Il maggior concorrente delle case da gioco italiane? Lo Stato. La crescita esponenziale del gioco pubblico (gratta e vinci in primis) e la continua liberalizzazione del settore (slot nei locali pubblici e scommesse solo per fare alcuni esempi) unita alla crisi economica sono alla base del difficile momento dei casino italiani, a partire da Saint-Vincent che nel 2008 ha accusato un passivo rispetto ai ricavi dell’anno precedente di 15,14 milioni (-12,9%). «In realtà la difficile congiuntura economica – osserva l’amministratore unico Luca Frigerio, 42 anni, una lunga esperienza presso il Casino di Campione d’Italia – non sarebbe di per sé un problema in quanto è statisticamente dimostrato che nei periodi di recessione il mercato nazionale del gioco è sempre cresciuto o comunque ha mantenuto le sue quote di mercato in netta controtendenza rispetto al trend generale». «Tuttavia lo Stato dal 2000 ha fatto crescere enormemente la sua capacità di fuoco. Secondo i dati forniti dall’agenzia specializzata Agicos – precisa Frigerio – sono stati oltre 42 miliardi di euro giocati complessivamente dagli italiani nel 2007 tra lotto, superenalotto, lotterie nazionali e gratta e vinci, giochi a base sportiva e ippica, bingo e apparecchi da intrattenimento dei quali circa 7,2 sono finiti nelle casse dell’erario». Più nel dettaglio Saint-Vincent ha fatto registrare un calo fortissimo dei giochi francesi (-17,24%) che per la prima volta in termini di ricavi sono stati superati da quelli americani (-4,6%), dopo il testa a testa dell’ultimo biennio, grazie ai positivi risultati fatti registrare da Craps (+29,9% circa) e Punto Banco (+16,7%). Un sorpasso che, secondo i vertici aziendali, evidenzia la tendenza della clientela a prediligere i giochi a bassa puntata con componente di divertimento più elevata come prima conseguenza della congiuntura economica che da mesi affligge il Paese. Il trend fortemente negativo dei Giochi Francesi sarebbe anche frutto di assenze illustri ai tavoli da gioco. I grandi giocatori hanno diradato le loro presenze, la situazione di incertezza economica ha ulteriormente influito, come ha influito la complessità delle norme antiriciclaggio recentemente introdotte. Forte crollo anche per i giochi elettronici (-15%) che passano da 54,74 a 46,48 milioni, messi in forte difficoltà dall’ampliarsi delle possibilità di gioco legalizzato sotto casa. Gli ingressi nel 2008 calano rispetto al 2007 (-8,65%), ma meno dei proventi a conferma della minore spesa pro capite della clientela per il gioco, «inoltre – sottolinea Frigerio - le condizioni meteo dei mesi di novembre e dicembre hanno pesantemente influito sui risultati mortificando gli sforzi atti a frenare il decremento delle presenze nelle Sale Giochi». Le novità introdotte negli ultimi mesi nel comparto dei Giochi Elettronici stanno comunque producendo i primi apprezzabili risultati, e nel 2009 è previsto il quasi totale rinnovamento del parco macchine che restituirà certamente competitività alla Casa da gioco. Un quadro complessivo che nel breve periodo richiede però una svolta. «O si cambia o si rischia di essere messi k.o. Dobbiamo adeguarci alle nuove caratteristiche del mercato – conclude Frigerio - e cambiare le nostre proposte secondo un piano industriale che stiamo delineando in questi ultimi giorni e che, entro la fine di gennaio, sarà inviato alla Giunta regionale e poi sottoposto al Consiglio, non prima ovviamente di un presentazione e condivisione all’interno dell’azienda». Il documento parte da un’analisi dell’attuale congiuntura economica, fa poi una valutazione del mercato globale dei giochi e di quello dei casino italiani in particolare. seguita da una valutazione della situazione di Saint-Vincent ed una definizione dei gap della struttura valdostana, chiudendosi con una serie di proposte strategiche, organizzative e infrastrutturali per il completo rilancio del Casino della cittadina termale nell’arco di un triennio. Una mission che passa anche attraverso un attento processo di riorganizzazione aziendale. La scorsa settimana, ad esempio, si sono insediati due nuovi dirigenti: Franco Boggi in qualità di nuovo direttore dei Giochi, con alle spalle una lunga esperienza a Campione d’Italia, e Pier Francesco Caria, nuovo responsabile del marketing, già Direttore Marketing a livello mondiale del Gruppo Festina, precedentemente in RCS Media Group. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 21 gennaio)
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
1 commenti:
La concorrenza dello Stato è un alibi che non regge . Quanto lo Stato offre in termini di giochi è utilizzato da persone che in stramaggioranza non andrebbero comunque al Casinò . Sta riducendosi la motivazione esistenziale del grande Casinò , soprattutto se non piazzato in località appetibili di per se stesse ( Venezia e Sanremo ) o non localizzato in una Campione ove il denaro lombardo-svizzero scorre a fiumi . A latere : entrare al Casinò di Saint Vincent intristisce vedendo sia l'arredo sia lo spirito con cui è frequentato .
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