25 febbraio 2009

Giordano (Attività Produttive): «dobbiamo concentrarci sul turismo di prossimità» (2)

Seconda parte (la prima è stata pubblicata ieri) dell'intervista all'assessore alle Attività Produttive Bruno Giordano (Uv). Qui trovate le altre interviste ai componenti della giunta comunale di Aosta.

Quindi rivitalizzare i consumi anche del ceto medio...
Certo. In periodi di crisi tutti sanno che tutta una serie di consumi non necessari viene rinviata. Ma per il bene di tutti bisogna evitare il ristagno dell’economia e dei consumi.

Spostiamo l’attenzione sul turismo. Qual è la vocazione turistica della città…
Noi fino ad ora ci siamo limitati con le iniziative turistiche proposte dall’amministrazione comunale ad intercettare il turismo già esistente perché mancava una programmazione senza la quale non era possibile costruire nessun tipo di pacchetto. Quest’anno finalmente siamo riusciti a presentare in anticipo il programma delle manifestazione dell’anno. E questo è un elemento di grande novità. Ad esempio quest’anno si saprà già che a dicembre ad Aosta ci saranno i mercatini di Natale in ambientazione alpina. L’obiettivo è anche fare sistema tra attori pubblici e soggetti privati e, quindi, noi abbiamo cercato di coordinarci con la Regione in ordine ad un calendario ordinato di manifestazioni, iniziative ed eventi all’interno del territorio della città. Di conseguenza posso dire con soddisfazione che quest’anno non dovrebbero, uso un condizionale semplicemente prudenziale, sovrapporsi iniziative all’interno della stessa giornata organizzata da soggetti o enti diversi ad Aosta. Questo consentirà di avere un calendario fitto che però non contrasta a livello temporale.

Questo calendario era richiesto da tempo dalle associazioni di categoria. Avete anche fatto un passo sulla scelta di quale sia il turismo giusto per Aosta?
Evidentemente noi dobbiamo puntare, proprio per il periodo che stiamo affrontando di crisi economica, al turismo di prossimità. La crisi economica è mondiale per cui non ci sono mercati particolari su cui fare una mirata azione di marketing. Tanto è vero che nel 2008 sono cresciute le presenze italiane in città. L’obiettivo è quello di far diventare Aosta una città turistica 365 giorni all’anno attraverso un’azione sinergica con gli assessorati regionali e comunali del Turismo e della Cultura per valorizzare il più possibile l’immenso patrimonio storico-culturale e monumentale di Aosta. Aosta è seconda al mondo per vestigia e conservazioni di reperti romani e l’area megalitica di Saint-Martin de Corléans è ritenuta dagli esperti come il primo o il secondo sito in ordine di importanza dell’intera Europa. Questo giustifica già di per sé il fatto che Aosta non può e non deve sottovalutare il turismo artistico. Unitamente a questo c’è il turismo legato alle due fiere dell’artigianato tipico e tutto questo non impedisce di intercettare un turismo anche ludico-sportivo.

Aosta però non sempre si presenta come una città particolarmente accogliente nei confronti dei turisti…
Il problema è che dovremmo cercare di comprendere bene che il turismo è l’opportunità dal punto di vista dello sviluppo economico della città. Non ne vedo un’altra oltre a quello legato ad un terziario avanzato. Occorre far capire a chi pensa alla fin fine che il turista disturba che noi possiamo permetterci livelli di servizi con standard qualitativi elevatissimi soltanto a condizione di mantenere inalterato il nostro reddito. E così dobbiamo capire che siamo tutti interessati a sviluppare la cultura dell’accoglienza. Naturalmente bisogna anche che noi andiamo a sviluppare aree strategiche all’interno della città.

In che senso?
Una gran parte delle animazioni musicali del 2009 verranno organizzate all’interno dello stadio Mario Puchoz questo per sottrarsi da un lato ad alcuni siti che sono soggetti a vincoli d’inquinamento acustico particolarmente rigorosi e dall’altro per poter superare a quella che io chiamo la “cultura del tendone”. Abbiamo la possibilità, montando un palco coperto di 120 metri quadri che acquisteremo, in grado di ospitare grandi spettacoli, di utilizzare la tribuna centrale coperta del Puchoz che può ospitare migliaia di spettatori e che è già di nostra proprietà. Sicuramente una serie di spettacoli come il primo festival delle band valdostane del rock, previsto per il mese di giugno, verrà ospitato qui. Stessa sorte anche per le quattro serate di musica blues, evento organizzato in collaborazione con l’assessorato regionale al turismo data la qualità degli artisti che saranno presenti.

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