22 giugno 2009

Eurotravel: Eurodisney addio

Su Eurotravel il sito «Autotutela» che ho già citato in un precedente post torna alla carica. Con il post tutt'altro che rassicurante dal titolo «Eurotravel smobilita?» dove viene evidenziato il disagio delle agenzie di viaggio per l'abbandono da parte del Tour Operator valdostano delle destinazioni Parigi e Eurodisney. Leggete qui. So che alcuni voucher sono stati ceduti al tour operator ligure Mamberti. Ma, forse, questo ha riguardato pochi fortunati che hanno raggiunto la patria europea di Topolino la scorsa settimana...

6 commenti:

giancarlo borluzzi ha detto...

Tra imprenditori e prestatori d'opera io parteggio per i primi , che rischiano in proprio , laddove sovente i secondi si affidano ai cosiddetti sindacati che , per vivere alle spalle dei lavoratori veri , avanzano richieste demagogiche che fanno a pugni con le leggi dell'imprenditoria ( a loro generalmente ignote ) e che sovente affossano nel tempo le imprese rovinando i lavoratori che dovrebbero difendere . Premetto che viaggio tantissimo , ma non non ho mai avuto a che fare con tour operators e agenzie di viaggio e quindi resto allibito nel leggere certe lettere , nel sito indicato da Favre , opera di chi non sa come recarsi a due passi da casa se il tour operator non opera . Non vedo perchè uno debba partire da casa telecomandato da un orario stabilito da altri . Ma alcuni preferiscono così . Tutto ciò per dire che nulla c'è di più estraneo di un tour operator rispetto al mio modo di vedere i viaggi , ma il tour operator esiste perchè ci sono imprenditori che rischiano e quindi hanno quella mia considerazione e stima che ( so leggere e capire cosa leggo ) mi pare dubbia da parte di Favre verso l'Eurotravel : c'è un accanimento non so da cosa determinato . Crisi economica e possibilità di acquistare tramite internet ciò che prima richiedeva l'entrare in una sede sicuramente conta , come i contratti imposti dai sindacati in tempo di vacche grasse e oggi un peso : perchè tale fredda criticità contro gli imprenditori di Eurotravel ?

ImpresaVda on 23 giugno 2009 alle ore 21:28 ha detto...

@Borluzzi
1°) L'associazione «Autotutela» da dove arrivano gran parte delle critiche raggruppa le agenzie di viaggio e aderisce a Confapi. La querelle in questo caso non è tra lavoratori e imprenditori, ma tra diversi settori della filiera produttiva.

2°)Non do notizie buone o cattive sulla base della stima dell'azienda. La vicenda Eurotravel è sotto i riflettori dell'opinione pubblica. Me ne accorgo dal numero di visitatori che arrivano sul blog attraverso Google cercando parole come "Eurotravel" o similia.

3°) L'unica critica personale che io ho mosso ad Eurotravel è quella che in un momento così delicato non sta facendo nessuna azione di comunicazione sulla sua condizione. Ho dato a Cleto Benin la mia disponibilità per un'intervista, mi ha ringraziato per l'offerta dicendo che mi avrebbe fatto sapere. Da dieci giorni attendo risposta.

ImpresaVda on 23 giugno 2009 alle ore 22:03 ha detto...

Siccome non mi sembra il caso di aprire un altro post vi segnalo nello spazio commenti che sul sito "Autotutela" potete leggere un post dal titolo "Teorema, Eurotravel & altri" che pone ancora una volta l'accento sul problema della comunicazione. Dal post si intuisce che il problema è ampio e merita una riflessione accurata da parte di tutta la filiera. Questo è il link: http://www.a-autotutela.it/item/2009/06/teorema-eurotravel--altri

giancarlo borluzzi ha detto...

UNO . E' di solare evidenza che " Autotutela " raggruppa le agenzie di viaggio che si servono di tour operators , due realtà ( agenzie e tour ) la cui esistenza impigrisce i vacanzieri . Ma credevo fosse altrettanto evidente che il mio riferimento ai prestatori d'opera era dato dal fatto che sono i loro contratti , rigidi e non flessibili di fronte a situazioni di alterna fortuna del settore ( basti pensare agli stipendi che mi pare siano frazionati al momento ) , a porre in crisi le aziende con danno di tutti . Prestatori d'opera che non possono non accettare sindacati col vizietto della demagogia che mai accetterebbero al ribasso delle remunerazioni che possono essere identiche solo per un periodo limitato di tempo in presenza di fatturati ridotti . In questo senso andava letto il mio incipit . DUE . Leggendo quanto scritto nei post sull'Eurotravel io ci scorgo quasi un ... compiacimento nell'evidenziare questa o quella difficoltà dell'azienda . Credo chiunque noti tale durezza , esistente anche al di là di una specifica volontà critica . TRE . Un imprenditore che parla in un momento di turbolenza aziendale non può in contemporanea soddisfare il giornalista che vuole sapere , il prestatore d'opera che vorrebbe leggere assicurazioni a prescindere , il sindacalista demagogo per definizione . Come non convergere con la scelta di Benin da parte mia che non sono nè giornalista nè dipendente Eurotravel e men che mai sindacalista ? Oltretutto la situazione aziendale può essere caratterizzata da una fluidità che rende superato il contenuto di un'intervista anche a distanza di pochissimo tempo , senza considerare che un'eventuale ricerca di partner non è cosa da essere svelata prima di una effettiva concretizzazione . Aggiungo , a margine : non mi piace il criticismo di Autotutela . Ogni imprenditore ha il diritto di interpretare il tema " comunicazione " come meglio crede , in funzione di realtà sottotraccia solo a lui note o di criteri comportamentali che nessuno ha il diritto di criticare se estraneo al rischio d'impresa .

un valdostano senza salame sugli occhi ha detto...

Egregio Arch. Borluzzi,
visto che viaggia molto, a suo dire, provi a farsi un giro dai fornitori valdostani di Eurotravel, all'Adava per sentire che aria e da quando c'e' bonaccia...

Nessuno gioisce quando le cose vanno male, ma almeno avere "l'onesta" di gettare la spugna con dignità senza continuare a dire "balle".

giancarlo borluzzi ha detto...

Egregio valdostano non salamato , non raccolgo il suo invito perchè , come chiaramente evidenziato , viaggio con metodologia fai da te e non mi pungola sapere come opera chi , col suo lavoro , soddisfa ( o mal soddisfa , secondo il suo parere ) quanti gradiscono essere telecomandati nel loro viaggiare . Dico però che mi schiero aprioristicamente con Benin perchè lui ha accettato il rischio d'impresa e ciò non è poco . Quale sia il risultato dei suoi rischi è frutto di tanti parametri . Per Favre : l'impaginazione attuale rende non immediato il sapere se ci sono post precedenti riguardanti qualcuno e basta un pugno di post per far sparire l'evidenziazione di quelli giunti anche solo un giorno prima .

 

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