Il sogno di una pizza ancora croccante sul tavolo di casa propria come se fosse appena stata sfornata da un forno a legna è diventato curiosamente realtà grazie all’impegno di chi di freddo se ne intende.
La valdostana Termopizza di Pont-Saint-Martin (
Mauro Mazza è l’a.d.), azienda del settore plastico operante ai piedi delle Alpi specializzata nel packaging alimentare, ha infatti brevettato un innovativo ed elegante contenitore termico per pizza da asporto chiamato «
Sguscio», brevetto vincitore nel 2003 del primo premio al salone delle invenzione di Ginevra, ma diventato realtà produttiva soltanto nel 2007 dopo l’incontro con il management della piccola regione autonoma. Realizzato in polipropilene alimentare «
Sguscio» non subisce deformazioni, non richiede premontaggio ed è dotato di chiusura ermetica. Quello che all’apparenza si presenta come uno strano fresbee nasconde in realtà un contributo in termini di ricerca e tecnologia per il settore alimentare tutt’altro che secondario. Una serie di canaline alla base e di sfiati sul coperchio garantisce una pizza asciutta e croccante che mantiene una temperatura ideale anche dopo 20 minuti dall’uscita dal forno. Staccando poi la base può essere inserito dal cliente nel forno di casa a una temperatura massima di 100° C e utilizzato come piatto usa e getta. Sguscio è sul mercato da quattro mesi e sino ad ora ne sono stati prodotti 300mila (immessi sul mercato al prezzo di riferimento massimo di 0,70 euro). Il costo chiaramente è leggermente più elevato rispetto ai contenitori tradizionali, ma il prodotto, che ovviamente si propone sul mercato internazionale, dall’Europa agli Stati Uniti, desta interesse all’interno di alcune catene take away (l’azienda non si limita soltanto ai contenitori da pizza ma ha allo studio anche soluzioni per il sushi) desiderose di assicurare una qualità superiore per smarcarsi dalla concorrenza e rincorrere quella clientela che esce un po’ di meno alla sera. Ma i più soddisfatti sono i pizzaioli (soprattutto nel Sud Italia) che possono garantire alla clientela un asporto senza dispersione di sapore. (
Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord ovest del 21 dicembre 2008)
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