Tra il serio e il faceto (fino ad un certo punto) il Presidente della Giunta regionale Augusto Rollandin oggi, in occasione della conferenza stampa di fine anno - di cui scriverò sul Corriere della Valle di questa settimana - ha detto che se il 2009 è stato dedicato alla ricerca del genoma, il 2010 si concenterà sul connettoma, nuova frontiera della neuroscienza che studia come interagiscono tra loro i neuroni del cervello, e la Giunta, in particolare, alla ricerca dell'araba fenice della semplificazione burocratica, focalizzerà la sua attenzione sul «connettoma regionale» cioè «su come si parla tra coordinatori regionali, tra dipendenti, tra politici e coordinatori e tra coordinatori e dipendenti in modo da capire perchè capita spesso di non comprendersi». Tutto questo «perchè cambiare modo di lavorare è la cosa più difficile che ci sia».
Non ci vuole di certo uno scienziato per capire quali siano le intenzioni dei neuroni rollandiniani e soprattutto per intuire come, per ora, non siano ancora molto soddisfatti di come vanno le cose a Place Deffeyes.
Il crinale fra protesta e democrazia
10 mesi fa
2 commenti:
E' vero, cambiare modo di lavorare è difficile, ma più difficile ancora è rinunciare ad una parte del proprio potere, vero o presunto che sia. Questo è il problema: i regionelli considerano loro diritto la conoscenza, e quindi la segretezza, dei procedimentri burocratici. E' un vecchio problema che nel '68 si riassumeva nella formula: la conoscenza è potere. Soluzione: la trasparenza, la messa in rete delle informazioni e delle procedure.
Almeno proviamoci.
Connettoma: parlando di Valle d'Aosta la principale connessione necessaria è indiscutibile. Bisogna che Rollandin si connetta, con tutto il suo movimento, alla effettiva realtà regionale dal punto di vista etnico-linguistico-federalista, senza sposare,sulla pelle dei residenti, dissociazioni finalizzate al dimostrare che il trapassato locale di pochi coinciderà con il futuro di tutti, calabresi e friulani inclusi.
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