24 maggio 2009

Il risultato del sondaggio sull'apertura della Casa da gioco ai valdostani

64 voti in due settimane. Il tema Casa da gioco non raccoglie consensi oceanici o comunque in pochi decidono di partecipare al mio sondaggio. Per lo meno il verdetto è stato incerto fino all'ultimo.
Tuttavia ad una conclusione siamo comunque giunti:  33 visitatori si sono detti favorevoli all'apertura della casa da gioco ai valdostani e 31 contrari.
Io, come ho già scritto in un precedente post (leggete qui) sono tra questi ultimi.
Se qualcuno dei votanti volesse motivare la sua decisione lo faccia in questo post.

2 commenti:

giancarlo borluzzi ha detto...

Ho riletto le motivazioni di Favre avverse all'apertura di parte del Casinò ai locali . Non condivido . Certo ci sono persone che vanno a giocare per vizio e ci lasciano denari che servirebbero alle loro famiglie . Ma il principio della libertà personale è sacro , c'è anche chi ci va come svago ( secondo me insensato , ma il mio parere ha valore solo soggettivo ) e si non si fa prendere da frenesie . Favre, col suo ragionamento volto a buttare via l'acqua sporca col bambino dentro, dovrebbe coerentemente voler eliminare auto e moto perchè ci sono degli storditi che guidano e anche tornare a un proibizionismo degli alcolici perchè c'è chi alza troppo il gomito ... Il cattivo uso da parte di molti di una pratica non deve eliminare la possibilità di vivere questa pratica da parte di chi resta compos sui . Chi è stolto si arrangi senza incidere sulle libertà di chi sa essere saggio . Ovviamente il mio è un discorso in generale che a fatica estendo pure a un Casinò che vorrei vedere raso al suolo . Ma ergersi a difesa ipotetica dei valdostani(e i non valdostani si dannino pure!) è un ragionamento che mi fa sobbalzare .

Anonimo ha detto...

Vietare ai valdostani di giocare al casino di Saint Vincent, una grande ipocrisia. Siamo in Italia, il "culto" del gioco sostiene le finanze dello stato e quindi anche della Regione, non mi sembra che la nostra amata valle si sia mai opposta a questo. Nei paesi dov'è stato proibito il gioco d'azzardo si è prolificato quello clandestino quindi, a mio avviso, è sempre meglio regolamentare che proibire. Parlo di grande ipocrisia perchè mi sembra più normale poter giocare in un casino dove viene controllata l'età dei giocatori all'ingresso, piuttosto che in un tabacchino o nei bar dove anche i bambini comprano i gratta e vinci. Regolamentare e controllare. Slot machine e videopoker non si dovrebbero trovare nei bar ma solo al casino.
Voglio riportare un dato curioso, le società concessionarie delle slot machine devono allo Stato italiano 98 miliardi di euro di imposte, una delle più grandi evasioni della storia d’Italia, ma nessuno ne parla.
Preoccupiamoci che i valdostani siano tutelati nel gioco, è meglio che i loro soldi finiscano al Casino o alla mafia? Vietando il gioco nei bar forse il Casino ne guadagnerebbe qualcosa.
Si può essere contro il gioco d'azzardo per una questione etica ma non si può sostenere questo paradosso.
m.k.

 

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