Cento milioni nell’arco di un quinquennio per costruire tre nuovi e innovativi impianti di teleriscaldamento. Si inizierà con La Thuile che entrerà in funzione nel 2010, si proseguirà con Cervinia (Valtournenche), presumibilmente nell’arco di un triennio (i lavori saranno affidati nel marzo del 2010), per concludere con Aosta nel 2014. Tutte iniziative portate avanti al 100% da privati. Impianti che si aggiungeranno a quelli già operativi all’autoporto di Pollein (1999), a Morgex, gestito dalla società Le Brasier, partecipata Sea e Fratelli Ronc e con una quota appannaggio anche dell’amministrazione comunale, operativo dal 2000, e Prè-Saint-Didier, in funzione dal 2007 e di proprietà di Sea attraverso la società Forint.
Un business non semplice e che sempre più si caratterizza per margini ridotti e tempi medio-lunghi nel recupero dell’investimento. Senza dimenticare la necessità di un know how che non si può improvvisare e che va raffinato con lo svilupparsi frenetico delle tecnologie in materia di fonti rinnovabili.
Un atout per l'ambiente: La Thuile
La Thuile Energie con un investimento da quindici milioni si prepara ad offrire alla nota località turistica un atout in più per chi ha fatto del proprio territorio un volano economico. «La centrale – commenta l’amministratore delegato Guido Zampieri – è attualmente in Valle un unicum. Si tratta di un impianto cogenerativo che non produce soltanto calore ma anche elettricità e sarà alimentato a legna. Una filiera cortissima, visto che il legname sarà recuperato in zona. Inoltre l’energia prodotta sarà rinnovabile al centro per cento poiché le piante tagliate saranno sostituite da altre nuove. Inoltre grazie ad accumulatore il calore prodotto non sarà dissipato». I lavori già iniziati quest’estate hanno permesso anche la posa della fibra ottica e la risistemazione di alcuni tratti di acquedotto. «Mi sembra meriti di essere evidenziato – conclude Zampieri – che attraverso l’azione dei privati è stato possibile rendere un servizio a tutta la comunità».
Una strategia per ridurre i costi: Cervinia
Si dovrà ancora attendere a Cervinia dove il Comune ha scelto la strada del project financing per la realizzazione di un impianto di generazione combinata di energiatermica ed elettrica per alimentare un sistema di teleriscaldamento urbano nella frazione Breuil Cervinia. Tre le imprese che hanno presentato il loro progetto a fronte di una stima di spesa non inferiore ai 16,5 milioni. L’assessore comunale Luca Varvello che segue il progetto per il comune spiega come una prima idea di creare un impianto di teleriscaldamento risalga addirittura al 1995. «Allora si trattò di una proposta simultanea di un gruppo di privati, formato da albergatori e negozianti di Cervinia, e del comune che intendeva riscaldare alcuni edifici di proprietà. Portando le centrali termiche fuori dagli edifici, si può ridurre il costo di gestione e di manutenzione, soprattutto per alberghi e condomini, da un lato e gli obblighi di legge sull'antincendio dall'altro». L’intervento, come indicato dallo studio di fattibilità, si suddivide in tre parti principali: la centrale di produzione combinata dell’energia termica ed elettrica con i relativi servizi, la rete di teleriscaldamento e le sottostazioni di scambio termico per allacciare alla rete le utenze che decidono di fruire del servizio. L’amministrazione comunale non entrerà nella società che si occuperà della gestione dell’impianto e che si vedrà riconosciuta la gestione economica dell’impianto di cogenerazione e del sistema di teleriscaldamento per 30 anni.
La sfida più grande: Aosta
Per il super impianto aostano (la spesa prevista è di 73 milioni), dopo alcuni incontri con la giunta comunale del capoluogo, si attende a giorni l’annuncio della cantierizzazione dei lavori. «Per la verità - commenta Pietro Giorgio, ad della Sea che con Fratelli Ronc e Cva ha costituito la Telechauffage Aoste srl (Telcha), società con sede a Châtillon, che darà vita all’impianto – in regione Borgnalle dove si sta realizzando un tunnel tecnologico abbiamo già posto i primi tubi della rete che, come si sa, inizierà a svilupparsi nella zona Est, cioè al Quartiere Dora, e si estenderà per circa 10 chilometri. Aosta ha una volumetria pari a 7,1 milioni di metri cubi. Noi contiamo di allacciare circa 5,2 milioni, pari al 72,8%. Una stima per ora prudenziale». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 4 novembre 2009)
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