15 maggio 2009

Gli Stati generali delle Costruzioni a Roma: il senso dell'iniziativa

Si sono svolti ieri a Roma gli Stati generali delle Costruzioni. L'imprenditore edile Roberto Sapia, vicepresidente di Cna Costruzioni, mi ha illustrato in una nota - di cui lo ringrazio - i contenuti dell'appuntamento che presenta temi su cui si accenderà il dibattito anche in Valle d'Aosta.

Per la prima volta insieme le organizzazioni imprenditoriali e sindacali e tutta la filiera del settore delle costruzioni si si sono riunite ieri a Roma per chiedere regole chiare e lanciare proposte a sostegno della legalità e della qualità del costruire. Cna Costruzioni Valle d’Aosta ha seguito il percorso iniziato già il 5 marzo e ha sottolineato che la crisi economica ha acuito le difficoltà delle imprese che operano in territorio montano. Gli Stati Generali delle Costruzioni rappresentano il luogo permanente della riflessione, della proposta e dell’attuazione di un percorso comune e condiviso capace di cogliere gli obiettivi di efficienza, legalità e qualità in tutte le attività di costruzione del Paese.

A questo proposito, sono necessari e urgenti:

- Una riqualificazione del territorio che, attraverso l’attuazione di politiche di rigenerazione urbana e la realizzazione di un programma di opere piccole e medie.

- Un piano per l’edilizia che, attraverso l’uso di leggi regionali, favorisca l’acquisto delle abitazioni, gli interventi di adeguamento tecnologico ed energetico e quelli finalizzati alla sicurezza del patrimonio immobiliare.

- Un processo di sostituzione edilizia per la demolizione di edifici obsoleti e di scarsa qualità e la loro ricostruzione secondo criteri di sicurezza e risparmio energetico, attraverso premi volumetrici e detrazioni fiscali.

Un sistema di qualificazione e selezione degli operatori del settore attraverso la definizione di requisiti di accesso alla professione e una modifica delle regole di accesso al mercato pubblico, sulla base di meccanismi reputazionali legati alla storia dell’impresa e alla sua struttura, garantendo una puntuale selezione degli operatori e l’esclusione di chi non rispetta le regole...

- Una tracciabilità dei flussi finanziari, onde contribuire alla lotta delle istituzioni contro la criminalità organizzata.

- Un potenziamento delle strutture preposte all’attività di controllo soprattutto in materia di verifica delle caratteristiche statiche degli edifici, di sicurezza e regolarità del lavoro.

- Una modifica della normativa in materia di ammortizzatori sociali per l'edilizia, che comporti, in particolare, un aumento della durata della cassa integrazione guadagni ordinaria e della disoccupazione speciale edile attraverso l'utilizzo dell’avanzo di gestione dei fondi Inps, per non disperdere, in questa fase di crisi del settore, un patrimonio di professionalità indispensabile per costruire in qualità e sicurezza.

- Un rafforzamento dell’uso del documento unico di regolarità contributiva (DURC).

1 commenti:

giancarlo borluzzi ha detto...

Il terz'ultimo punto , più che incomprensibile , è demagogico e surreale . Strutture preposte al controllo etc. ? C'è già un direttore lavori architettonico che poco conta con la sicurezza del risultato finale ( c'entra con la sicurezza del cantiere ) , un direttore lavori strutturale che invece conta eccome , ma relativamente all'osservanza di quanto previsto dal progetto strutturale che generalmente è opera sua . Tale direttore lavori mica può stare tutto il giorno in cantiere e .... non sempre prima del getto può far rifare barre d'acciaio non opportunamente tagliate + altro . Idem per il collaudatore statico che analizza certo il progetto strutturale , ma verifica solo una o due parti del costruito . Come si può pensare a demolire ciò che si presenta già terminato ? Io non l'ho mai visto fare e questo non è un rischio perchè il calcolo strutturale è sempre informato all' estrema prudenza relativamente ai dati di calcolo ( pesi propri , pesi fissi , carichi d'esercizio , resistenze del calcestruzzo e dell'acciaio , tipo di vincoli etc . ) e in tal modo si deglutiscono i difetti di costruzione imputabili a questo o quell'operatore . Cosa significa potenziare le strutture di controllo ? Duplicare o triplicare i direttori dei lavori strutturali o i collaudatori ? Non diciamo insensatezze , un gallo in ogni pollaio . Purtroppo in Italia si telefona al medico per sapere se lo sciroppo per la tosse è meglio prenderlo impugnando il cucchiaio con la destra o la sinistra , mentre tutti pretendono di maneggiare il problema della sicurezza delle costruzioni . Hanno addirittura analizzato in prima battuta il tipo di calcestruzzo delle case crollate in Abruzzo illudendosi in tal modo di avere lumi sulle dinamica , ma in realtà dimostrando solo , come ovvio , di non conoscere il modus in rebus specifico . I problemi di razionalizzazione delle strutture al fine di una loro maggiore sicurezza lasciamoli agli esperti (raramente e comunque superficialmente interpellati ) senza plateale quanto presuntuosa demagogia a buon mercato .

 

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