11 giugno 2009

Il trasporto pubblico locale si rifa il look in attesa del piano di bacino di traffico regionale

Il trasporto pubblico collettivo di persone su gomma in Valle d’Aosta sia per motivi territoriali, la capillarità degli insediamenti umani sparsi su più vallate, che infrastrutturali (la linea ferroviaria non brilla per competitività) ha in Valle d’Aosta una forte valenza di servizio pubblico tanto che da tempo l’amministrazione regionale ha predisposto una legge (la n.15 del 9 maggio 1995) che prevede specifici interventi per favorire gli investimenti nel settore in modo da sostenere il rinnovo, il potenziamento e l’ammodernamento del parco mezzi.

In questa logica la Giunta guidata da Augusto Rollandin ha deliberato nei giorni scorsi la concessione di un contributo di 1,9 milioni (a fronte di una spesa complessiva di 2,5) per l’acquisto di 13 autobus nuovi «Euro 5» e «EEV», dotati di filtro anti particolato e sistemi di diagnostic board: 1,26 milioni alla Savda di Aosta (8 mezzi) e 0,67 alla Vita di Arnad (5).

«La legge, in base alle disponibilità delle casse regionali, spiega Giuseppe Bordon, amministratore delegato di Savda (oltre 10 milioni di fatturato nel 2008, 150 occupati e un parco mezzi di 96 unità) – può arrivare, come in questo caso, a coprire il 75% della spesa. Si tratta di interventi grazie ai quali in questi anni abbiamo quasi completamente rinnovato il parco mezzi in massima parte composto da autobus ecocompatibili». Un obiettivo già raggiunto nel corso del 2008 dalla Svap (8 milioni di fatturato nel 2008 e 57 mezzi). «Gli autobus attualmente circolanti sulle nostre tratte – spiega Luigi Dayné, presidente della piccola società cooperativa Svap – non hanno più di venti mesi di anzianità e sono a metano». Ora il settore si prepara ad un altro passaggio cruciale. Nel 2010 scade infatti la proroga del contratto di servizio.

Alla fine del 2001 è stato infatti approvato un contratto di servizio sessennale, per affidare con appalto ad evidenza europea l'intero pacchetto del trasporto regionale pubblico su gomma per il sessennio 2002-2007. Contratto che, alla fine del 2006, è stato prorogato fino al 2010. L’operazione complessivamente ha visto assegnare alle aziende vincitrici circa 125 milioni per la gestione dei sei lotti previsti dal Piano regionale di bacino di traffico.
Le aree sono state così suddivise: Aosta e cintura alla Svap, Alta Valle, Media Valle e Centro Valle alla Sadem (che nel 2005 è passata dal Gruppo Savda a quello Sab), Bassa Valle alla Vita Viaggi e il Fondo Valle (cioè il collegamento con Ivrea) alla Savda. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest)
In questa logica su proposta dell’Assessore ai Trasporti Aurelio Marguerettaz la giunta ha affidato con un impegno di spesa di 200mila euro un incarico di consulenza in materia di trasporti alla Kpmg Advisory di Milano per l’aggiornamento del piano di bacino di traffico regionale. La delibera (n.1290 dell’8 maggio) richiede alla società lombarda anche di definire i contenuti dell’onere di servizio pubblico per la tratta aerea Aosta-Roma, e di assistere la Regione per la richiesta di parere all’autorità di vigilanza competente nell’ambito dell’affidamento del trasporto per disabili.
Sul futuro piano di bacino nessuno degli attuali gestori ritiene di poter suggerire eventuali modifiche all’attuale assetto. Né Jean Pierre Calliera, amministratore delegato della Vita (90 mezzi, 80 dipendenti e un fatturato stabile intorno agli 8 milioni) né Dainé (Svap). Bordon evidenzia come la demografia non si sia modificata in maniera tale da richiedere una revisione radicale del piano. Sul 2009 poi le previsioni sono stabili. «L’unico effetto della crisi – conclude - potrebbe risentirsi sul traffico turistico. Come Savda faremo una campagna pubblicitaria sul mercato lombardo». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 3 giugno 2009)

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