proposte turistiche, se adeguatamente formulate, possono avere un raggio di attrazione che va ben oltre l'Europa. Ma in questo caso bisogna essere prudenti e considerare attentamente i costi della promozione in rapporto ai vantaggi prevedibili. E, ovviamente, selezionare con un'estrema attenzione i prodotti «da esportazione», per poter avere realistiche probabilità di successo
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