24 febbraio 2009

Bruno Giordano (Attività Produttive): «dobbiamo concentrarci sul turismo di prossimità» (1)

Questa settimana intervistiamo l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Aosta Bruno Giordano (Union Valdôtaine). Si tratta dell'intervista proposta ai lettori del Corriere della Valle giovedì 19 febbraio. Come già fatto in precenti post il colloquio è proposto in due puntate: oggi e domani. Qui trovate tutte le altre interviste ai componenti della giunta comunale del capoluogo regionale. la versione on line è più ampia di quella cartacea.

Assessore Giordano si è appena conclusa la prima settimana di «Io centro». La campagna contro il caro vita promossa dall'Assessorato delle Attività produttive del Comune di Aosta insieme alla Camera di Commercio di Aosta, alle Associazioni di Categoria, alle Organizzazioni Sindacali ed alle Associazioni dei Consumatori firmatarie del «Protocollo d’intesa per il contenimento dei prezzi di beni e servizi e l’attivazione di iniziative contro il caro vita». L’iniziativa riguarda la possibilità per i consumatori di effettuare acquisti nella quarta settimana del mese di prodotti e di servizi a prezzi scontati, o resi oggetto di promozioni…
L’ultima settimana di gennaio è stata la prima di questa campagna che sperimentalmente si conclude dopo cinque mesi, a maggio, dopodiché sarà il momento dei consuntivi. Ad oggi hanno aderito alla campagna 80 esercizi e attività artigianali tra cui le quattro farmacie comunali. Questo è molto importante nell’ottica di fare sistema. Vorrei però approfittare della sua domanda per chiarire una serie di piccoli equivoci o di comprensioni…

Cioè?
Prima di tutto non è vero che la campagna riguarda esclusivamente il centro storico o i centri commerciali naturali, ma tutta il territorio cittadino. E questo lo si deduce facilmente scorrendo l’elenco degli esercizi che hanno aderito. Anzi direi che le piccole attività artigianali che sono in particolare sofferenza in questo momento di crisi così forte sono proprio quelle più distanti dal centro e sono quelle che hanno più necessità non soltanto di fidelizzare il cliente, ma anche di incentivare il meccanismo della vendita all’interno del proprio negozio. Il messaggio perciò è stato recepito. Poi trattandosi di un'adesione libera è chiaro che il Comune non può obbligare nessuno. Il nostro ruolo è esclusivamente di coordinamento. Qui le figure preminenti sono le associazioni di categoria del mondo delle attività produttive della città. Che o sente questo come un obiettivo importante oppure no. Il Comune si è limitato ad avere questa idea, a metterla in campo, a sottoscrivere un protocollo d’intenti e conseguentemente un disciplinare con le linee guida e a fare rete e che cosa offre, giustamente, chiedendo uno sforzo economico alle singole realtà produttive? La possibilità di avere una forma di promozione del proprio esercizio a titolo non oneroso sia on line, sul sito ufficiale del Comune, sia con affissioni. Poi la vetrofania che identifica l’esercizio commerciale. Inoltre il Comune dice a chi aderisce alla campagna - poiché io devo contribuire insieme a te a garantire un risparmio complessivo - io ti do l possibilità di acquisire le schede dei parcometri a 10 euro invece di 15 e poi l’esercizio ne fa l’uso che preferisce. Inoltre come negoziante o imprenditore che operi nel centro storico della città io ti metto a disposizione ad un prezzo particolarmente vantaggioso, cioè 55 euro al mese, un posto auto nel parcheggio coperto di via Carrel. Si tratta di un aiuto concreto da subito. I conti sono presto fatti: i parcheggi di superficie costano da 1 euro a 1,50 all’ora, cioè 8 euro al giorno. Se lo moltiplichiamo per 26 giorni si superano i 200 euro. E’ chiaro che però l’intervento dell’amministrazione si ferma qui.

Ma ci sono state delle critiche…
Quello che mi dà un po’ fastidio è che questa iniziativa sia stata concordata tra soggetti e sottoscritta liberamente da tutti. Se è vero che il Comune è il padre dell’iniziativa, le associazioni di categoria ne sono la madre. I matrimoni si fanno in due. La valutazione preventiva dei fallimenti io lo giudico in esercizio di perfetta malafede perché io chiedo che certe osservazioni almeno si facciano a consuntivo dell’esperimento.

Ma quanti sono gli esercizi commerciali del capoluogo?
Circa 250.

Quindi 80 (alla fine sono state 91 le adesioni ndr) non è un numero disprezzabile…
Trattandosi di una prima volta direi di no. Questa iniziativa poi ha comunque un obiettivo molto semplice: dare l'idea che è possibile risparmiare davvero. E non soltanto sui beni di prima necessità. In effetti un’altra polemica che non comprendo è quella legata al fatto, ad esempio, che ci siano pochi alimentari. La campagna non riguarda per forza il pane, il latte e la carne. Io ho detto che il sistema economico può auto tutelarsi dicendo che nell’ultima settimana tutti quanti cerchiamo di produrre un risparmio. Questa iniziativa non è consegnata tout court al mondo dei poveri, ma al sistema delle attività produttive. Uno dei miei due obiettivi era di tutelare questo mondo. (Continua)

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